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Tutte le fiabe che parlano di "matrimonio"

La più completa raccolta di fiabe, favole e racconti brevi che parlano di "matrimonio", tra le migliaia inviate da tutti gli autori di "Ti racconto una fiaba".

il sogno di una sposa

Il sogno di una sposa

Le campane della basilica cattedrale suonavano a festa in quella splendida mattinata di sole, gli uccelli cinguettavano allegramente volando nel cielo limpido e azzurro, e le nuvolette bianche si muovevano lentamente spinte da un leggero… Il sogno di una sposa

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La principessa nella torre // Video fiaba

C’erano una volta un re e una regina che vivevano felici con la loro unica figlia.

Ma un brutto giorno la regina si ammalò e morì e dopo qualche tempo il re volle riprendere moglie. Sposò una dama nobile che aveva due figlie, senza sapere che questa in realtà era una strega.

Un giorno il re dovette partire per un viaggio e allora la matrigna prese la principessa ed i suoi servi fedeli e li chiuse in una torre.

Poi trasformò la principessa in un topolino, i suoi servitori in altri topi e la sua dama di compagnia in una cornacchia e andò via pensando di essersene sbarazzata per sempre. In un regno non molto lontano da lì viveva un re che aveva tre figli: ormai era anziano e desiderava che i suoi tre figli trovassero la moglie giusta.

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La principessa nella torre // Video fiaba

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La Candela di Sego

A Madame Bunkeflod, dal suo devoto H.C. Andersen.

Sfrigolava e sibilava la fiamma che ardeva sotto il crogiolo, la culla della candela di sego; ne uscì una candela perfetta, robusta, lucente ed elegante. Era fatta in modo da promettere un futuro luminoso e raggiante a chiunque la guardasse e tutti credettero a questa promessa.

La pecora – una pecorella molto carina – era la madre della candela e il crogiolo suo padre. Sua madre le diede un corpo lucido e bianco, un barlume di vita; ma da sua padre ebbe il desiderio ardente del fuoco passerà poi nel suo midollo e nelle sue ossa per farla risplendere.

Così nacque e fu creata; la migliore e più luminosa speranza d’esistenza. Incontrò molte, molte strane creature e alla ricerca di risposte sulla vita – e forse trovarono un posto dove soddisfare queste curiosità. Ma ebbe troppa fiducia nel mondo che si preoccupava solo di se stesso e per nulla della Candela di Sego.

La Candela di Sego

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Mani d’oro

Molti anni fa viveva nella steppa un allevatore di bestiame di nome Gajan.

Aveva una bellissima figlia, Miriam. La fama della sua bellezza si era sparsa anche in paesi lontani. Quando compi diciotto anni, il padre pensò di darle marito. Le chiese:

– Mia cara figlia, che uomo desideri sposare?

– Un uomo che sia al tempo stesso il più ricco e il più povero – rispose Miriam.

Gajan mandò in giro per tutta la regione i suoi servitori perché facessero conoscere ai giovani il desiderio di Miriam, e perché coloro cui la notizia interessava si facessero avanti.

Mani d’oro

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Chi ha mangiato la mela dorata?

Era da poco passata l’estate e iniziato l’autunno pieno di colori caldi.

Sulle foglie degli alberi del bosco chiamato “Il bosco della Grande Quercia” c’erano tutte le sfumature di giallo, marrone e arancione. Anche quelle già cadute erano ancora piene di colori e a ogni soffio di vento si sollevavano da terra, unendosi a quelle che cadevano, in un’allegra danza multicolore. Scendeva il crepuscolo sul bosco, il sole si tuffava lentamente dietro le montagne. Il crepuscolo, come una coperta di seta arancione, trasparente, senza far rumore scendeva come una carezza.

Quel pomeriggio inoltrato una strana agitazione percorreva il bosco. Qualcosa succedeva o stava per succedere, in ogni caso quella non era una qualsiasi sera autunnale.

Il gufo Bruno aveva già preso la sua solita posizione su uno dei rami della Grande Quercia e si stava strofinando gli occhi. Quella sera ci sarebbero stati così tanti eventi importanti!

