Il Supermercato delle Qualità era noto in tutta la regione, per la sua incredibile fornitura.
“Due etti di dolcezza” chiese l’anziana che buca i palloni, “sa, ho mio nipote a cena, non vorrei mai che pensasse di avere una nonna arcigna”. “Una dose di umiltà da bagno”, chiese l’imprenditore feroce, “sa, ho una cena di beneficenza, non vorrei mai che sapessero quanto grande sia il mio impero”.
Non mancava mai niente. Il Supermercato le aveva sempre tutte, anche nei periodi natalizi, quando le Qualità si regalavano agli altri, allora si sprecavano tonnellate di passionale romanticismo, di smisurata generosità, di mielosa bontà.
Il supermercato delle qualità