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Tutte le fiabe che parlano di "gatto"

La più completa raccolta di fiabe, favole e racconti brevi che parlano di "gatto", tra le migliaia inviate da tutti gli autori di "Ti racconto una fiaba".

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Il gatto d’angora

Vi sono ormai quattro quadri di Vinicio in casa; il gatto d’angora, Papà ed Edgardo, sanno dipingere, Luci ama disegnare ma preferisce, godersi il suo Vinicio che accetta le sue cure.

Tardano perfino i compiti per amor, di Vinicio.

Vinicio non ama essere molto disturbato nessuno lo stuzzica lui sceglie i momenti giusti per farsi coccolare.

Lucia ed Edgardo hanno due cuginetti vivaci . Alex e Giovanna; Alex,abbraccia il gatto spesso che scappa via.

Questo lo fa piangere. Mamma lo consola – lasciamo un po’ in pace Vinicio; tra poco tornerà vedrai Vinicio torna quando ormai è dimenticato.

Che bella vita con la sua Lucia che lo conosce bene, lui che è un Angora così amante della sua tranquillità.

Il gatto d’angora

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Il gatto senza stivali e il gemello impostore

Emidio, il celebre gatto con gli stivali, era stufo marcio di stare in una favola.

Sempre la stessa storia, che barba!

Non aveva mica nulla contro i bambini, intendiamoci. Però si annoiava. E parecchio.

Sarebbe voluto partire per una meta esotica e calda, magari i Caraibi o il Madagascar, e starsene in panciolle tutto il giorno, dondolandosi su un’amaca con uno stuzzicadenti in bocca e un cappello di paglia sugli occhi, a sonnecchiare.

Il gatto senza stivali e il gemello impostore

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Rosaspina e il ladro gentiluomo

– Oh Romeo, Romeo! Perché sei tu Romeo…. Stupido gattaccio obeso, non fai altro che trascinarti dal tappeto al divano, dal divano al tappeto, ma ti sembra?! Povera me, povera me, cosa ho fatto per meritarmi questo.. E non invece un bel siamese con gli occhioni blu…._

Rosaspina afferrò Romeo, un enorme gattone dal pelo fulvo, e lo fece piombare sul sofà, tanto solo lì voleva stare, accanto al fuoco scoppiettante e possibilmente con la pancia piena di croccantini, ma mica quelli del supermercato. Ah no. Dovevano essere sapientemente scelti, triturati e mescolati dallo chef di fiducia che inventava nuove ricette appositamente per il gatto.

Rosaspina e il ladro gentiluomo

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Il gatto con gli stivali // Audio fiaba

L’audio fiaba è realizzata dall’Associazione CulturAbile, letta da Luca Ruffini

[…] C’era una volta un mugnaio con tre figli, un asino, un gatto soriano e nemmeno un becco di un quattrino !

Vecchiaia e fatiche avevano logorato il corpo e la mente del mugnaio, tanto è vero che, giunto alla fine dei suoi giorni, divise i suoi averi tra i figlioli.

Al primo, Arduino, lasciò il mulino.

Al secondo, Alvaro, il somaro.

“E per te, Germano, non ho che il gatto.”

Arduino ed Alvaro erano felici. “Io, con il mio mulino, e tu, con il tuo somaro, faremo società, con il servizio di consegna del macinato al domicilio dei clienti. Ci arricchiremo in pochi anni ! ” […]

Clicca su “Leggi tutto” per ascoltare l’audio fiaba.

Il gatto con gli stivali // Audio fiaba

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Topolino // Audio fiaba

C’era una volta un Re, che non viveva più tranquillo, dal giorno in cui una vecchia indovina gli aveva detto:

– Maestà, ascoltate bene:
Topolino non vuol ricotta;
vuol sposare la Reginotta;
E se il Re non gliela dà,
Topolino lo ammazzerà.

Il Re consultò subito i suoi ministri; ed uno di loro disse:

– Maestà, è mai possibile che un topolino voglia sposare la Reginotta? Io credo che quella donna si sia beffata di voi.

Clicca su “Leggi tutto” per ascoltare la fiaba.

Topolino // Audio fiaba

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Il serpente ingrato

In una giornata di tardo autunno (faceva molto freddo, i corsi d’acqua erano già ghiacciati) un cacciatore si senti chiamare:

– Buon uomo, salvami! La mia coda si è attaccata al ghiaccio.

Attraversando un ruscello, improvvisamente ghiacciatosi, un serpente era rimasto prigioniero.

