Giove e il navigante

Giove e il navigante

Se l’uom memoria avessedi tutte le promesseche nei perigli estremi al Cielo fa,avrian gli dèi regali in quantità.Ma, superato il male,è corta la memoria del mortale.– Giove, – si dice, – è un creditor cortese,che non manda l’uscier in fin del mese -.Sarà, ma se talor lampeggia e tuona,vedrai che non canzona. Un navigante in […]

La candela

La candela

Dall’Olimpo, soggiorno almo e giocondo,venner le pecchie ad abitar nel mondo,e prima ritrovâr dolce ricettosui gioghi dell’Imetto,ove stillâr quanti nel sen dei fiorivan spargendo gli zefiri tesori. L’uomo imparò dalle costrutte cellea spremere l’ambrosia, onde le bellefiglie del ciel riempiono i soavielaborati favi.E poi che da mangiar più nulla c’era,fece candele colla bianca cera. Una […]

Nulla di troppo

Nulla di troppo

Non c’è chi sappia al mondo con misuraviver, per quanto io vedo.Provvidenza un cert’ordine procurain ogni cosa, ma nel mal, nel bene,pochi sanno operar come conviene. Le spiche troppo in fiore,prezioso don di Cerere,i gambi sterilisconosucchiandone l’umore,e germogliando il verdeinutile, si perdedel frutto il bell’onore. Non fa minor tormentoil troppo delle fogliedi cui si adorna […]

Il lupo e il cane magro

Il lupo e il cane magro

Ebbe un bel predicare il pesciolino,ebbe un bel dir che non valea la spesadell’olio… predicò nel padellino. Già dimostrai quanto sia sciocca impresalasciare il poco che tu stringi in manoper la speranza di più grossa presa. Fe’ bene il pescator, ma non insanodiremo il predicar del pesciatello,che per la vita predicava invano. Già in questo […]

L’ostrica e i due litiganti

L’ostrica e i due litiganti

Due pellegrini un dì videro un’Ostricasulla sabbia del mar, e ognun coll’indicesegnandola e coll’occhio trangugiandola,nacque fra lor la zuffaa chi prima l’acciuffa,perché volea ciascun dei contendentimangiarla anche coi denti. L’uno si abbassa e tenta di raccoglierla,ma l’altro: – Amico, – grida, sospingendolo, –a chi tocca vediam prima, di grazia.Io sono del parereche chi prima l’ha […]

Il matto che vende la Sapienza

Il matto che vende la Sapienza

A discrezion non metterti dei matti,un consiglio più bello non si dà,e per quanto tu veda i mentecatti,gli stolidi, gli scempigoder presso le corti autorità,non sono buoni esempi. Un Matto iva gridando per i vicolich’ei vendeva per poco la Sapienzae ciascuno correa per farne compera.Ei dopo aver provato la pazienzad’ognun di lor con infinite smorfie,dava […]

Lo scultore e la statua di Giove

Lo scultore e la statua di Giove

– Lapide, o vaso, o statua, –uno scultor diceva allo scalpello, –traggi da questo belloblocco di marmo candido. Lapide o vaso…? All’opera immortalesia tema il dio, che stringe in man la folgoreagli uomini fatale;ecco che il ciglio ei muove,temete, o vivi, l’apparir di Giove -. Sì ben trasse l’arteficel’immagine del Nume che l’accende,che ognuno che […]

Lo scolaro, il pedante e il padrone dell’orto

Lo scolaro, il pedante e il padrone dell’orto

Un Ragazzaccio allievo di collegio,vo’ dir due volte peste,citrullo per cagione dell’etàe per il privilegioch’hanno i pedanti di guastar le teste,rubava con discreta abilitàa un povero vicinoi prodotti più belli del giardino. In primavera risplendea dei donidi Flora più superbi il campicello,e Pomona serbavagli i più buonifrutti d’autunno, dando agli altri il resto.Ebbene il ladroncellorovina […]

La ghianda e la zucca

La ghianda e la zucca

Domineddio fa ben quel ch’Egli fa.E se tu vuoi le provedi questa verità,senza andare a cercarle per il mondo,potrai trovarle d’una zucca in fondo. Un contadin che vedela Zucca tonda e gonfiacon piccioletto il piede,– Che mai pensò nel fabbricarla Iddio? –disse in suo cor. – Poffare! a parer mioavrei la Zucca ai rami almen […]