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Tutte le fiabe che parlano di "magia"

La più completa raccolta di fiabe, favole e racconti brevi che parlano di "magia", tra le migliaia inviate da tutti gli autori di "Ti racconto una fiaba".

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Il castello dei gatti

C’era una volta un Re che aveva tre figli.

Mentre il primogenito e il secondo non erano molto intelligenti, il terzo veniva definito uno sciocco.

Sentendosi vecchio e stanco, il Re decise di lasciare tutto il suo regni ai figli.

Appena saputa la notizia, i due fratelli maggiori iniziarono a litigare, perchè ognuno voleva essere l’unico erede.

Il fratello minore li osservava e si limitava a commentare “ Cosa mi importa di tutte quelle ricchezze? Io voglio solo due cose: un vecchio cavallo e un carro.

Il castello dei gatti

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Sindbad il marinaio: quinto viaggio // Audio fiaba

Eravi a Bagdad un povero facchino chiamato Sindbad. Un giorno mentre era occupato nei suoi tristi pensieri, vide uscire da un palazzo un servo che venne a prenderlo per un braccio, dicendogli:

— Seguitemi; il signor Sindbad, mio padrone, vuol parlarvi.

E lo condusse seco, introducendolo in una gran sala, ove erano molte persone intorno ad una tavola coperta d’ogni specie di vivande delicate. Vedevasi al posto d’onore un personaggio grave, ben fatto e venerabile per la sua lunga barba bianca, e dietro a lui erano in piedi molti ufficiali e famigliari intenti a servirlo.

Questo personaggio era Sindbad.

Tratto da “Le mille e una notte

Clicca su “Leggi tutto” per ascoltare l’audiofiaba.

Sindbad il marinaio: quinto viaggio // Audio fiaba

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Il principe serpente // Audio fiaba

“Il principe serpente” è un’antica fiaba persiana, dall’autore sconosciuto tramandata per via orale nei secoli.

[…]

C’erano una volta un re ed un visir che erano amici da lunga data.

Entrambe le loro mogli aspettavano un bambino e decisero che se fossero nati un bambino e una bambina li avrebbero poi fidanzati e fatti sposare, ma quando nacquero, la moglie del re ebbe un serpente, mentre la moglie del visir una bellissima bambina.

[…]

Clicca su “Leggi tutto” per ascoltare l’audio fiaba.

Il principe serpente // Audio fiaba

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L’albero di ciliegio

In un antico giardino popolato da fiori e piante risiede immobile e silente un bellissimo albero di ciliegio dal fusto molto alto.

L’inverno era alle porte , un vento umido e freddo soffiava tra le cime dell’albero oramai spoglio e vuoto e due timide foglioline dal manto giallo giacevano pendenti sull’estremità dei secchi rami.

La prima fogliolina disse “Siamo rimasti soli qui su questo albero, anche stanotte molte delle nostre sorelle se ne sono andate via” …

La seconda fogliolina rispose “ Non avere paura , si sa che prima o poi dobbiamo seguire il nostro destino” Ma prima distaccarmi dall’albero avrei un desiderio da esprimere” gemette la prima fogliolina“Voglio che tutte le mie sorelle ritornano a darmi l’ultimo saluto”

L’albero di ciliegio

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Sindbad il marinaio: quarto viaggio // Audio fiaba

Eravi a Bagdad un povero facchino chiamato Sindbad. Un giorno mentre era occupato nei suoi tristi pensieri, vide uscire da un palazzo un servo che venne a prenderlo per un braccio, dicendogli:

— Seguitemi; il signor Sindbad, mio padrone, vuol parlarvi.

E lo condusse seco, introducendolo in una gran sala, ove erano molte persone intorno ad una tavola coperta d’ogni specie di vivande delicate. Vedevasi al posto d’onore un personaggio grave, ben fatto e venerabile per la sua lunga barba bianca, e dietro a lui erano in piedi molti ufficiali e famigliari intenti a servirlo.

Questo personaggio era Sindbad.

Tratto da “Le mille e una notte

Clicca su “Leggi tutto” per ascoltare l’audiofiaba.

Sindbad il marinaio: quarto viaggio // Audio fiaba

tullipan

Tullipan

C’era una volta, quando non si sa, una principessa che si chiamava Tullipan, che nome strano direte voi, ma tanto strano non è, perché il suo papà, Re Gaudio, gli diede quel nome quando la vide per la prima volta nella culla.

Re Gaudio era un re buono che amava viaggiare e conoscere il mondo (ma questa è un’altra storia) e nel corso dei suoi viaggi vide tante cose belle, ma bella come quella bambina nella culla non aveva mai visto nulla.

