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I ragni nascosti

Fiaba pubblicata da: patty

La terra era completamente bruciata dal sole, gli alberi erano secchi, i campi riarsi e il fiume quasi asciutto.

Ben presto la carestia dilagò in tutto il paese.

Papà Ragno doveva nutrire sei figli e una moglie: guardando le loro pance vuote si rassegnò ad andare a mendicare un po’ di cibo di villaggio in villaggio.

Piangendo disperato sulle sue sventure, tutte le sere riusciva a portare a casa qualcosa da mangiare; sette frittelle, sette patate dolci, o, ancor meglio sette chicci di riso.

Ogni volta posava il suo bottino sulla stuoia all’ingresso della capanna e ogni volta mamma Ragno sospirava:

“mio caro, ma noi siamo in otto, contando anche te. Me lo dici come facciamo a dividere in otto settepatate doci o sette chicchi di riso?”

Papà Ragno alzava le spalle e rispondeva con voce lamentosa:

“io non voglio niente per me, mi basta qualche boccone.

Ma quando si mettevano a tavola lui inghiottiva goloso metà di ogni porzione di cibo, ripetendo:”Figlioli, è solo un assaggio!

Che furfante , con una simile dieta, divenne ben presto grosso come una palla

Papà Ragno adesso, quando andava al villaggio chiedendo un po’ di cibo per la sua famiglia, tutti gli sbattevano laporta in faccia.

Pensavano:”questo ragnone grassottello non ha certo bisogno di mangiare!” E ben presto la famiglia ebbe di nuovo fame.

Papà Ragno decise di partire per cercarsi un lavoro.

Strada facendo incontrò una bella zucca. Una zucca? direte voi!! sai che roba!BIsogna però precisare che non era una zucca normale: infatti, non solo era panciuta, ma sapeva anche parlare.

“Buongiorno, Papà Ragno. Dove state andando così di fretta?”

Immaginatevi la sorpresa del ragno!”Ho sentito bene? Una zucca che parla ?”

La zucca scoppiò a ridere.”certo che parlo, tutte le zucche magiche parlano da queste parti.

“Zucca, fammi vedere la tua magia,” disse allora paapà ragno.

E la zucca fece apparire una tavola imbandita con i piatti più appetitosi. Era davvero una zucca magica! Papà Ragno divorò in un batter d’occhio quel favoloso pasto e portò la zucca a casa. Senza dubbio avrebbe risolto i suoi problemi!

Così la famiglia Ragno per giorni e giorni si ingozzò di cibo.

Quando uno dei sei figli domandava al papà da dove venisse tutto quel cibo, lui assumeva un’aria misteriosa e si rifiutava di dare spiegazzioni.Aveva nascosto la zucca in un folto cespuglio e ogni mattina andava a ripetere la magia.

Un giorno però, uno dei figli scoprì il suo segreto.

Allora attese il calare della notte, quando tutti si furono addormentati, prese la zucca e se la posò davanti alle zampe.

“Zucca, mostrami la tua magia!” le disse.

E la zucca fece apparire una tavola imbandita con i piatti più appetitosi.

Al momento di rimetterla a posto però,nella fretta, la fece cadere su una pietra e la ruppe.

Il mattino dopo quando Papà Ragno pronunciò la frace “Zucca, mostrami la tua magia!” non accadde nulla.

L’incantesimo si era spezzatoe la zucca era ritornata ad essere un frutto come tutti gli altri.

Papà Ragno provò a strapapzzarla, a sgridarla, a insultarla, ma niente da fare, la magia non c’era più. Allora chiese ai figli se ne sapevano qualcosa, e quando il figlio confessò l’incidente, ci rimase così male che non ebbe neppure la forza di punirli.

Fu cos’ che la fame tornò ad abitare nela casa della famiglia Ragno.

Papà Ragno, prese di nuovo la strada del villaggio per andare a mendicare un po’ di cibo e intanto pensava:”Forse troverò un’altra zucca”.

Ebbene, fu proprio così. Non credeva ai suoi occhi, ma eccola là, simile alla prima paffuta come un’anguria.anche questa lo salutò come aveva fatto con l’altra.

“Zucca, mostrami la tua magia” disse Papà Ragno.

Ma questa volta la zucca fece apparire non un bel pasto gustoso, ma una bella e robusta scopa che iniziò a colpire Papà Ragno così forte da farlo temere che sarebbe morto.

“che sortilegio spaventoso! Piagniucolò quando la scopa ebbe finito di picchiarlo sulla schiena.

Decise comunque di portre a casa la zucca magica e di dare una bella lezione ai suoi figli curiosi.

Nascose il frutto nel medesimo cespuglio.

Alla sera quando si fu addormentato, Mamma ragno e i sei figli corsero a cercare la zucca.

“Zucca, mostrami la tua magia!”

E la zucca la mostrò, eccome!! la scopa iniziò a colpire come non aveva mai fatto prima.

I Ragni corsero a rifugiarsi nei quattro angoli della capanna per proteggersi dalla scopa; chi si rifugiò in una crepa nel muro, chi in un buco, chi trovò una fessura in cui scivolare, chi andò sotto un mobile.

Da allora i ragni non lasciarono più i loro nascondigli, ed è là che stanno ancora oggi. Se andate a vedere li troverete specialmente negli angoli più bui, dove nessuno li può scovare e nessuna scopa può romper loro le piccole ossa!



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