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Tutte le fiabe che parlano di "magia"

La più completa raccolta di fiabe, favole e racconti brevi che parlano di "magia", tra le migliaia inviate da tutti gli autori di "Ti racconto una fiaba".

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Occhio in fronte

Fiaba tratta dall’omonima fiaba della tradizione popolare abruzzese raccolta da Italo Calvino, riduzione e disegni realizzati da Andrea R.

Due frati, che cercavano l’elemosina, riescono a trovare dove dormire la notte in una caverna.

Rimasero bloccati nella grotta quando Fratone venne preso da un gigantesco ciclope che se lo mangiò allo spiedo, perché le pecore doveva risparmiarle per l’anno a venire.

Fratino, per cercare di salvarsi, infilzò l’occhio di Occhio-in-fronte con lo stecchino gigante dello spiedo, che era ancora in fiamme.

Poi si nascose sotto le pelli del montone che aveva scorticato così il gigante avrebbe lasciato uscire anche lui con le pecore.

Occhio in fronte

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I folletti della notte

Occorre dire, anzitutto, che a casa di Marcello, anche se lui non lo sapeva, né l’avrebbe mai saputo, si erano installati i folletti della notte in carne e ossa.

Tutto cominciò per il fatto che Marcello amava tutto quello che è un po’ kitch, così quando vide in vendita, su una bancarella del mercato, gestita da uno strano vecchietto, la serie dei folletti in resina, se ne innamorò subito. C’era, è vero, anche una serie di fatine dei fiori ma, per i gusti dell’uomo, queste erano troppo sdolcinate; a lui piacevano le cose un po’ più estreme, talvolta anche truci.

I folletti della notte

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Celestino Mingherlino e il mago Barbabè

L’incontro di Celestino Mingherlino col mago Barbabè fu simpatico e curioso.

Celestino era malaticcio, si era beccato da poco uno di quei fastidiosi virus parainfluenzali, cioè che non sono ancora influenza vera e propria, ma poco ci manca.

Il povero Celestino, che per tutta la sua lunga vita non si era mai buscato più di un raffreddore, si sentiva proprio giù.

Sembrava che il suo proverbiale ottimismo l’avesse abbandonato.

Era a letto con un febbrone da cavallo, il naso tappato e gocciolante, gli occhi cisposi e lacrimanti, e un tossone da far invidia al tuono.

La gente del paese lo aiutava sollecita, poiché Celestino era benvoluto da tutti.

Celestino Mingherlino e il mago Barbabè

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Fata e Fattucchiera

La Fata Acquamarina era da tempo oggetto dell’invidia della Fata del Topazio: quest’ultima non poteva sopportare di essere arrivata seconda alla finale del famoso e importantissimo concorso “Miglior Fata dell’Anno”: l’annuale iniziativa aveva luogo a Boscocipresso, e premiava la Fata che più si era distinta per buone azioni e Magia Bianca, dunque la più meritevole.

La Fata del Topazio aveva sempre vinto, fin dalla prima edizione della gara, ormai erano passati più di cinquecento anni. Topazio era diventata famosa, era conosciuta in tutti i Boschi Incantati, avevano versato fiumi di inchiostro, a proposito delle sue vittorie, sul più importante giornale locale, La Penna del Gufo e, al suo castello, Topazio custodiva tutte le coppe in una stanza nella torre più alta, in cima alla scala a chiocciola.

Fata e Fattucchiera

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La leggendaria storia di Bluette e il Cavaliere dei sogni

Tantissimo tempo fa in un piccolo paesino di montagna del nord Europa viveva con la mamma e con il nonno una meravigliosa fanciulla dai lunghi capelli castani e dagli occhi color verde scuro di nome Bluette che abitava lungo ai margini di una fitta foresta in una misera casetta di legno dal tetto giallo davanti alla quale stava immobile una gigantesca pietra di roccia.

Bluette era una fanciulla sognatrice,operosa e amabile con tutti molto apprezzata in paese per la sua grande bontà ed altruismo.

Aiutava spesso la madre una donna molto esigente nelle faccende di casa e accudiva con dedizione e costanza il nonno oramai vecchio e ammalato da anni.

La leggendaria storia di Bluette e il Cavaliere dei sogni

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Capelli blu

Quando venne alla luce, i genitori rimasero qualche minuto a guardarlo in silenzio.

Il loro sguardo si era fissato sui folti capelli. Su un particolare preciso, il colore. Il bambino aveva i capelli blu.

Ai loro occhi si trattava di una cosa inconcepibile perché tutti avevano capelli neri. Da sempre il nero era l’unico colore di capelli che avessero mai visto. Di qualsiasi tipo: ricci, ondulati, lisci, leggermente mossi, corti o lunghi ma rigorosamente neri.

Uomini, donne, giovani e vecchi. Nessuno faceva eccezione.

I due genitori si guardarono perplessi. La prima idea fu quella di mettergli un cappellino in testa, di quelli che si mettono ai neonati. Non avrebbe creato alcun sospetto. Sapevano che a breve sarebbero venuti amici e parenti per congratularsi con loro e per vedere il bambino.