Il cacciatore accorse, spaccò il ghiaccio col calcio del fucile e liberò il rettile intirizzito:

Il serpente ingrato

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Filippo il gatto pescatore

Filippo è un bellissimo gatto dal manto color giallo oro che sogna di diventare il più abile pescatore del mondo. Forse il più bravo di tutta la storia dei gatti. Come ogni mattina Filippo si sveglia verso mezzogiorno tutto sonnicchiato si dirige  a dare una sbirciatina al contenuto del suo frigorifero sempre vuoto costatando lo stato pietoso delle sue riserve alimentari e pensò “oggi il mio frigorifero è vuoto  senza cibo sarà bene rimboccarsi le maniche e trovare subito un buon lavoro che sia poco faticoso, ben retribuito,non troppo impegnativo, e che mi permetta di stare anche all’aria aperta” Filippo prova tutti i lavori , ma si sa che di questi tempi non è facile per lui trovare quello giusto….esigente per com’è!

Scoraggiato decide di tornare alla natura e pensò di procurarsi un cappellino rosso, una lunga canna da pesca e realizzare il suo più grande sogno : fare il pescatore . Canticchiando si dirisse lungo le rive del torrente, preparò con cura la sua canna da pesca e gettò l’amo nelle profondità delle acque e con molta pazienza aspettò l’abboccare di un  pesce e pensieroso ribadì “un tempo tutti vivevano dei frutti della terra , oggi anch’io vivrò delle risorse della natura”.

Filippo il gatto pescatore

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La volpe e il gatto // Audio fiaba

 

Un piccolo racconto, al di fuori dal solito stile delle fiabe dei fratelli Grimm e più simile alle favole con morale di La Fontaine, Esopo e Fedro.

[…]

Un giorno un gatto incontrò la signora volpe nel bosco, e poiché‚ pensava fosse saggia ed esperta, e che grande era il suo prestigio in società, le rivolse la parola con garbo, dicendo: – buongiorno, cara signora volpe! Come va? Come state? Come ve la passate in questo periodo di carestia? -.

La volpe, piena di sussiego, squadrò il gatto da capo a piedi e per un bel pezzo fu incerta se rispondergli.

Infine disse: – Oh tu, misera bestia pezzata, morto di fame, acchiappatopi, che ti viene in mente? Osi domandare come va a me che sono maestra di cento arti? -.

[…]

Clicca su “Leggi tutto” per il testo completo della fiaba e per ascoltare l’audiofiaba.

La volpe e il gatto // Audio fiaba

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Una piccola e semplice storia d’amore

Il bel suono della festa

Din… don…dan…
fa la campana di un paese su in collina,
fa dei salti di gran gioia una bimba piccolina .
Tutta in piedi sulle punte per toccare il campanile ,
ma è piccina quella bimba ,non arriva la manina .
Mette i tacchi della nonna e si alza di una spanna,
ma è ancora assai lontana “quella nota di   campana”.
Pensa allora di salire sulla la cima di un gran pino,

Una piccola e semplice storia d’amore

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Omero, il gatto nero

Omero era un bel gatto dal pelo lungo e folto, lucido come seta. I suoi occhi erano dorati, fondi come pozzi e pieni di saggezza, e i suoi baffi lunghi e luccicanti. Aveva un graziosissimo naso rosa e orecchie a punta.

In effetti, Omero aveva un solo difetto, ed era il suo colore.

In verità, lui non ci trovava niente di strano, ma gli umani, chissà perché, ogni volta che lo vedevano cambiavano strada, o facevano strani gesti, e addirittura qualcuno aveva provato a tirargli dietro degli oggetti.

Il suo pelo, infatti, era completamente nero, dalla punta della coda alla punta del musetto.

Quando aveva chiesto in giro, alle sue amiche colombe o ai suoi amici cani, per quale motivo i bipedi temessero un gatto nero, bhe, nessuno aveva saputo spiegarglielo, e alla fine si era rassegnato ad essere scansato da tutti.

Omero, il gatto nero

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L’ultimo ballo

Un tempo tutti gli animali vivevano insieme in armonia: il coniglio e la volpe, la rana e il maiale…il gatto e il topo!

Quando arrivava la primavera iniziavala stagione dei grandi balli, che duravano tutta la notte.

Quell’anno il musicista ufficiale era la cicala. Era così brava a suonare il violino che tutti parevano molto felici di ballare al suono della sua musica, anche se sapevano che quando iniziava non c’era modo di fermarla: non la smetteva più.

Non serviva neppure gridare “BASTA”!!!: quella non sentiva e, anzi, andava ancora più veloce!

L’ultimo ballo