Era così felice che quando dovette scegliere il nome per sua figlia cercò nella sua memoria il posto più bello che avesse mai visto e si ricordò di un bellissimo campo di tulipani in Olanda, illuminato dalla luce dell’alba e bagnato dalla rugiada, quell’immagine magnifica gli ricordò la bellezza di sua figlia e da quel giorno la principessa fu Tullipan.

Tullipan

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Sindbad il marinaio: terzo viaggio // Audio fiaba

Eravi a Bagdad un povero facchino chiamato Sindbad. Un giorno mentre era occupato nei suoi tristi pensieri, vide uscire da un palazzo un servo che venne a prenderlo per un braccio, dicendogli:

— Seguitemi; il signor Sindbad, mio padrone, vuol parlarvi.

E lo condusse seco, introducendolo in una gran sala, ove erano molte persone intorno ad una tavola coperta d’ogni specie di vivande delicate. Vedevasi al posto d’onore un personaggio grave, ben fatto e venerabile per la sua lunga barba bianca, e dietro a lui erano in piedi molti ufficiali e famigliari intenti a servirlo.

Questo personaggio era Sindbad.

Tratto da “Le mille e una notte

Clicca su “Leggi tutto” per ascoltare l’audiofiaba.

Sindbad il marinaio: terzo viaggio // Audio fiaba

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Un angolino magico

C’era una volta in un paese lontano… Quante belle favole iniziano così? Tutte storie che raccontano di maghi e di castelli, di principesse e di incantesimi. Ma esiste un angolino magico anche in un paese vicino. Lo sapevate? Questo angolino si trova nella casa di ogni bambino e di ogni bambina. C’è anche in casa vostra, e si chiama cucina.

Vi ricordate della fata Smemorina, nella fiaba di Cenerentola? A lei bastava un “Bibidi, bobidi, bu” per trasformare la zucca in una carrozza. E il mago Merlino, la fata Morgana o la strega di Biancaneve? Quanti filtri magici preparati con brutte cosacce come saliva di rospo o lingue di serpente…  Insomma, quante magie!

Un angolino magico

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I ragni nascosti

La terra era completamente bruciata dal sole, gli alberi erano secchi, i campi riarsi e il fiume quasi asciutto.

Ben presto la carestia dilagò in tutto il paese.

Papà Ragno doveva nutrire sei figli e una moglie: guardando le loro pance vuote si rassegnò ad andare a mendicare un po’ di cibo di villaggio in villaggio.

Piangendo disperato sulle sue sventure, tutte le sere riusciva a portare a casa qualcosa da mangiare; sette frittelle, sette patate dolci, o, ancor meglio sette chicci di riso.

I ragni nascosti

auguraoro

Auguraoro

C’era una volta, nel regno di Erin un Re che aveva tre figli.

Un giorno andò  fare una passeggiata sulla spiaggia con l Regina per guardare insieme il mare.

Dopo aver caminato un po’ videro una barca che si avvicinava alla spiaggia.

Sulla barca c’era una vecchio dai capelli bianchi che disse loro:

“Salite sulla mia barca che vi porto in mare”

Il re e la Regina salirono a bordo e dopo aver navigato per lungo tempo giunsero sull’isola della Solitudine dove sbarcarono.

Auguraoro

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La magia di Tarosh

Ci fu un’epoca meravigliosa, per alcuni, in cui la terra era popolata da creature mitiche: draghi, alberi parlanti e da personaggi straordinari: cavalieri valorosi, principesse, streghe e maghi.

Era un’epoca in cui ogni giorno sembrava nascere solo per scrivere una pagina di storia.

Purtroppo anche in quell’epoca favolosa c’era il male, sì, perché questo è vecchio quanto il mondo, e a causa sua c’erano guerre, sanguinose battaglie, complotti.

E, dunque, c’erano draghi buoni e draghi cattivi, cavalieri del bene e cavalieri oscuri, streghe malvagie e maghi votati al bene.

È proprio di maghi che vogliamo parlare anzi, di un mago in particolare: Tarosh.

Beh, a dire il vero, all’inizio della nostra storia Tarosh era solo un apprendista mago, data la sua giovane età.

Da bambino il piccolo Tarosh era sempre stato affascinato dalle storiche gli raccontava il padre la sera, prima che si addormentasse; storie di cavalieri eroi, di principesse salvate, dell’eterna lotta fra il bene e il male.

La magia di Tarosh

pensiero

Il mondo magico

Io conosco un mondo, un mondo che ho sempre sognato

un mondo dolce e salato,

dove regna la fantasia

e che non ti fa andar via.

Vieni anche tu e vivilo con me per sempre,

ma anche se andrai via ti resterà in mente,

e sai il perchè?

Non posso dirtelo devi scoprirlo da te.

Beh, ma ora non stare lì a pensare,

Il mondo magico