Capelli blu

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La piccola fiammiferaia // Audio fiaba

[…] Faceva un freddo terribile, nevicava e calava la sera – l’ultima sera dell’anno, per l’appunto, la sera di San Silvestro.

In quel freddo, in quel buio, una povera bambinetta girava per le vie, a capo scoperto, a piedi nudi. Veramente, quand’era uscita di casa, aveva certe babbucce; ma a che le eran servite? Erano grandi grandi – prima erano appartenute a sua madre, – e così larghe e sgangherate, che la bimba le aveva perdute, traversando in fretta la via, per iscansare due carrozze, che s’incrociavano con tanta furia…

Una non s’era più trovata, e l’altra se l’era presa un monello, dicendo che ne avrebbe fatto una culla per il suo primo figliuolo. […]

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La piccola fiammiferaia // Audio fiaba

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Isabella e le sue avventure

Ciao bambini,volete che vi racconti una bellissima storia?

Beh comincia proprio come tutte le storie, C’ERA UNA VOLTA……

C’era una volta una bellissima bambina di nome Isabella che purtroppo era rimasta orfana.

Un giorno arriva una donna brutta e cattiva che dice di essere la nuova mamma di isabella, e Isabella è contentissima di avere una nuova mamma, ma non sapeva neancora che cosa le aspettava. Appena arrivate a casa la mamma di nome Morgana le fa vedere tutta la casa, poi la stanza dove Isabella dovrà dormire che era una stanza piccola e brutta dove quasi quasi non ci si respirava, e poi le presenta la sua figlia Isabrutta di nome e di fatto.

Un giorno però…

Isabella e le sue avventure

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Sindbad il marinaio: settimo viaggio // Audio fiaba

Eravi a Bagdad un povero facchino chiamato Sindbad. Un giorno mentre era occupato nei suoi tristi pensieri, vide uscire da un palazzo un servo che venne a prenderlo per un braccio, dicendogli:

— Seguitemi; il signor Sindbad, mio padrone, vuol parlarvi.

E lo condusse seco, introducendolo in una gran sala, ove erano molte persone intorno ad una tavola coperta d’ogni specie di vivande delicate. Vedevasi al posto d’onore un personaggio grave, ben fatto e venerabile per la sua lunga barba bianca, e dietro a lui erano in piedi molti ufficiali e famigliari intenti a servirlo.

Questo personaggio era Sindbad.

Tratto da “Le mille e una notte

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Sindbad il marinaio: settimo viaggio // Audio fiaba

sindbad-marinaio-primo-viaggio-audio

Sindbad il marinaio: sesto viaggio // Audio fiaba

Eravi a Bagdad un povero facchino chiamato Sindbad. Un giorno mentre era occupato nei suoi tristi pensieri, vide uscire da un palazzo un servo che venne a prenderlo per un braccio, dicendogli:

— Seguitemi; il signor Sindbad, mio padrone, vuol parlarvi.

E lo condusse seco, introducendolo in una gran sala, ove erano molte persone intorno ad una tavola coperta d’ogni specie di vivande delicate. Vedevasi al posto d’onore un personaggio grave, ben fatto e venerabile per la sua lunga barba bianca, e dietro a lui erano in piedi molti ufficiali e famigliari intenti a servirlo.

Questo personaggio era Sindbad.

Tratto da “Le mille e una notte

Clicca su “Leggi tutto” per ascoltare l’audiofiaba.

Sindbad il marinaio: sesto viaggio // Audio fiaba

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La fata e la strega

C’era una volta una fata che accontentava tutti i bambini buoni.                                                                                                                                                  

C’era una  strega invece che accontentava tutti i bambini cattivi.                                                                                                                                              

La fata portava sempre a tutti i bambini buoni un regalo, invece la strega portava a tutti i bambini cattivi un ragno.                                                        

I bambini buoni ogni giorno raccontavano una favola alla fata.                                                                                                                                                    

I bambini cattivi davano una ricetta alla strega.                

La fata e la strega

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L’elfo e la bambina (Un magico incontro)

– nonna – disse Frida – mi racconti una storia?-si piccola mia- disse la nonna ,andiamo nel mio soggiorno e mettiamoci a sedere sui divani vicino al caminetto ti voglio raccontare una bellissima storia che sa dell’incredibile….

Ascolta….

In un piccolo paese della Germania Est viveva con la zia,una splendida bambina di circa 10 anni aveva un nomignolo molto curioso , la gente del luogo la soprannominava “goccia di latte” perché la sua pelle era trasparente come una goccia , e bianca come il latte.

Era una bambina deliziosa ,esilarante e molto solare un tantino assai vivace però aveva un piccolo difetto era alquanto dispettosa ,gli piaceva scherzare con tutti e a volte la gente povera di spirito si arrabbiava terribilmente.

A quei tempi nel paese girava voce di un antica e misteriosa leggenda che aleggiava fin dai tempi più remoti.

L’elfo e la bambina (Un magico incontro)