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Tutte le fiabe che parlano di "tempo"

La più completa raccolta di fiabe, favole e racconti brevi che parlano di "tempo", tra le migliaia inviate da tutti gli autori di "Ti racconto una fiaba".

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Celestino Mingherlino e l’omino del Tempo

Già da una settimana sul bosco cadeva una pioggerella incessante e malata, di quelle che impregnano l’aria di umido, un umidiccio fastidioso che ti si insinua nelle ossa e ti fa venire tutti gli acciacchi.

Celestino Mingherlino si sentiva così, stanco, malaticcio e acciaccato.

Era un po’ preoccupato, lui sempre così arzillo e allegro e scattante, si ritrovava col mal di schiena e con uno strano umore sospeso tra la pigrizia e la noia: cominciava le cose e le lasciava a metà, andava alla finestra, andava a fare la pipì, tornava in salotto, si sedeva, si alzava, intrappolato in un’impazienza che non esplodeva in nulla di creativo.

Le settimane successive fu anche peggio: la pioggia si alternava ad acquazzoni violenti, con certi fulminacci e certi tuoni che ti facevano sobbalzare da sotto uno spesso strato di coperte, proprio mentre eri lì lì per cascare nel sonno.

Celestino Mingherlino e l’omino del Tempo

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Ti porgo la sfera di cristallo

Ti porgo la sfera di cristallo
Forse con essa ti sentirai a cavallo.

Cavalcando un tempo che hai pensato 
e che non hai lasciato al fato.

Forse quel momento un tempo lo hai deciso
e poi te lo ritrovi quasi tale e preciso.

Possiam dire che è stata la fortuna o la maledizione 
se vogliam per forza trovarci una ragione.

Ma i tuoi sogni potrai realizzare 
se ad essi vita continuerai a dare.

Forse il futuro tanto sperato 
nelle tue mani è posato.

Ti porgo la sfera di cristallo

attimo

L’attimo

Io voglio l’attimo della giornata 
e voglio viverlo solo per te.

Non voglio campare fino a cent’anni,
non sono certa di quel che sarò.

Non dirmi parole tanto per dire ,
abbracciami forte e tienimi stretta.

Il tuo respiro mi porta in cielo
e vedo il mondo sotto di me!

Solo con te io mi sento sicura ,
e niente al mondo può farmi paura.

L’attimo

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Il giorno senza sorriso

Oggi è un giorno diverso dagli altri, a partire da questa mattina: mi sono svegliata male, senza il cinguettio degli uccellini sul pioppo davanti alla finestra della mia camera.

A questo punto sono andata ad affacciarmi ad essa e, alzando lo sguardo, non vidi un cielo di un azzurro limpido, come mi aspettavo, ma un cielo plumbeo, senza nuvole, solo grigio.

Mi vestii e me ne andai a scuola con un po’ di malinconia, perchè quel colore non mi dava serenità.

Schioccato mezzo giorno incominciai a vedere una gocciolina seguita da altre che si tuffavano nelle pozzanghere con un leggero tic – tic che aumentava sempre di più.

Il giorno senza sorriso

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L’amore di Filù

C’è un piccolo bosco, in Trentino, che è ancora oggi abitato da una razza di gnomi.

Negli altri boschi, purtroppo, specie affini si sono estinte a causa del disboscamento o del turismo, quindi potremmo considerare questi gnomi di montagna una specie protetta, solo che né il WWF, né alcun altro conosce la loro esistenza.

So che non mi crederete: perché mai nessuno li ha visti, se veramente esistono, vi domanderete? La risposta è semplice: per continuare ad esistere i pochi sopravvissuti devono tenersi nascosti, così da non fare la fine dei loro simili liguri, lombardi, silani eccetera.

Ogni tanto qualcuno, è vero, afferma di averli veduti, ma, fortunatamente, nessuno gli crede e, spesso, lo intervistano in televisione come si fa con un mentecatto innocuo e, tutto sommato, simpatico e divertente.

L’amore di Filù

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Settimio il Mago dal cappello blu

C’era una volta nella lontana Valle dei Maghi un dolcissimo Maghetto dal cappello blu e gli occhi di una cangiante tonalità viola scuro, di nome Settimio.

