Il progetto “Ti racconto una fiaba”

Io credo questo: le fiabe sono vere, sono, prese tutte insieme, nella loro sempre ripetuta e sempre varia casistica di vicende umane, una spiegazione generale della vita, nata in tempi remoti e serbata nel lento ruminio delle coscienze contadine fino a noi; sono il catalogo dei destini che possono darsi a un uomo e a una donna. (Italo Calvino).

Ti racconto una fiaba è un progetto ad accesso gratuito nato per preservare le fiabe della tradizione popolare e per stimolare la creatività di tutti i lettori affinché abbiano uno spazio per condividere la propria fantasia.

L’obiettivo è anche quello di utilizzare la struttura narrativa della fiaba come mezzo per scoprire il mondo con obiettivi didattici, educativi e sociali.

L’accesso e la pubblicazione su Ti racconto una fiaba sono completamente gratuiti, per sostenere il nostro progetto, ti invitiamo a fare una donazione utilizzando il pulsante seguente (il pagamento avviene tramite il canale sicuro di Paypal):

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Tante fiabe per te

Alcune fiabe e favole classiche scelte per te

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La bella Annina

Un re aveva una figlia bella come un sole. Desideroso che avesse una buona educazione, la condusse in un collegio e l’affidò alla direttrice, dicendole che lasciasse pur la sua Annina attendere alcune ore del giorno a certe pianticelle di fiori. Quindi, baciata la figlia, se ne andò. Le finestre del collegio erano di faccia

Biancaneve

C’era una volta, nel cuor dell’inverno, mentre i fiocchi di neve cadevano dal cielo come piume, una regina che cuciva, seduta accanto a una finestra dalla cornice di ebano. E così, cucendo e alzando gli occhi per guardar la neve, si punse un dito, e caddero nella neve tre gocce di sangue. Il rosso era

La Bella e la Bestia

Versione originale di Jeanne-Marie Leprince de Beaumont. C’era una volta una città che non assomigliava alle altre. Le sue case erano ornate di terrazze e di torri che parevano cresciute senza un ordine prestabilito. Molte avevano fregi in marmo, portoni scolpiti, finestre graziose che si aprivano su muri di umili mattoni e sembravano il segno

Il gigante egoista

Tutti i pomeriggi, quando uscivano dalla scuola, i bambini avevano l’abitudine di andare a giocare nel giardino del Gigante. Era un giardino spazioso e bello, con morbida erba verde. Qua e là sull’erba si trovavano bei fiori come stelle, e vi erano dodici peschi che a primavera si aprivano in delicate infiorescenze rosa e perla,

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Il Natale di Martin

In una certa città viveva un ciabattino, di nome Martin Avdeic. Lavorava in una stanzetta in un seminterrato, con una finestra che guardava sulla strada. Da questa poteva vedere  soltanto i piedi delle persone che passavano, ma ne riconosceva molte dalle scarpe, che aveva riparato lui stesso. Aveva sempre molto da fare, perché lavorava bene,

Il principe ranocchio

Nei tempi antichi, quando desiderare serviva ancora a qualcosa, c’era un re, le cui figlie erano tutte belle, ma la più giovane era così bella che perfino il sole, che pure ha visto tante cose, sempre si meravigliava, quando le brillava in volto. Vicino al castello del re c’era un gran bosco tenebroso e nel

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Giove e i fulmini

Giove un dì dall’alto scanno,i peccati rimirando,che dagli uomini si fanno,– Fino a quando, – prese a dire, –questa razza soffrirò?D’altra gente riempiremen noiosa il mondo io vo’ -. E a Mercurio: – Va’, precipitatiall’inferno,e la più feroce tiranedelle Furie e fa’ che tuttaquesta gente sia distruttain eterno -.Ma il comando non finìche il buon

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L’ostrica, il topo e la gatta

Sendo l’ostriga insieme colli altri pesci in casa del pescatore scaricata vicino al mare, priega il ratto che al mare la conduca. Il ratto, fatto disegno di mangiarla, la fa aprire e mordendola, questa li serra la testa e sì lo ferma. Viene la gatta e l’uccide.

