La magia della libreria
Fiaba pubblicata da: MARA MENINO
La leggenda narra che, in una piccola città situata ai margini di una pianura tra i monti ed il mare, vi fosse una libreria dove strane cose erano accadute per mano di una strega malvagia.
Si dice che, per colpa di quest’ultima, il povero proprietario stesse ancora cercando il suo figliolo scomparso tra i tanti libri contenuti all’interno del suo negozio.
La nostra storia incomincia prima della leggenda, prima che si svolgessero i fatti, per raccontare cosa in realtà accadde in quella città.
Gioffredo era un signore di mezza età rimasto vedovo da qualche anno e per questo ancora più attaccato al suo unico figlio Manuel il quale era poco più che un ragazzino.
Gioffredo possedeva una libreria nel centro della cittadina dove vivevano e Manuel andava spesso ad aiutarlo anche se, il più delle volte, si rintanava in qualche angolo tranquillo a leggere i libri che amava tanto. Era davvero un lettore assiduo, cosa che invece non si poteva dire di suo padre il quale purtroppo non essendo andato a scuola, non aveva mai imparato a leggere nonostante amasse molto i libri e ciò che raffiguravano.
A parte quel piccolo difetto, Gioffredo era molto bravo a gestire il suo negozio e la libreria era la più amata e frequentata della città.
Lo stesso non poteva dirsi per la libreria più piccola situata all’angolo della strada proprio di fronte a quella di Gioffredo, la quale, dopo anni di grandi affari, era stata un po’ messa da parte schiacciata dal successo dell’uomo e del suo ragazzo.
La signora che la gestiva era una donna dall’aria arcigna, di corporatura un po’ robusta, che non sopportava di essere stata superata, oltretutto da qualcuno neanche capace di leggere.
“Come fa a vendere se non sa nemmeno di cosa parlano i suoi libri” pensava sempre guardando Gioffredo ” E’ tutto merito del figlio, lui sì che ha una vera passione, gli darà certo degli ottimi consigli”.
Fu così che mentre faceva questi ragionamenti tra sè e sè, alla donna venne in mente un’idea diabolica per poter riavere il suo successo e spazzare via per sempre quella grande libreria.
Un giorno si recò da una vecchia strega che abitava in una casa diroccata su di una collina vicino alla città. Era stata allontanata dai cittadini tanti anni prima perchè tutti avevano paura delle sue magie, ma in realtà la strega avrebbe voluto solo essere lasciata in pace a fare i suoi incantesimi senza però nuocere a nessuno.
La donna parlò a lungo con la strega del suo problema e di come aveva intenzione di risolverlo e questa fu subito pronta ad aiutarla chiedendole però in cambio di poter tornare a vivere in città.
“Ma come posso fare, lo sai che la gente di qui ha paura di te” le rispose la signora.
“Dirai a tutti che ora sei tu la strega, che hai escogitato tu l’incantesimo e verrai tu a vivere qui sulle colline ” propose la strega e al che la donna inorridì ” Non ha senso! Io voglio continuare la mia attività, far rinascere la mia libreria! ” disse agitandosi, ma la strega continuò ” Certo, lo farò io per te e ogni giorno ti porterò gli incassi e tu sceglierai i libri da vendere, ma lo farai da qui e io potrò finalmente tornare in città dove ho sempre voluto stare. Scegli, puoi anche rifiutare il nostro accordo, ma ti assicuro che fra qualche mese sarai costretta a chiudere il tuo bel negozio “.
La donna a quel punto, presa dalla disperazione, accettò.
Il giorno dopo la strega si recò nella libreria di Gioffredo sotto le spoglie di una ragazzina e chiese un libro che parlasse d’amore, ma con un po’ di avventura.
L’uomo si trovò in difficoltà e decise di chiamare Manuel che essendo vicino all’età della ragazzina, sarebbe riuscito a consigliarla meglio.
Quando il ragazzo le si trovò davanti, questa gli toccò la mano con la scusa di afferrare il libro che le aveva portato ed improvvisamente Manuel si sentì come rimpicciolire e si trovò inerme sul pavimento senza riuscire a parlare.
La strega soddisfatta lo sollevò e, senza farsi vedere da Gioffredo che non si era accorto di nulla, con un altro incantesimo lo mimetizzò in mezzo a tutti gli altri libri.
Lo aveva trasformato in uno di loro e Manuel adesso giaceva sulla libreria nel punto più nascosto dove nessuno poteva trovarlo.
Dopo aver salutato la ragazzina ed aver cercato invano Manuel per tutto il negozio, Gioffredo incominciò ad avere paura che fosse successo qualcosa di grave.
Continuò invano a cercare il figlio quel giorno e anche in quelli seguenti e decise di chiudere il negozio in quanto niente era più importante che ritrovare Manuel.
La signora della libreria di fronte intanto sghignazzava felice che il suo piano fosse andato a buon fine proprio come lei si aspettava.
La strega si sistemò a casa sua e lei andò a vivere sulle colline dove ogni giorno attendeva in solitudine notizie dei suoi affari.
L’attività si riprese e lei vedeva i suoi incassi crescere sulla carta, ma dopo qualche settimana incominciò a sentirsi comunque insoddisfatta.
“Sono qui sola e lontana dai libri che amo tanto, lontana dalle persone che conoscevo e non faccio altro che contare gli incassi” pensava e ben presto si rese conto che forse era meglio se avesse lasciato le cose com’erano, infondo, gli affari non erano così tanto disastrosi e a lei piaceva il suo negozio.
Ora era come se non ce l’avesse più, lo aveva perso comunque.
Quanto a Gioffredo, non si dava pace ed era distrutto dalla scomparsa del figlio.
Manuel tentava in tutti i modi di mandare dei segnali al padre cercando anche di spostarsi sullo scaffale, ma i suoi tentativi erano vani.
Un giorno però, mentre Gioffredo piangeva disperato nella libreria deserta, avvenne una cosa davvero incredibile: un libro gli parlò.
Era un grosso libro di fate e folletti tra i più vecchi che aveva in negozio e Gioffredo sulle prime credette di essere impazzito.
“Tuo figlio è vittima di un incantesimo, è stato trasformato in un libro e solo se tu lo saprai leggere con il cuore potrà tornare ad essere un ragazzo “.
Gioffredo a quel punto era ancora più disperato e disse ” Io non so leggere come farò? ” ed il grosso libro rispose ” Se vuoi riavere tuo figlio saprai come fare “poi ritornò ad essere un libro inanimato in mezzo agli altri.
Gioffredo si chiuse giorno e notte nella sua libreria cercando di imparare le lettere e ad unirle tra loro e piano, piano, con grandi sforzi ed un grande impegno, incominciò a leggere.
Lesse, lesse tanto e per tanto tempo.
La leggenda narra che ancora adesso Gioffredo stia leggendo ogni singolo libro del negozio cercando Manuel. Nessuno sa invece che finalmente lo trovò e leggendo a fondo nella sua anima, lo liberò dall’incantesimo.
Gioffredo e Manuel riaprirono la libreria e gli affari andarono ancora meglio di prima ora che entrambi sapevano cosa vendere.
La strega si stufò presto di gestire il negozio e dopo aver visto fallire il suo piano, si ritirò lasciando l’attività alla vecchia signora la quale fu felicissima di tornare in città e, dopo aver convinto tutti di non essere una strega, imparò a convivere con il successo di Gioffredo.
Che dire quindi se non che leggere è scoprire, leggere è sapere e ritrovare sè stessi e gli altri.
Tutti impararono qualcosa da quell’avventura e da quel giorno vissero in armonia e arricchiti di sapere.