Il progetto “Ti racconto una fiaba”

Io credo questo: le fiabe sono vere, sono, prese tutte insieme, nella loro sempre ripetuta e sempre varia casistica di vicende umane, una spiegazione generale della vita, nata in tempi remoti e serbata nel lento ruminio delle coscienze contadine fino a noi; sono il catalogo dei destini che possono darsi a un uomo e a una donna. (Italo Calvino).

Ti racconto una fiaba è un progetto ad accesso gratuito nato per preservare le fiabe della tradizione popolare e per stimolare la creatività di tutti i lettori affinché abbiano uno spazio per condividere la propria fantasia.

L’obiettivo è anche quello di utilizzare la struttura narrativa della fiaba come mezzo per scoprire il mondo con obiettivi didattici, educativi e sociali.

L’accesso e la pubblicazione su Ti racconto una fiaba sono completamente gratuiti, per sostenere il nostro progetto, ti invitiamo a fare una donazione utilizzando il pulsante seguente (il pagamento avviene tramite il canale sicuro di Paypal):

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Tante fiabe per te

Alcune fiabe e favole classiche scelte per te

Il lupo e i sette capretti

C’era una volta una capra che allevava da sola i suoi sette piccoli capretti. Essa li amava teneramente, ma le davano molte preoccupazioni, perché erano spesso disubbidienti e sbadati. Inoltre temeva sempre per la loro vita, perché questi piccoli imprudenti pensavano solo a giocare, sgambettando senza tregua ai margini della foresta, là dove si aggirava

La bella e la bestia

C’era una volta un mercante che era ricco sfondato. Aveva sei figliuoli, tre maschi e tre femmine; e siccome era un uomo che sapeva il vivere del mondo, non risparmiò nulla per educarli e diede loro ogni sorta di maestri. Le sue figlie erano bellissime: la minore soprattutto era una maraviglia, e da piccola la

Hansel e Gretel

C’era una volta… un povero taglialegna che abitava davanti a un gran bosco con sua moglie e i suoi due bambini; il maschietto si chiamava Hansel, e la bambina, Gretel. Egli aveva poco da metter sotto i denti, e quando ci fu nel paese una grande carestia non poteva neanche più procurarsi il pane tutti

Luccioletta

C’era una volta una bambina orfana di padre e di madre che viveva in casa dei nonni, vecchi ricchissimi ma quasi sempre malati. La bambina, che non aveva conosciuto i suoi genitori, non li chiamava nonni ma babbo e mamma, e li serviva con gran cura quantunque non avesse ancora dieci anni. Non permetteva che

Radichetta

Fiaba tratta da “Chi vuol fiabe, chi vuole?” di Luigi Capuana. C’era una volta una povera donna a cui nacque un bambino così piccinino che, invece di fasciarlo, dové tenerlo avvolto nella bambagia. Bello, ben proporzionato, sembrava una figurina di cera uscita dalle mani capricciose di un figurinaio. Non sapendo che nome dargli, ella lo chiamò

La Befana

Poesia di Giovanni Pascoli Viene viene la Befana, vien dai monti a notte fonda. Come è stanca! la circonda neve, gelo e tramontana. Viene viene la Befana. Ha le mani al petto in croce, e la neve è il suo mantello ed il gelo il suo pannello ed è il vento la sua voce. Ha

Comare Formica

Fiaba di Luigi Capuana C’era una volta una povera donna che viveva del suo lavoro. Arrivata in un paese dove nessuno la conosceva, aveva preso in affitto una cameretta a pian terreno e lavorava, lavorava da mattina a sera, filando, tessendo, cucendo, secondo le richieste della gente. Di quel po’ che guadagnava, un terzo lo

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La bella Annina

Un re aveva una figlia bella come un sole. Desideroso che avesse una buona educazione, la condusse in un collegio e l’affidò alla direttrice, dicendole che lasciasse pur la sua Annina attendere alcune ore del giorno a certe pianticelle di fiori. Quindi, baciata la figlia, se ne andò. Le finestre del collegio erano di faccia

