Una storia magica
C’era una volta una creatura di nome Gaia, questa creatura era fatta di sola luce e pura luce. Gaia viveva in un luogo bellissimo pieno di luce dorata e di arcobaleni. Un giorno Gaia decide… Una storia magica
La più completa raccolta di fiabe, favole e racconti brevi che parlano di "genitori", tra le migliaia inviate da tutti gli autori di "Ti racconto una fiaba".
C’era una volta una creatura di nome Gaia, questa creatura era fatta di sola luce e pura luce. Gaia viveva in un luogo bellissimo pieno di luce dorata e di arcobaleni. Un giorno Gaia decide… Una storia magica
C’era una volta una bambina che un giorno perse entrambi i genitori in un brutto incidente. Fu deciso che andasse a vivere con gli zii materni, così Gemma, questo era il suo nome, si trovò… Genitori di neve
C’era una volta una bambina, di nome Celestina, che abitava in una grande casa dentro una bella città. I suoi genitori erano dei nobili molto ricchi ma lavoravano molto perché gli piaceva avere tanti soldi… Celestina l’antipatichina
C’era una volta… e c’è un ragazzo “inadeguato” con un animo buono anche se introverso lo è sempre stato e vive la sua vita giorno dopo giorno tra illusioni e delusioni da chi gli sta… Ragazzo inadeguato
Quella vigilia a Stoccolma non cessava più di nevicare. Il vento fece mille rumori nel grande portone dell’antica casa. Ingrid Astrid e Steve attendono i genitori. “Proprio questa sera” fece Astrid la maggiore. Ingrid piagnucolò… La stella lucente
Feo era un bambino come tanti altri. Aveva un Papà di nome Paolo ed una Mamma di nome Margherita. A differenza dei suoi compagni di scuola, il piccolo Feo non aveva né fratellini né sorelline,… I disegni di Feo
In un parco ricco di fiori e piante c’era un albero madre, molto grande e molto bello con un cappello di foglie rigogliose e verdi, suo figlio che stava accanto a lei era piccolino e… Il Cucciolo di albero
C’era una volta un Leone Grande grande grande che viveva nella Foresta più bella del mondo…lui era il Re di questa foresta e ne era molto fiero.
Aveva una bella famiglia, c’era mamma Leonessa, il piccolo Leoncino e la piccola Leoncina, tutte le mattine, dopo aver fatto colazione tutti insieme, il Papà leone salutava la sua famiglia e andava a fare un giro di ricognizione nella foresta. Aveva l’abitudine di controllare che tutto fosse apposto e che nessuno dei suoi Amici avesse problemi.
E così, usci da casa e fischiettando cominciò il suo giro…nel suo percorso incontrò per primo la scimietta…”buongiorno scimmia, come stai?”chiese il leone “buongiorno a te leone, io sto bene grazie, sto facendo il solito giro mattutino di controllo..”la scimmia rispose”che meraviglia leone, questa cosa mi rende proprio sicura, grazie”il leone sorrise e rispose “grazie a te, buona giornata”.
C’era una volta un bambino che si chiamava Fagiolino, lui viveva su una stella insieme a tanti altri bambini, era in attesa di scendere sulla terra per andare a completare la vita di una coppia.
Un bel giorno, il Capo degli Angeli andò da lui e disse “Fagiolino, è arrivato il momento che tu scelga quali saranno i tuoi genitori sulla terra”…
“Bene” disse Fagiolino, “e come devo fare?”;”e’ semplice “rispose il Capo degli Angeli, “Devi andare alla tua nuvoletta, guardare giù e scendere dalla prima coppia che troverai…”;
Fagiolino pensò per qualche secondo con la faccia corrucciata e poi disse “ma Capo degli Angeli, non posso scegliere la coppia che fa per me?”
Molti anni fa in una piccola isola sperduta dell’arcipelago delle Hawaii viveva con la sua famiglia Joseph, un bambino di otto anni.
Il piccolo Joseph assieme al padre, quasi ogni pomeriggio andava a pescare nelle calme acque dell’oceano con la zattera costruita con robusti tronchi d’albero e pelli usate come vele per muoversi veloci, attraversando i forti venti nelle giornate più burrascose e piovose.
La pesca era l’attività principale del villaggio.
Quel mattino i coniugi Anna e Michele si erano alzati molto presto, prima che spuntassero le luci dell’alba. Non avevano dormito quasi nulla, erano troppo emozionati per l’incontro che li avrebbe attesi. Si recarono all’aeroporto, diretti verso Kirov, città della Russia europea nordorientale.
Lì, avrebbero trovato la guida Vladimir, che li attendeva in auto per accompagnarli alla casa famiglia, e conoscere finalmente il tanto desiderato bambino.
Era febbraio, faceva molto freddo. I finestrini della macchina continuavano ad appannarsi, e la coltre di neve sulle strade rallentava la marcia. Ad Anna cominciava a mancare il respiro, mentre Michele la stringeva al suo petto.
– Eccoci arrivati. Verrò a riprendervi verso sera – fece Vladimir.
La casa era un tipico palazzone russo. La porta principale si aprì, ad attenderli una minuta signora sui cinquanta, con biondi capelli raccolti e grandi occhi chiari.