Mago apprendista, non ancora dotato di una bacchetta sua, la magica creatura, trascorreva i suoi giorni allenandosi nei propri sortilegi studiando chino dal Grande Libro degli Incantesimi tutte le Formule necessarie da imparare per divenire una bravo mago, col sorriso ben stampato sulle labbra.

Animo nobile e coraggioso, generoso e leale, alla nascita allegro e spensierato, il più vivace fra i suoi fratelli, lui non cullava altro Sogno nel proprio cuore, se non quello di entrare in possesso della sua agognata bacchetta e poter divenire un giorno un Mago a tutti gli effetti, brillante e diligente.

“E ci riuscirò!” levava in alto il mento quando ne parlava “Ci riuscirò!” imbottava sicuro “Ma ci vuole Tempo! Tanto Tempo! Perché ciò avvenga! E’ necessario prima che io impari tante cose e bene!” ripeteva col fare umile e semplice di chi vuole realizzare i propri progetti con vigore e tenacia.

Settimio il Mago dal cappello blu

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La signora del tempo (16) / Il capitano Yaek Prais

Qui tutte le puntate.

Luce stava guardando il Tamigi, o per meglio dire stava guardando il letto del Tamigi, non sapeva se mettersi a ridere o se piangere. Sapeva perfettamente chi era stato, e non dubitava del fatto che in quel momento per Yaris, svuotare il fiume, o per meglio dire deviare il corso d’acqua era la soluzione migliore, ma poteva anche riportarlo nel suo letto una volta concluso il suo lavoro.

Sospirò, perché sapeva che toccava a lei riportare il fiume nel suo letto. A guardare quello spettacolo c’era anche un uomo, alto, dai capelli neri, occhi dello stesso colore, dal naso leggermente aquilino dagli zigomi alti e dalla mascella volitiva.

La signora del tempo (16) / Il capitano Yaek Prais

attimi

Attimi

 

I nostri incontri,
attimi rubati al tempo.

Sfuggevoli sguardi,
intensi attimi vibranti.

Prigionieri di una promessa,
suggellata da un bacio.

Attimi

La signora del tempo (9) / Luce e la macchina del tempo

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Qui tutte le puntate.

Era la vigilia di Natale, Luce per far contenta Linda, che l’aveva pregata in tutti modi di restare a festeggiare il Natale con lei e la famiglia, si era presa una pausa dai viaggi nel tempo e nello spazio. Luce si era appena cambiata, un corto vestito bianco, che risaltava la sua elegante figura, si era messa una rosa rossa fra i capelli.

Luce stava ancora guardando la sua immagine riflessa, quando il piccolo vortice che la trasportava da un luogo al altro, la avvolse, quando il vortice si fermò Luce, si trovò in una stanza che non era la sua.

La signora del tempo (9) / Luce e la macchina del tempo

La signora del tempo (8) / Il cambiamento del signore del tempo

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Qui tutte le puntate.

Erano trascorsi quattro anni da quando l’ultimo signore del tempo aveva fatto visita al suo vecchio amico Ronald Braun. In lui riecheggiavano ancora le parole della nipote del suo amico, “Un giorno noi viaggeremo insieme, e il nostro viaggio sarà senza fine”, parole suggellate con un bacio ardente, ma la giovane non gli aveva dato una data, nulla cui aggrapparsi, e lui ci aveva creduto fino a quel momento.

La villa era vuota in un angolo, un giardiniere stava potando delle rose, e quando il signore del tempo domandò dove fossero tutti, egli rispose che il vecchio Ronald Braun era morto, e che tutti erano al suo funerale.

La signora del tempo (8) / Il cambiamento del signore del tempo

La signora del tempo (7) / Gli stessi nemici

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Qui tutte le puntate.

Luce aveva salutato il pianeta Pleseo con un sorriso, quando il piccolo vortice che aveva avvolto lei e Linda si fermò, si ritrovò in un laboratorio, dei militari stavano scappando e una voce gracchiante diceva:

«Sterminare».

Luce reagì immediatamente schiacciando il pulsante del medaglione più piccolo, prendendo in braccio Linda. La voce tornò a ripetere la sua minaccia, lanciando contro la ragazza e la bimba, un raggio rosso, ma nonostante che lo lanciava a ripetizione sembrava non colpirle.

La signora del tempo (7) / Gli stessi nemici