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Tutte le fiabe che parlano di "montagna"

La più completa raccolta di fiabe, favole e racconti brevi che parlano di "montagna", tra le migliaia inviate da tutti gli autori di "Ti racconto una fiaba".

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Natale al nostro maso 100 anni fa

Il nostro ormai da tanto andato via nonno ha scritto con mani tremolanti come aveva vissuto da bambino la festa cristiana piú importante dell´anno. Io avevo giá ritrovato le pagine ingiallite nell´ereditá di mio padre:

Anno domini 1911. Grazie al nostro imperatore viviamo in pace sicura.

“C’é aria di Natale”, dice mamma. Cammina piegata. La luce silenziosa della sera di Natale la colpisce oggi.

É il mio dodicesimo natale al nostro maso. Svolgiamo i lavori nella stalla come sempre. Anche gli animali sentono che oggi é un giorno particolare. Il nostro maso, che si chiama “Maso delle erbe” perché mia madre coltivava molte piante medicinali nell´orto e che durante l´inverno porta alle persone malate, non ha cosí tante gradevolezze durante l´anno. Eppure in questa notte santa siamo tutti felici e ci aspettiamo molto.

Natale al nostro maso 100 anni fa

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Il piccolo alpinista

Le campane suonavano a festa quella domenica mattina nel piccolo villaggio ai piedi della grande montagna.

Un bel sole primaverile illuminava la piazza riscaldando un po’ l’aria frizzante che scendeva dalle altre vette.

Gli abitanti di quel paesino erano per lo più boscaioli ed abili alpinisti.

Durante la settimana gli uomini lavoravano nei fitti boschi, tagliando i rami secchi e preparando la legna per gli inverni rigidi e nevosi.

La domenica invece, dopo la messa, partivano, con i ragazzi alla volta della grande parete rocciosa e scalarla era una sfida  alla quale nessuno voleva rinunciare.

Così, se il tempo lo permetteva, tutti si preparavano a partire.

Il piccolo alpinista

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Il marchese dal mantello di zibellino

Abel e Rauol sono due gemellini molto svegli ma diversi tra loro. Vivono con la mamma che fa la sarta in un fatiscente casolare ai piedi di una rocciosa montagna dove, sorge una grande cascata le cui acque scorrono impetuose.

Ad Abel piace molto studiare è un bambino volenteroso e virtuoso vuole imparare tante cose e aspira a diventare un architetto molto in vista ma, per diventare un architetto deve studiare di buona lena e sacrificarsi per raggiungere gli obiettivi. Invece Raoul è sempre svogliato non piace affatto studiare per lui, è solo una perdita di tempo gli piace vagabondare da un posto a l’altro e correre come un capriolo per i sentieri delle montagne.

Abel, Raoul – grida la mamma – il vostro zainetto è pronto, ho riordinato i libri, andate a prepararvi ,fate colazione e dopo correte subito a scuola è tardi ed io devo andare a lavoro.

Abel il più giudizioso rispose – Arrivo mamma sono pronto per andare a scuola non vedo l’ora di incontrare i miei compagni e la mia cara affezionata maestra.

Il marchese dal mantello di zibellino

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Il topolino trasformato in fanciulla // Audio fiaba letta da Marco Messeri

Spesso popolate  da animali parlanti, le favole di La Fontaine sono ricche di riferimenti critici e ironici alla società del XVII secolo e sono caratterizzate da uno stile allo stesso tempo raffinato e semplice, che ha profondamente rinnovato il genere letterario della favola.

La favola è narrata dall’attore Marco Messeri ed è disponibile per gentile concessione di Emons Audiolibri.

Su questo passo
vinto è il Topo dal Gatto, e vinto il Gatto
dal Cane, e il Can dal Lupo, e via di corsa
avria potuto il favolista antico
per questo immenso circolo salire
ancora al Sole e renderlo marito.

Clicca su “Leggi tutto” per ascoltare l’audio fiaba.

Il topolino trasformato in fanciulla // Audio fiaba letta da Marco Messeri

sciarpe-orsetto

Le sciarpe dell’orsetto

D’inverno nevica si va in montagna e gli animali si danno un gran da fare
per radunare mille cose che ci voglion per sciare.

L’orsetto va in montagna ma che freddo farà!

Già sferruzza la mamma e una sciarpa gli fa, una sciarpetta GIALLA  è quello che ci vuole: il clima è molto rigido anche quando c’è il sole.

Ma la nonna voleva fargli una sorpresa e della lana VERDE da tempo aveva presa.

Senza dubbio  due sciarpe sono una sicurezza, con il freddo che fa, vista la grande altezza.

Le sciarpe dell’orsetto

topo-cambiato-ragazza

Il topo cambiato in ragazza

Un Bramino, che vide un topolino
cader dall’ugne di un grifagno augello,
lo raccolse pietoso. Io lo confesso
l’avrei lasciato stare,
ma forse il mondo è bello,
perché non è dappertutto lo stesso.

In quei paesi là
si prova, per esempio, verso i topi
quel sentimento quasi di pietà,
che si sente da noi per un fratello.

Il topo cambiato in ragazza

Il topo e l’ostrica

Un Topo contadin grillincervello,della sua vita malcontento e sazio,lasciò cavoli e rape, ed un più belloluogo cercando e più libero spazio,non era ancor dal buco ito due miglia,che va di meraviglia in meraviglia. Di qua… Il topo e l’ostrica