Cenerentola

Cera una volta un gentiluomo il quale in seconde nozze si pigliò una moglie che la più superba non s’era mai vista. Aveva costei due figlie che in tutto e per tutto la somigliavano. Dal canto suo, il marito aveva una ragazza, ma così dolce e buona che non si può dire: doveva queste qualità

Alcune fiabe e favole dei nostri autori scelte per te

Per la strada di Betlemme

Per la strada di Betlemme incontrai due Pastorelle con un asinello, e un contadinello. Con il suo agnello. Per la strada della grotta. Ad una vasaia la brocca s’è rotta.  Ed un Cavallino ha perso la rotta, Per la strada, di Betlemme, incontrai tre re non poveri come Me, non ricchi di denaro ormai raro, ma

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Il gallo con il mal di gola

Il gallo Peppone si svegliò quel mattino con un gran mal di gola Provò a cantare il suo chicchirichì, ma gli uscì un suono come se portasse la museruola Fece abbondanti risciacqui con un buon colluttorio E potè quindi far sentire tutto il suo repertorio

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La scuola dei grandi

Anche i grandi a scuola vannotutti i giorni di tutto l’anno.Una scuola senza banchi,senza grembiuli nè fiocchi bianchi. E che problemi, quei poveretti,a risolvere sono costretti:“In questo stipendio fateci starevitto, alloggio e un po’ di mare”.

La Befana supersonica

La signora attempata, ma in splendida forma, vestita con un tailleur di casentino verde faceva fatica a montare su di una scopa cromata con tanto di antenna satellitare, la sottana non era certamente adatta … “bisogna che mi cambi, metterò dei leggings neri, che con la giacca verde stanno bene e un paio di stivaletti

L’autunno non ha fretta

Non sentite nell’aria qualcosa di strano? Non vi pare che faccia ancora tanto caldo nonostante siamo ormai a settembre? Ebbene, c’è una ragione, vi racconto ora perché l’autunno tarda ancora ad arrivare. In un luogo incantato di questo nostro pianeta, ci sono quattro casette allineate, una è tutta rosa, con fiori rampicanti che ornano le

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Il Natale della piccola fiammmiferaia

– Brrr! Che gelo! Tu guarda se mi tocca fare gli straordinari anche la sera della Vigilia! E tutto per colpa di quello sfaticato di Oliver Twist, che il diavolo se lo prenda! Accidenti a quel Dickens… Che freddo..- brontolò Calpurnia, la piccola fiammiferaia, dirigendosi nel piazzale del paese. Era la gelida notte della vigilia

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La ragazza scrittrice

C’era una volta una ragazza che si chiamava SARA,lei da grande voleva diventare una scrittrice famosa, infatti scrisse sul suo quaderno una storia che parlava di come è difficile essere adolescenti. Dopo aver finito di scrivere questo libro Sara lo fece leggere a sua madre che si chiamava Flora. Flora rimase meravigliata dal tipo di

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La bimba del bosco di lecci

Era una bimba, una donna, o forse uno spirito? Neanche lei lo sapeva, era stata sempre sola con il suo cerbiatto e non sapeva chi fosse, quanti anni avesse, che differenza ci fosse tra uno spirito e un corpo, tra un uomo e un fantasma. Conosceva solo il bosco, fitto di lecci, che a lei,

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Adelaide

Adelaide, sta per suonare la sveglia, non sobbalzare. Alla tua età le coronarie potrebbero giocarti brutti scherzi. Drriiin! Ecco, appunto. Rilassati, distenditi supina, realizza quello che è successo: sono le 6.30, la giornata si preannuncia soleggiata, sei nel tuo letto, dalle persiane entrano i primi timidi raggi del sole. Mettiti gli occhiali, se no col