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Tutte le fiabe che parlano di "libri"

La più completa raccolta di fiabe, favole e racconti brevi che parlano di "libri", tra le migliaia inviate da tutti gli autori di "Ti racconto una fiaba".

uomo grotta

L’uomo della grotta

C’era una volta una grande pianura, attraversata dal vecchio e lento fiume sulle cui sponde si estendeva una piccola città. Proprio al centro di questa cittadina sorgeva, immersa nel verde, una scuola accogliente e a… L’uomo della grotta

sciopero

Sciopero!

In classe c’era un silenzio da paura. «POCHE STORIE, RAGAZZI!» tuonò la voce di Magisteri, il professore di italiano, battendo un fortissimo pugno sulla cattedra. Tutti i ragazzini sobbalzarono, contemporaneamente, sulle sedie; il colpo era… Sciopero!

la bimba pasticciona

La bimba pasticciona

C’era una volta, una bambina a cui piaceva leggere, però aveva già letto due volte tutti i suoi libri, perciò decise di mischiare tutti i suoi libri fra di loro. Ci mi qualche giorno per… La bimba pasticciona

soldatini colorati

Soldatini colorati

Quanto è bello l’ albabeto sono tutti soldatini colorati fan la gioia di ogni bimbo sul libro di scuola ben disegnati fan le smorfie sotto gli occhi sfoglia l’ alfabetario tutti pronti per te guardali… Soldatini colorati

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La magia della libreria

La leggenda narra che, in una piccola città situata ai margini di una pianura tra i monti ed il mare, vi fosse una libreria dove strane cose erano accadute per mano di una strega malvagia.

Si dice che, per colpa di quest’ultima, il povero proprietario stesse ancora cercando il suo figliolo scomparso tra i tanti libri contenuti all’interno del suo negozio.

La nostra storia incomincia prima della leggenda, prima che si svolgessero i fatti, per raccontare cosa in realtà accadde in quella città.

Gioffredo era un signore di mezza età rimasto vedovo da qualche anno e per questo ancora più attaccato al suo unico figlio Manuel il quale era poco più che un ragazzino.

La magia della libreria

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i libri non crescono sugli alberi!

Martina sta andando dalla sua amica Lunetta. Lunetta ama molto i libri. Ogni tanto glieli presta. Ma Martina è un poco invidiosa.

Anche Lei ama molto leggere ma libri non ne ha. Il papà le dice sempre:”i libri non crescono sugli alberi!” e Martina pensava: ma se invece crescessero sugli alberi? Allora ritorniamo a poco fa. Martina è da Lunetta. Ma invece di chiacchierare e giocherellare come al solito, hanno deciso di andare nella foresta.

“Forse”, diceva Martina, “sugli alberi troveremo dei libri”.

Mentre camminava ha trovato un segno per terra. Era una freccia. Allora Lunetta e Martina si sono diretti verso il punto indicato ed hanno trovato un buco sotterraneo nascosto. Ci sono enrate dentro e hanno visto una piccola fatina! La fatina abitava lì sottoterra e coltivava delle pianticelle.

i libri non crescono sugli alberi!

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C’era una volta…

Una mattina luminosa e gelida del freddo mondo dell’anno 2159, due bambini arrancavano su per una strada che era una lastra di ghiaccio: Enea camminava barcollando come un ubriaco, rischiando continuamente di scivolare.

Sua sorella, Penelope, si teneva al gancio della sua giacca termo-riscaldata e lo seguiva, timorosa anche lei di finire per terra.

-Vai piano- si lamentava -altrimenti scivoliamo e ci bagniamo-

-Non posso camminare più lentamente di così, siamo in ritardo! Ulisse ci sta aspettando già da un po’, saremo gli ultimi, vedrai-

Enea e Penelope erano sgattaiolati fuori di casa mezz’ora prima; i loro genitori erano in missione e nessuno poteva accorgersi di quella fuga. Ma non avevano potuto prendere il moto-jet, perché il sistema di sicurezza li avrebbe tracciati e scoperti. Il loro amico Ulisse li aveva contattati la sera precedente perché qualcuno del gruppo aveva fatto una scoperta interessante.

C’era una volta…

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Il marchese dal mantello di zibellino

Abel e Rauol sono due gemellini molto svegli ma diversi tra loro. Vivono con la mamma che fa la sarta in un fatiscente casolare ai piedi di una rocciosa montagna dove, sorge una grande cascata le cui acque scorrono impetuose.

Ad Abel piace molto studiare è un bambino volenteroso e virtuoso vuole imparare tante cose e aspira a diventare un architetto molto in vista ma, per diventare un architetto deve studiare di buona lena e sacrificarsi per raggiungere gli obiettivi. Invece Raoul è sempre svogliato non piace affatto studiare per lui, è solo una perdita di tempo gli piace vagabondare da un posto a l’altro e correre come un capriolo per i sentieri delle montagne.

Abel, Raoul – grida la mamma – il vostro zainetto è pronto, ho riordinato i libri, andate a prepararvi ,fate colazione e dopo correte subito a scuola è tardi ed io devo andare a lavoro.

Abel il più giudizioso rispose – Arrivo mamma sono pronto per andare a scuola non vedo l’ora di incontrare i miei compagni e la mia cara affezionata maestra.

Il marchese dal mantello di zibellino

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Il dotto topino

Sono un piccolo topino
e se sporgo dal buchino
devo stare molto attento
perché provoco spavento

Scappan tutti con orrore
e mi viene il batticuore
a veder tanta paura
neanche fossi una sventura

Il dotto topino

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In nocte Sancti Laurentii

Erano anni, forse dieci, forse cento, o chissà, che sulla terra nessuno aveva più visto il cielo. Non c’era più memoria del sole, della luna, delle stelle, dell’arcobaleno, delle nuvole, delle albe, dei tramonti. Tutto era avvolto in una nebbiolina grigia ed uniforme, satura di umidità. Persino il mare. Persino la brughiera (dicono che una volta esistessero i prati, ma, forse, si era persa la memoria anche di questi) e gli animali sembravano grigi, spenti da quell’atmosfera monotona, che rendeva il giorno tanto simile alla notte, il mattino al pomeriggio e alla sera. Ed erano grigie le città, i villaggi. Dicono che al principio, quando scomparve il sole, la gente, dipingesse di giallo, rosso, viola, verde, blu, arancio, lilla, rosa, azzurro, avorio, indaco, turchese i muri delle case.

In nocte Sancti Laurentii