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Tutte le fiabe che parlano di "povertà"

La più completa raccolta di fiabe, favole e racconti brevi che parlano di "povertà", tra le migliaia inviate da tutti gli autori di "Ti racconto una fiaba".

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Mani d’oro

Molti anni fa viveva nella steppa un allevatore di bestiame di nome Gajan.

Aveva una bellissima figlia, Miriam. La fama della sua bellezza si era sparsa anche in paesi lontani. Quando compi diciotto anni, il padre pensò di darle marito. Le chiese:

– Mia cara figlia, che uomo desideri sposare?

– Un uomo che sia al tempo stesso il più ricco e il più povero – rispose Miriam.

Gajan mandò in giro per tutta la regione i suoi servitori perché facessero conoscere ai giovani il desiderio di Miriam, e perché coloro cui la notizia interessava si facessero avanti.

Mani d’oro

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Il Natale della piccola fiammmiferaia

– Brrr! Che gelo! Tu guarda se mi tocca fare gli straordinari anche la sera della Vigilia! E tutto per colpa di quello sfaticato di Oliver Twist, che il diavolo se lo prenda! Accidenti a quel Dickens… Che freddo..- brontolò Calpurnia, la piccola fiammiferaia, dirigendosi nel piazzale del paese.

Era la gelida notte della vigilia di Natale, e la bambina aveva una borsa di juta stracolma di scatole di fiammiferi, ben consapevole che non sarebbe riuscita a venderne nemmeno uno. Quale pazzo furioso si sarebbe sognato di uscire di casa proprio Quella sera, con Quella neve e Quel gelo?

– Intanto la lavata di capo e le cinghiate del principale me le piglio io!- esclamava furibonda Calpurnia tra sé e sé. Era una bimbetta di sette anni attiva e molto sveglia per la sua età, le disgrazie della vita l’avevano fatta crescere troppo in fretta.

Quanto avrebbe voluto essere al calduccio sotto le coperte con una tazza di brodo (l’unico lusso che si poteva concedere, solo in alcune occasioni, però), o magari davanti a un bel fuoco scoppiettante, a cantare carole e recitare poesie come tutti i bambini della sua età.

Il Natale della piccola fiammmiferaia

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Il canto dei negri

Lungo le rive del fiume Mississippì si stendono vastissime pianure dove cresce il cotone, una piantina che quando fiorisce, regala ad ogni suo fiore un batuffolo di bambagia, candido, morbido, delicato.

Quando i campi di cotone sono in fioritura sembrano coperti di neve e non se ne vede la fine, tanto sono estesi.

Donne e uomini dalla pelle nera vanno tra quelle piantine sotto il sole ardente, dalla mattina alla sera. Staccano un batuffolo per volta e riempiono sacchi e sacchi, mentre la loro fronte si bagna di sudore.

Quanta fatica!

Il canto dei negri

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La ninfea rossa

Bambini entrate anche voi nella terra dei flower e scoprirete che……In un tempo molto lontano viveva in un arcaico castello fatiscente un vecchio re dalla barba color giallo oro dal nome Creso.

Diventato oramai povero fu abbandonato da tutti servi,sudditi e cavalieri.

Il re era sempre più triste e solitario.

Sua moglie la regina Siria era deceduta tanti anni fa, suo figlio il principe Serse si era trasferito da tempo in un’altro regno.

Il vecchio re possedeva un bellissimo parco verde recintato antistante il suo castello, dove all’interno risiedeva inerte una meravigliosa fontana rotonda di vetro blu sormontata da statue secolari di cristallo di rocca.

La ninfea rossa

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Il Natale di Martin

In una certa città viveva un ciabattino, di nome Martin Avdeic. Lavorava in una stanzetta in un seminterrato, con una finestra che guardava sulla strada. Da questa poteva vedere  soltanto i piedi delle persone che passavano, ma ne riconosceva molte dalle scarpe, che aveva riparato lui stesso. Aveva sempre molto da fare, perché lavorava bene, usava materiali di buona qualità e per di più non si faceva pagare troppo.

Anni prima, gli erano morti la moglie e i figli e Martin si era disperato al punto  di rimproverare Dio. Poi un giorno, un vecchio del suo villaggio natale, che era  diventato un pellegrino e aveva fama di santo, andò a trovarlo. E Martin gli aprì il suo cuore.

