Il progetto “Ti racconto una fiaba”

Io credo questo: le fiabe sono vere, sono, prese tutte insieme, nella loro sempre ripetuta e sempre varia casistica di vicende umane, una spiegazione generale della vita, nata in tempi remoti e serbata nel lento ruminio delle coscienze contadine fino a noi; sono il catalogo dei destini che possono darsi a un uomo e a una donna. (Italo Calvino).

Ti racconto una fiaba è un progetto ad accesso gratuito nato per preservare le fiabe della tradizione popolare e per stimolare la creatività di tutti i lettori affinché abbiano uno spazio per condividere la propria fantasia.

L’obiettivo è anche quello di utilizzare la struttura narrativa della fiaba come mezzo per scoprire il mondo con obiettivi didattici, educativi e sociali.

L’accesso e la pubblicazione su Ti racconto una fiaba sono completamente gratuiti, per sostenere il nostro progetto, ti invitiamo a fare una donazione utilizzando il pulsante seguente (il pagamento avviene tramite il canale sicuro di Paypal):

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Tante fiabe per te

Alcune fiabe e favole classiche scelte per te

Il rasoio vanitoso e borioso

Uscendo un giorno il rasoio di quel manico col quale si fa guaina a sé medesimo, e postosi al sole, vide lo sole ispecchiarsi nel suo corpo: della qual cosa prese somma groria, e rivolto col pensiero indirieto, cominciò con seco medesimo a dire:  “Or tornerò io più a quella bottega, della quale novamente uscito

La Befana

Poesia di Giovanni Pascoli Viene viene la Befana, vien dai monti a notte fonda. Come è stanca! la circonda neve, gelo e tramontana. Viene viene la Befana. Ha le mani al petto in croce, e la neve è il suo mantello ed il gelo il suo pannello ed è il vento la sua voce. Ha

Radichetta

Fiaba tratta da “Chi vuol fiabe, chi vuole?” di Luigi Capuana. C’era una volta una povera donna a cui nacque un bambino così piccinino che, invece di fasciarlo, dové tenerlo avvolto nella bambagia. Bello, ben proporzionato, sembrava una figurina di cera uscita dalle mani capricciose di un figurinaio. Non sapendo che nome dargli, ella lo chiamò

Enrichetto dal ciuffo

C’era una volta una Regina, la quale partorì un figliuolo così brutto e così male imbastito, da far dubitare per un pezzo se avesse fattezze di bestia o di cristiano. Una fata, che si trovò presente al parto, dette per sicuro che egli avrebbe avuto molto spirito: e aggiunse di più, che in grazia di

La gatta Cenerentola

Questa versione di Cenerentola è una delle versioni più note, tratta da “Lo cunto de li cunti” di Basile, tradotto dal dialetto in italiano da Benedetto Croce. C’era, dunque, una volta un principe vedovo, il quale aveva una figlia a lui tanto cara che non vedeva per altri occhi. Le aveva dato una maestra da cucire di

Il gatto con gli stivali

Ai tre figli che aveva un mugnaio non lasciò altro che un mulino, un somaro e un gatto. La divisione fu presto fatta senza bisogno di notaio o procuratore, che s’avrebbero mangiato essi tutto il misero patrimonio. Il maggiore ebbe il mulino, il secondo l’asino, e l’ultimo il gatto. Non si consolava questi che gli

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La festa dei morti // Giovanni Verga

Nella collina solitaria, irta di croci sull’occidente imporporato, dove non odesi mai canto di vendemmia, né belato d’armenti, c’è un’ora di festa, quando l’autunno muore sulle aiuole infiorate, e i funebri rintocchi che commemorano i defunti dileguano verso il sole che tramonta. Allora la folla si riversa chiassosa nei viali ombreggiati di cipressi, e gli

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Il coniglio Pierino

C’erano una volta quattro coniglini, che si chiamavano Saltino, Saltarello, Fiocchetto e Pierino. Essi abitavano con la madre in un terreno sabbioso, scavato sotto le radici di un grosso abete. “Oggi, miei cari,” disse la mamma coniglia, “vi permetto di andare nei campi o discendere nel sentiero; ma non andate nel giardino di Don Gregorio.

