Babbo Natale no global
Mancavano solo sei giorni al natale. Le vie del centro erano sfavillanti, l’albero di natale nella piazza cittadina pronto per essere acceso, nelle case lampeggiavano abeti di tutte le dimensioni, i fornai tutti trafelati sfornavano panettoni e pandori, nelle scuole si provavano le recite e le canzoncine tradizionali e le nonne si riunivano per preparare i tortellini da mangiare durante il pranzo di natale, insomma tutto era pronto.
Babbo Natale aveva già ricevuto più di mille miliardi di milioni di letterine provenienti da tutti e quattro gli angoli della pianeta ma non aveva ancora costruito nemmeno un regalo.
Quell’anno non era come gli altri, Babbo Natale non canticchiava allegro come al solito, anzi non faceva che sospirare con lo sguardo rivolto verso il cielo. Persino la sua folta barba bianca si era ingiallita e i vivaci occhi neri avevano perso il scintillio di un tempo.

