Tratto dalla fiaba di Esopo.
In una calda giornata d’estate, un cervo assetato si avvicinò a una fonte. Mentre beveva, si accorse che l’acqua era limpida e cristallina e rifletteva la sua immagine, proprio come uno specchio.
“Wow! Sono… bellissimo!” ” disse guardandosi bene.
“Sono alto, forte, guarda che petto possente mentre il mio musetto allungato è delicato come il viso di un principe e i miei occhi sono grandi, scuri e profondi”
Il cervo girò la testa per meglio ammirare le sue corna “Sono maestose. Lunghe e piene di rami come una vecchia quercia. Sono davvero le corna più belle di tutto il branco. Peccato per queste zampette fragili e delicate” continuò a parlottar tra sé il cervo, riferendosi alle gambe “sono così magroline, fossero state più forti e muscolose non avrebbero stonato con il mio fisico possente. Ho fatto tanti esercizi per rinforzarle ma sono rimaste così, lunghe e sottili.”
  Il cervo alla fonte e il leone // Audio fiaba