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Tutte le fiabe che parlano di "regali"

La più completa raccolta di fiabe, favole e racconti brevi che parlano di "regali", tra le migliaia inviate da tutti gli autori di "Ti racconto una fiaba".

la stella lucente

La stella lucente

Quella vigilia a Stoccolma non cessava più di nevicare. Il vento fece mille rumori nel grande portone dell’antica casa. Ingrid Astrid e Steve attendono i genitori. “Proprio questa sera” fece Astrid la maggiore. Ingrid piagnucolò… La stella lucente

renna coraggiosa

Una renna coraggiosa

Al polo nord tutti gli aiutanti di Babbo Natale ,  elfi,  gnomi erano indaffarati per la preparazione del Natale. Erano mesi  che si davano da fare : gli gnomi progettisti disegnavano il progetto a matita,… Una renna coraggiosa

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Gli acciacchi della vecchia Befana

Anche quest’anno l’anziana Befana sta sistemando le ultime cosette all’interno del sacco ed eseguito la revisione alla sua scopa volante, visto i migliaia di chilometri percorsi nel cielo.

Per lei l’età sta diventando un problema: è ingrassata una decina di chili per via di un’alimentazione troppo ricca di grassi, ha sviluppato un leggero diabete, un’artrosi importante a piedi e mani, una gobba ancor più pronunciata e dolorante, oltre un perenne raffreddore dovuto all’aria gelida sul viso durante le consegne dei regali.

Quest’estate è stata dal medico, che le ha prescritto una cura a base di fanghi ed impacchi vari presso i centri termali della zona.

Ora deve iniziare il suo giro del mondo per lasciare caramelle e regali ai bambini (senza più distinzioni tra buoni e cattivi, ohimè!) Ma non crediate sia semplice, le insidie sono all’ordine del giorno.

Gli acciacchi della vecchia Befana

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Mentino e la fabbrica di Babbo Natale

C’era una volta un elfo che si chiamava Mentino. Un giorno, andando a lavorare, dentro a una galleria, incontrò quattro amici.

Li invitò a lavorare con lui, nella fabbrica di babbo Natale, piena di giochi.

Arrivati da Babbo Natale, si presentarono e lui disse loro: ” Benvenuti!!! Ah ah ah ah ! Sono contento di avervi qui, perché ci sono tanti regali da impacchettare. Mi serve proprio la vostra mano.”

Subito incominciarono a lavorare tutti insieme.

Genius inventava i giochi, Mentino li colorava, Fibbia li incartava, Tintinno li metteva sulla slitta, mentre Nevolo, intanto, spalava la neve per aprire la strada alla slitta.

Mentre lavoravano, Babbo Natale pensava fra sé: ” Sono davvero fortunato quest’anno ad avere cinque nuovi aiutanti.”

Mentino e la fabbrica di Babbo Natale

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Il lavoro degli Elfi

Vicino al Polo Nord, si trova la casa di Babbo Natale, dove vive indisturbato con i suoi amici Elfi.

Gli Elfi sono creature buone, pacifiche ed immortali, con grandi orecchie appuntite, sensibili a suoni e rumori lontanissimi. Sono molto legati a Babbo Natale, che li considera i suoi adorati figli. In questo periodo, vista la quantità di letterine che stanno arrivando in prossimità delle feste, i piccoli Elfi sono già al lavoro.

Hanno idee geniali, ogni giorno costruiscono centinaia di divertimenti di ogni genere: bambole, trenini, macchinine e tanto ancora.

Appena hanno terminato di costruire un giocattolo, spruzzano sopra un po’ di polvere di stelle, per rendere meno pesante il sacco di Babbo Natale, che altrimenti non riuscirebbe a trasportare i milioni di regali ai bambini di tutto il mondo.

Il lavoro degli Elfi

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Babbo Natale no global

Mancavano solo sei giorni al natale. Le vie del centro erano sfavillanti, l’albero di natale nella piazza cittadina pronto per essere acceso, nelle case lampeggiavano abeti di tutte le dimensioni, i fornai tutti trafelati sfornavano panettoni e pandori, nelle scuole si provavano le recite e le canzoncine tradizionali e le nonne si riunivano per preparare i tortellini da mangiare durante il pranzo di natale, insomma tutto era pronto.

Babbo Natale aveva già ricevuto più di mille miliardi di milioni di letterine provenienti da tutti e quattro gli angoli della pianeta ma non aveva ancora costruito nemmeno un regalo.

Quell’anno non era come gli altri, Babbo Natale non canticchiava allegro come al solito, anzi non faceva che sospirare con lo sguardo rivolto verso il cielo. Persino la sua folta barba bianca si era ingiallita e i vivaci occhi neri avevano perso il scintillio di un tempo.

Babbo Natale no global

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La bambola di stoffa

La nonna Tressa era molto povera, non poteva comprare un regalo alla sua cara nipotina Celeste per il suo decimo anno.

Così con tanti pezzettini di stoffa gli cucì una bambolina con ago filo e tanto amore, ma prima di dargliela in regalo scrisse su un foglio di carta un messaggio che nascose dentro l’orlo del vestitino della bambolina.

Questa bambola è di pezza
ma ha un cuore grande
ti sarà sempre vicino quando tu lo vorrai,
la tua nonna Tressa

Per il giorno del compleanno la nonna regalò la bambolina, ma Celeste non ne fu contenta anzi, la buttò in fondo al baule insieme alle cose vecchie ..

Lei aveva ricevuto dei regali molto più bellim quella bambola era veramente molto brutta!

Molti anni dopo la nonna che era molto vecchia morì.

Tressa, ormai grande ed anche lei nonna, ripensò alla sua nonna e alla sua bambola brutta, la cercò e la trovò in fondo al baule, dimenticata da molto tempo, la prese in mano la guardò è si accorse che poi non era tanto brutta se la strinse forte al petto.

La bambola di stoffa