Chi ha mangiato la mela dorata?

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I dodici mesi

C’era una volta un vedovo con una figlia, di nome Marouckla, che si era risposato e, dalla seconda moglie, aveva avuto un’altra figlia, Helen. Presto egli morì e la vedova mostrò di odiare Marouckla, che era più graziosa di sua figlia.

Marouckla non capiva questo odio, non comprendeva perché la matrigna fosse sempre arrabbiata con lei, ma sopportava in silenzio i lavori più pesanti che le venivano ordinati: pulire le stanze, cucinare, lavare, cucire, filare, tessere, portare il fieno, mungere la mucca…

Helen, invece, non faceva niente, era sempre ben vestita e passava da un divertimento all’altro.

I dodici mesi

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Topolino // Audio fiaba

C’era una volta un Re, che non viveva più tranquillo, dal giorno in cui una vecchia indovina gli aveva detto:

– Maestà, ascoltate bene:
Topolino non vuol ricotta;
vuol sposare la Reginotta;
E se il Re non gliela dà,
Topolino lo ammazzerà.

Il Re consultò subito i suoi ministri; ed uno di loro disse:

– Maestà, è mai possibile che un topolino voglia sposare la Reginotta? Io credo che quella donna si sia beffata di voi.

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Topolino // Audio fiaba

isabella-avventure

Isabella e le sue avventure

Ciao bambini,volete che vi racconti una bellissima storia?

Beh comincia proprio come tutte le storie, C’ERA UNA VOLTA……

C’era una volta una bellissima bambina di nome Isabella che purtroppo era rimasta orfana.

Un giorno arriva una donna brutta e cattiva che dice di essere la nuova mamma di isabella, e Isabella è contentissima di avere una nuova mamma, ma non sapeva neancora che cosa le aspettava. Appena arrivate a casa la mamma di nome Morgana le fa vedere tutta la casa, poi la stanza dove Isabella dovrà dormire che era una stanza piccola e brutta dove quasi quasi non ci si respirava, e poi le presenta la sua figlia Isabrutta di nome e di fatto.

Un giorno però…

Isabella e le sue avventure

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La storia senza fine

C’era una volta un RE che aveva un figlia bellissima: una principessa.

Molti principi la chiesero in sposa, ma il Re disse che avrebbe dato in sposa la principessa a chi avesse saputo raccontargli una storia senza fine.

Vennero molti principi, provarono a raccontare una storia, ma la storia finiva sempre e così nessuno riusciva ad avere in sposa la principessa.

Un giorno arrivò alla corte del Re un Cavaliere che voleva assolutamente sposare la principessa: Il Re acconsentì e il cavaliere cominciò questa storia: “C’era una volta un uomo che costruì un granaio grandissimo e alto quasi fino al cielo. Lasciò in cima soltanto un piccolo buchino da cui poteva passare un formica e non di più di una per volta, poi lo riempì di grano da cima a fondo.

La storia senza fine

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La rupe della Zita

Tratto da: “Fiabe Abruzzesi” di Domenico Ciampoli, trovi le altre fiabe della stessa raccolta qui.

Camminavamo a rilento; io su di un povero cavallo da nolo e il mio vetturino a piedi. Un sentieruzzo scosceso, pieno di ciottoli ci menava al guado del Sinello, le cui acque s’udivano scorrere fra i macigni pel cupo mormorio che brontolava da lontano.

Si faceva sera. Il sole indorava le case di un paesello – Gissi – posto al culmine dell’erta collina al di là del fiume, e ne facevi luccicare i’ vetri, i quali splendevano per un poco di luce viva e scintillante, e poi sparivano a mano a mano che il cavallo avanzava. Sulle alte siepi, che fiancheggiano tuttora la viuzza, s’udiva spesso un battere d’ali delle passere che andavano appollaiandosi, un pigolio di capinere, e più giù, là tra i pioppi della riva, il lamento di un rosignuolo, accompagnato dal monotono gracidar delle rane, venute su da qualche pantano che nel letto del fiume resisteva ancora ai caldi estivi.

La rupe della Zita