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Le fate

C’era una volta una vedova, che aveva due figlie: la prima tanto le somigliava nel viso e nel carattere, che veder lei e la mamma era tutt’una cosa. Erano tutt’e due così intrattabili e superbe che non era possibile viverci insieme. La seconda invece, che per dolcezza e civiltà era tutto il babbo, era anche

Alcune fiabe e favole dei nostri autori scelte per te

Ecco la fiaba di Ivano

Ecco la fiaba di Ivano, che non e’ un italiano, anche se sarebbe strano. Vi racconterò una fiaba di una Baba, una donna vecchia slava, che abitava ad Irsciava, che aveva un gatto, come un soldato, e un canino, che odiava Gino, che Givo odiava, perche’ abbaiava, e il gatto perche’ dormiva sempre alla riva

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Il piccione viaggiatore inciampò in una piadina di Riccione

Quel golosone e viaggiatore di piccioneuna sera iniziò a beccare, inciampando, una piadina di Riccione,non la smetteva proprio più di beccaree beccò così tanto, ma così tanto, che si fermò lì per tante ore. Fu ben felice il viaggiatore di tuffarsi in quel pane,e nel trovare poi poco lontano un formaggio mascarpone.” E pensare che

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Claudia, una papera vanitosa

Nel paese di Paperonia era una giornata d’estate calda e luminosa. Claudia si stava riposando sdraiata comodamente su una foglia di loto e, facendosi cullare dall’acqua dello stagno, era intenta a leggere il suo libro di cucina preferito; di tanto in tanto si specchiava nell’acqua per ammirare la propria bellezza e per controllare che tutte

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Il Nondimenticoalfabeto

Il NONDIMENTICOALFABETO è magico,gioca con le parole come fosse un mago. La -A- come Ape che si Arrampica su mille Alberi. La -B- uguale al Banco, la -C- un Canguro che dorme su di un vecchio aereo. La -D- di Daino specie “Dama Dama” che non conosce pace. La -E- simile a Erica d’autunno, che

Il dono più bello

Considero i bambini dei lettori molto attenti. Questo racconto, di pura fantasia, è dedicato agli adolescenti. Jasmine raccolse le sue poche cose e le gettò alla rinfusa in una grande sacca di tela. C’era la guerra nel suo paese, la bambina non sapeva bene cosa fosse, ma aveva visto morire i suoi genitori sotto i

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La passeggiata di un pidocchio

Anche i pidocchi vanno a passeggio! Saltano di qua e di là, di testa in testa, fino a quando non trovano quella che fa al caso loro. Lo sapevate? Tanto tempo fa, conoscevo un pidocchio che si chiamava Armando e viveva sopra la testa di un professorone. Tutti i giorni, alle sette del mattino, questo

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Hanno rubato Gesù Bambino?

Il rispetto delle regole, prima di tutto: Paolo e Rita sapevano bene quanto ci tenevano mamma e papà. E una delle regole era, per l’appunto, questa: Gesú Bambino nasceva sempre al ritorno dalla messa nella notte di Natale; solo allora si poteva contemplare nel presepe. Rita e Paolo, per essere sicuri che le cose andassero

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Lo specchio di Boris

Boris era un bambino come tanti altri. I suoi 9 anni non gli pesavano più di tanto e passava le sue giornate leggendo, giocando, guardando la tv e divertendosi con i suoi amichetti. La sua mamma e il suo papà gli volevano un gran bene, come tutti i genitori del resto con i propri figli:

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Il sole e la luna // Video

Videofavola prodotta scuola dalla classe terza Scuola Primaria Plesso Pennesi 1° IC porto S. Elpidio Programma di animazione teatrale Il Contafavole In collaborazione Assessorato alla Cultura Animatore teatrale del Comune Ermanno Pacini. Clicca su “Leggi tutto” per guardare la video fiaba.