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Il gatto goloso

Fiaba pubblicata da: Gwen

Non ditemi che i gatti non pensano a nulla quando ronfano sul tappeto, vicino al camino.

Essi riflettono ed è incredibile quello che possono immaginare.

Da svegli, essi osservano tutto ciò che accade intorno a loro e sono capaci di compiere azioni strabilianti.

Un gattino era stato accolto in un collegio di fanciulle.

A mezzogiorno e alla sera, una campanella annunciava i pasti.

Le ragazze  si precipitavano nel refettorio.

Lasciato solo nel cortile, il gatto, al suono della campana, con passo indolente, con la coda dritta e con fare regale si avviava verso la cucina dove, una cuoca gli preparava, in un piatto di maiolica bianca, qualche bel pezzo di carne cruda o di pasce.

Questo rito si ripeteva regolarmente ogni volta che la campanella suonava.

Un giorno, il gatto si trovò chiuso in un’aula quando la campana avvertì le allieve che il pasto era pronto. Così egli non potè recarsi in cucina.

Soltanto alle due fu liberato dalle ragazze che tornavano in classe.

Egli corse subito in cucina, ma trovò la porta chiusa.

Si diresse allora verso la campana la quale corda pendeva sino a terra, la afferrò tra i denti e l’agitò il più possibile.

La campanella risuonò nel silenzio del collegio e tutte le finestre si aprirono.

Le ragazze meravigliate si chiedevano che cosa fosse accaduto.

Certamente il gatto sperava che suonando nuovamente,  la cucina servisse il secondo pasto pomeridiano…

Non vorrete sostenere che i gatti non pensano a niente?

***

Fiaba tratta da un vecchio libro.



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