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Tutte le fiabe che parlano di "fratelli"

La più completa raccolta di fiabe, favole e racconti brevi che parlano di "fratelli", tra le migliaia inviate da tutti gli autori di "Ti racconto una fiaba".

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Le tre piume // Audio fiaba

C’era una volta un re che aveva tre figli: due erano intelligenti e avveduti, mentre il terzo parlava poco, era semplice, e lo chiamavano il Grullo.

Quando il re diventò vecchio e pensò alla sua fine, non sapeva quale dei figli dovesse ereditare il regno dopo la sua morte. Allora disse loro: “Andate, colui che mi porterà il tappeto più sottile diventerà re dopo la mia morte.”

E perché‚ non litigassero fra di loro, li condusse davanti al castello, soffiando fece volare in aria tre piume e disse: “Dovete seguire il loro volo.”

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Le tre piume // Audio fiaba

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Fratellino e Sorellina // Audio fiaba

Audio fiaba tratta da “Fratellino e Sorellina” dei fratelli Grimm, letta da Katinka Charlotte.

C’era una volta una capanna in mezzo al bosco, dove vivevano due bambini, fratello e sorella, con il babbo, perché la mamma era morta. Si sentivano abbastanza soli e furono contenti quando il babbo decise di risposarsi. Speravano che la matrigna avrebbe fatto loro da mamma, che fosse una donna buona, che li amasse e, li consolasse quando si sentivano tristi.

Ma la matrigna era una strega astuta e cattiva, che detestava i due bambini. Sgridava e picchiava Fratellino e Sorellina per qualsiasi inezia, e spesso li metteva in castigo senza ragione.

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Fratellino e Sorellina // Audio fiaba

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I leprotti furbacchioni

C’erano una volta due leprotti, due fratellini simpatici e birboni che facevano impazzire i loro genitori. La leprottina Ilaria, buona ma lagnosa, si lamentava sempre di tutto:

“Mamma, non riesco a trovare i  codini per farmi le treccine!”

“Papa’ ho finito l’acqua, me ne prendi un altro po’?”

“Mamma, non mi piace il vestitino che hai scelto stamattina!!”…

Vittorio, il più piccolo dei due, era sempre indaffarato a fare monellerie ed a compiere mascalzonate.

I leprotti furbacchioni

mammadraga

La Mammadraga

C’era una volta una bambina, figlia d’un calzolaio. La madre, cullandola, le cantava sempre:

Dormi, figlia Regina!
Dormi, il Reuccio arriva!

Il marito, battendo le suole le faceva il verso, per ridere:

Dormi, il Reuccio arriva!
Dormi, figlia Regina!

La madre, dopo pochi mesi, morì e il calzolaio riprese subito moglie. Da prima, parve che la matrigna volesse bene alla figliastra. Spesso, accarezzandola, le diceva:

– Ora ti faccio un fratellino.

– Fratellini non ne voglio.

La Mammadraga

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Il gatto senza stivali e il gemello impostore

Emidio, il celebre gatto con gli stivali, era stufo marcio di stare in una favola.

Sempre la stessa storia, che barba!

Non aveva mica nulla contro i bambini, intendiamoci. Però si annoiava. E parecchio.

Sarebbe voluto partire per una meta esotica e calda, magari i Caraibi o il Madagascar, e starsene in panciolle tutto il giorno, dondolandosi su un’amaca con uno stuzzicadenti in bocca e un cappello di paglia sugli occhi, a sonnecchiare.

Il gatto senza stivali e il gemello impostore

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Una storia diversa

Noi tutti, conosciamo la storia del piccolo bambino, che nacque la notte del 25 Dicembre, in una mangiatoia per asini e buoi; ma io, vi voglio raccontare “una storia diversa”.

Era un freddo giorno d’inverno e, la giovane Maria, una donna di trentadue anni, ricorreva al pozzo per procurarsi da bere.

Strada facendo, incontrò un bambino, si chiamava Samir, un dolce bimbo di sei anni, indiano. Samir, stringeva tra le sue braccia, un secchio pieno d’acqua. Maria, lo vide stanco e, lo aiutò, portando il secchio fino alla casa del bambino.

Samir, la ringraziò con un sorriso e, rientrò a casa. La donna, proseguì il suo cammino, ma, una decina di metri più avanti della casa del bimbo, sentì delle urla di cattiveria. Era la madre di Samir, che gelosa, lo rimproverava dicendogli che l’aveva visto con una donna, tornare a casa.

Una storia diversa