Erano anni, forse dieci, forse cento, o chissà, che sulla terra nessuno aveva più visto il cielo. Non c’era più memoria del sole, della luna, delle stelle, dell’arcobaleno, delle nuvole, delle albe, dei tramonti. Tutto era avvolto in una nebbiolina grigia ed uniforme, satura di umidità. Persino il mare. Persino la brughiera (dicono che una volta esistessero i prati, ma, forse, si era persa la memoria anche di questi) e gli animali sembravano grigi, spenti da quell’atmosfera monotona, che rendeva il giorno tanto simile alla notte, il mattino al pomeriggio e alla sera. Ed erano grigie le città, i villaggi. Dicono che al principio, quando scomparve il sole, la gente, dipingesse di giallo, rosso, viola, verde, blu, arancio, lilla, rosa, azzurro, avorio, indaco, turchese i muri delle case.
In nocte Sancti Laurentii