– Non ho più desiderio di vivere – gli confessò. – Non ho più speranza.

Il Natale di Martin

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Una semplice storia di Natale

Nella piccola cittadina di Higen, si conoscevano tutti e qui, le notizie correvano più veloci della luce.

Nonostante fosse dicembre, l’anziano signor Teobert amava stare seduto all’esterno dell’unico bar del paese e osservava l’andirivieni dei passanti. Faceva finta di niente, sbuffando con la sua enorme pipa ma nulla gli sfuggiva.

Così, quando il piccolo Jakob cadde nelle gelide acque del lago per aiutare il suo amatissimo cane, fu il primo a saperlo. La notizia si sparse a macchia d’olio.

Purtroppo, a causa delle basse temperature, si ammalò.

Una semplice storia di Natale

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La piccola fiammiferaia // Audio fiaba

[…] Faceva un freddo terribile, nevicava e calava la sera – l’ultima sera dell’anno, per l’appunto, la sera di San Silvestro.

In quel freddo, in quel buio, una povera bambinetta girava per le vie, a capo scoperto, a piedi nudi. Veramente, quand’era uscita di casa, aveva certe babbucce; ma a che le eran servite? Erano grandi grandi – prima erano appartenute a sua madre, – e così larghe e sgangherate, che la bimba le aveva perdute, traversando in fretta la via, per iscansare due carrozze, che s’incrociavano con tanta furia…

Una non s’era più trovata, e l’altra se l’era presa un monello, dicendo che ne avrebbe fatto una culla per il suo primo figliuolo. […]

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La piccola fiammiferaia // Audio fiaba

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L’omino di panspeziato

C’era una volta una vecchina che sapeva fare dolci meravigliosi.

Un giorno, mancava poco a Natale, preparò un bellissimo e dolcissimo omino di panspeziato.

Per occhi aveva due uvette marroncina, per naso una ciliegina candita, per bocca una mandorla.

Tutta soddisfatta mise l’omino di panspeziato in una teglia e lo infilò nel forno.

Ma subito dopo sentì bussare insistentemente alla porticina del forno e una vocina che gridava:

“Fammi uscire !! Fammi uscire!!”

L’omino di panspeziato

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Spera di sole // Audio fiaba

La storia di Spera di Sole, figlia di una povera fornaia e di un Reuccio tanto sgarbato che non sa riconoscere il vero valore della ragazza. Ma l’amore e l’incoraggiamento della madre uniti alla volontà di ferro della dolce Spera di Sole opereranno il miracolo e allora………

“Spera di Sole, Spera di Sole, sarai regina se Dio vuole….”

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Spera di sole // Audio fiaba

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L’ascia d’oro e l’ascia d’argento

Alla corte di un Re di un paese straniero girava una storia che tutti volevano udire una seconda volta, tutti già la conoscevano.

Un giorno un menestrello di corte passò le mura della città sistemandosi nella piazza principale dove cominciò il proprio racconto:

Un povero taglialegna lavorava duramente per mantenere la sua famiglia. Ogni giorno andava nella foresta a tagliare i rami di alberi immensi, che poi riduceva in pezzi da vendere al mercato.

Un giorno, mentre lavorava vicino al fiume, l’ascia gli scivolò dalle mani e cadde in acqua. Per quanto la cercasse, passando le mani nella corrente rapida e nelle acque tumultuose, non riuscì più a ritrovarla.

L’ascia d’oro e l’ascia d’argento

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Hansel e Gretel // audio fiaba

Hänsel e Gretel (in tedesco: Hänsel und Gretel) è una fiaba tedesca riportata dai fratelli Grimm. La fiaba presenta numerosi punti di contatto con Pollicino di Charles Perrault.

La trama di Hänsel e Gretel è in gran parte identica a quella di Pollicino di Perrault; l’episodio dei sassolini e delle briciole di pane, per esempio, è identico in entrambe le fiabe, sebbene in tal senso venga ricordata di più la fiaba di Perrault.

Di Hänsel e Gretel è soprattutto nota l’immagine della “casa di marzapane”, che costituisce l’opposto della casa povera e affamata dei bambini, e la materializzazione quasi “eccessiva” dei loro desideri, ma si rivela al contempo una trappola per trasformarli in cibo; vi si potrebbe leggere qualche analogia con il Paese dei Balocchi di Carlo Collodi.

Hansel e Gretel // audio fiaba