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La principessa senza sorriso

Cosa credi tu, com’è grande questo mondo! Ci vivono uomini ricchi e uomini poveri, e c’è posto per tutti, e tutti protegge e giudica il Signore. Vivono i ricchi, e fan festa; vivono i poverelli, e lavorano; a ciascuno la sua sorte! Nelle sale dello zar, negli appartamenti reali, nell’alto terem si pavoneggiava la principessa

Alcune fiabe e favole dei nostri autori scelte per te

La fata dei sogni

C’era una volta, in un bosco incantato, una minuscola ma graziosissima fata. Abitava all’ interno del cavo di un albero, e tutti gli animali selvatici le volevano un gran bene. La fatina, oltre ad ammaliare chiunque con il suo visino tondo e bianco, la sua chioma dorata, i suoi occhietti azzurri, le labbra rosee e

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Il diario magico

Molto tempo fa, arrivò nella nostra scuola, una bambina molto strana, diventammo stranamente molto amiche e mi invitò a casa sua. Quando entrai sentii uno strano grido andai nella sua stanza e… aaaaaaaaaah il suo diario di scuola camminiva, si voltò verso di me e mi chiese: “che hai da guardare non hai mai visto

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Il mare

Il Mare era di buon animo. Era calmo. Rideva. Giocava con la misteriosa luna tirandosi su e lasciandosi cadere giù. Il sole lo colorava di cento colori e delle fasce d’argento lo facevano prezioso; ed ora il mare voleva che tutti gli entrassero dentro… .che giocassero con lui. Ormai erano giorni che non era più

Cenerentola // traduzione di A. Gramsci

Un ricco signore aveva la moglie malata. Quando ella sentì che la fine stava per venire, chiamò la sua unica figliolina accanto al letto e le disse: «Cara figlia, rimani sempre buona, così il buon Dio ti assisterà ed io dal cielo veglierò su di te e ti starò vicina». Quindi chiuse gli occhi e

Un viaggio nel tempo

Immagina un pomeriggio, uno di quelli in cui il sole splende alto nel cielo, riscaldando di luce tutto quello che trova; immagina il suo calore, vivo e torrido e quella luce che solo le giornate d’estate possono avere. Immagina il silenzio che la calura delle prime ore del pomeriggio genera, quando è fatica anche respirare

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Gocce nello spazio

Quel pomeriggio il cielo era nuvoloso e cadde una goccia di pioggia. Il temporale era sempre più forte e così caddero tantissime gocce di pioggia. Le gocce, piccole piccole, avevano paura di cascare a terra perché pensavano di farsi male. Un fulmine si accorse del timore del loro timore, corse in loro aiuto e le

Il principe, la fata e l’orto magico

C’era una volta un principe che viveva da solo in un meraviglioso castello ai margini del bosco. L’intera costruzione era avvolta di verde durante il giorno e di nero nel corso della notte. La zona non esisteva sulle mappe al punto che pareva sospesa tra il cielo e le colline. Il posto ideale per uomini

La Solitudine

Solitudine e tristezza non fan rima con allegrezza. Succede, soltanto, a chi sta solo e non riesce a prender il volo. Per chi ama star così dalla notte fino al dì crede che è solo un’avventura ma alla fine è solo paura. A chi invece ama la compagnìa felice e lieto sia in un mondo

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Il Paese senza specchi

Nel paese della gioia non esistevano gli specchi e nessuno perciò sapeva quale fosse il proprio aspetto; il magro non sapeva che era affilato come un grissino, il grasso non sospettava di essere tondo come un bue appesantito, la bella si beava dello sguardo altrui, la brutta si compiaceva di passare per simpatica, ma nessuno