La bambola capricciosa
Margherita volle raccontare una fiaba alla sua bambola , che era diligentemente seduta sul letto , prese il libro lo aprì e iniziò…” C’era una volta …” La bambola si scosse e chiese ” Perché… La bambola capricciosa
La più completa raccolta di fiabe, favole e racconti brevi che parlano di "favole", tra le migliaia inviate da tutti gli autori di "Ti racconto una fiaba".
Margherita volle raccontare una fiaba alla sua bambola , che era diligentemente seduta sul letto , prese il libro lo aprì e iniziò…” C’era una volta …” La bambola si scosse e chiese ” Perché… La bambola capricciosa
La nostra storia inizia con Tina una simpatica e romantica lucertola che ama passeggiare lungo la riva del mare. Tina è triste e sola perché i suoi cari sono lontani, ma un bel giorno incontra… A special trip – Un’avventura speciale
Nel lontano 1235 a Monteleone di Calabria, città e roccaforte militare, immersa nella verde collina del territorio calabrese, si ergeva un grande castello che si distingueva da tutte le altre simpatiche casette e casettine. Nonostante… Stupendella
Tratto dall’omonima fiaba di Esopo. C’era una volta una rana presuntuosa che non perdeva occasione per far vedere alle sue compagne quanto fosse diversa e migliore di loro. Se saltavano, lei cercava sempre di saltare… Il bue e la rana // Audio fiaba
C’era una volta un ranocchio, che non voleva essere un ranocchio, voleva essere un delfino.
Al ranocchio piacevano i grandi luoghi, non sopportava le pozze di acqua stagnanti, dove lui viveva.
Se ne stava sul bordo di uno stagno, su una grande foglia di ninfea a fare gra, gra, gra.
Gracidava e più gracidava, più gli altri ranocchi gli dicevano che solo nelle favole, il ranocchio si trasformava in un principe o in un delfino.
Il ranocchio aveva un bel da fare a spiegare che tutti sono delfini o principi, che era solo una questione mentale, l’esserlo o meno.
Rita la formica
lavora senza sosta,
accumula provviste,
ma lavorare costa!
-È tanta la fatica-,
sostiene la cicala.
Sicuro, una così
di zelo non s’ammala.
-Vedremo quest’inverno-,
Ti racconto una fiaba, per la via
una fiaba dal sapor cioccolato e panna
che ti ricorderà la mamma.
Un fiaba che parli d’amore,
e ricordi, la mamma che ti stringe al cuore.
Ti racconto una fiaba, una fiaba,
con una melodia, pronta per la nanna.
L’applicazione ufficiale Android di “Ti racconto una fiaba” selezionata per LunAppArk, il parco divertimenti virtuale sviluppato da Samsung per tutti i Galaxy Tab.
Abbiamo accolto con grande piacere l’invito accettando di entrare a far parte di un gruppo di con applicazioni selezionate da Samsung per divertire i piccoli utilizzatori di tablet e smartphone.
Tutte le nostre fiabe sono ora disponibili anche attraverso l’applicazione presente su tutti i Galaxy Tab, a conferma della qualità dei contenuti e con l’obiettivo di dare sempre maggiore visibilità a piccoli e grandi giocolieri della fantasia che scelgono ogni giorno di inviare la propria fiaba tramite la sezione “Racconta tu …“.
Un giorno in piena estate con il caldo che era veramente insopportabile, giravano tutte tranquille due piccole zanzare, ancora molto giovani; alla loro prima esperienza solitaria come succhia sangue. I genitori le avevano lasciate andare perché imparassero a procurarsi il cibo da sole.
Le due approfittarono di una finestra lasciata aperta ed entrarono in una stanza dove stava dormendo un uomo piuttosto grosso, che russava fortemente, e incominciarono a pungerlo per berne il suo sangue.
«Che buono» disse la prima.
C’era una volta un serpente che credeva di essere la serpe più vorace della foresta, e per dimostrarlo divorava tutto quello che gli capitava vicino, dai piccoli uccelli, ai grandi mammiferi, addirittura si vantava di aver ingoiato un bufalo intero, fin quando girò la voce di un altro che era riuscito a ingerire un elefante adulto.
«Non ci posso credere, ma quanto era grande» chiese con vivo stupore il serpente a un suo amico.
«Dicono che fosse grande quanto quattro bufali, e che per ingoiarlo tutto avesse impiegato un mese» gli rispose l’amico.
«Sì ma le zanne? Io ho mangiato il bufalo con tutte le corna, ti ricordi vero?».
Spesso popolate da animali parlanti, le favole di La Fontaine sono ricche di riferimenti critici e ironici alla società del XVII secolo e sono caratterizzate da uno stile allo stesso tempo raffinato e semplice, che ha profondamente rinnovato il genere letterario della favola.
La favola è narrata dall’attore Marco Messeri ed è disponibile per gentile concessione di Emons Audiolibri.
Abbiano i Greci antichi lode d’aver scoperto
pei primi dell’Apologo l’arte e il parlar coverto,
ma sia concesso ad altri, dopo di lor venuti,
di spigolar nei campi, che quelli hanno mietuti.
Di fantasia nel regno c’è qualche terra oscura,
ove i moderni possono correre l’avventura.
Su questo bel proposito un fatterello io so,
che al celebre Racanio Malerba un dì contò.
Clicca su “Leggi tutto” per ascoltare l’audio fiaba.
Il mugnaio, suo figlio e l’asino // Audio fiaba letta da Marco Messeri
Mi presento, sono Alessio Sgrò e ho scritto un gran numero di racconti con il sogno di ritrasmettere le stesse emozioni che provai da bambino quando rileggevo infinite volte le classiche fiabe, tento di far volare nel… L’autore presenta “Fiabe e Favole mai raccontate”