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Tutte le fiabe che parlano di "favole"

La più completa raccolta di fiabe, favole e racconti brevi che parlano di "favole", tra le migliaia inviate da tutti gli autori di "Ti racconto una fiaba".

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Il bacio degli innamorati Fenicella e Cristallo

Questa è la storia dell’amore tra Fenicella, erede al trono del regno del fuoco, e Cristallo, figlio unico dei ghiacci. Fenicella non era altro che fuoco vivo, raffigurato in forme femminili, di una tale intensità che ogni cosa bruciava in un istante al suo cospetto. Venne alla luce dopo una tremenda eruzione vulcanica, nelle cui profondità ebbe la sua gestazione. Di contro Cristallo, dall’apparenza di un uomo completamente bianco quasi trasparente, congelava in un baleno tutto ciò che toccasse, viveva perpetuamente sulle cime delle montagne più alte ove nacque, con la desolazione come sua unica compagna.

Il primo incontro dei due avvenne per caso, dopo un incendio di un bosco posto a confine con i ghiacci perenni, e in entrambi scattò subito un’allucinante voglia di rivedere quella strana figura così tanto diversa.

In quell’occasione solo gli sguardi poterono incrociarsi per pochi ma lunghissimi istanti, ma furono sufficienti a che Fenicella rimase immobile come gelata dalla vista di Cristallo, e quest’ultimo sentire un improvviso ardore nel proprio corpo.

Il bacio degli innamorati Fenicella e Cristallo

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La favola di un burattino

C’era una volta un vecchio burattinaio che aveva bisogno di burattini nuovi. Ora­mai i bimbi erano stanchi dei soliti personaggi. I suoi personaggi li costrui­va lui stesso: la mano non tremava nello scolpire il legno: né nel cucire i vestiti, né nell’annodare le sottili cordicelle. Così si recò nel bosco e, scelto il pezzo di legno che l’esperienza gli consigliava, se lo portò a casa. Non sapeva, però, che il bosco era incantato e che gli alberi racchiudevano anime dormienti in attesa che qualche evento le ridestasse. Gli era venuto proprio bene quel burattino; forse lo voleva diverso, ma le mani sembravano non ubbidirgli nello scolpire. A risultato ottenuto, però, non ne era scontento: aveva un aspetto ed uno sguardo dolci: ne avrebbe fatto un personaggio per parti da eroe, o comunque da difensore del Bene contro il Male.

La mente gli si schiarì piano piano. non sapeva perché si trovasse lì né chi fosse. Sentiva di essere vivo, di esserlo sempre stato, ma ora provava nuove sensazioni: il calore del sole, il fresco della brezza serale, l’inebriante silenzio delle notti del bosco e il dolce risveglio al canto degli uccelli e del ru­scello. Si guardò le mani, le giunture spigolose, i piedi, ed ogni cosa di sé che riusciva a vedere. Non cercava di capire chi fosse diventato e per quale motivo si trovasse in quelle spoglie: accetta­va la cosa e basta, perché sapeva che così era scritto che doveva es­sere e così era stato.

La favola di un burattino

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Fiabe su Android, anche in inglese

Il lancio della versione anglofona “I tell you a story” ha permesso la pubblicazione dell’applicazione Android in inglese, disponibile gratuitamente su Google Play per offrire a piccoli e grandi lettori fiabe e videobook in lingua!

Potrebbe essere un utile strumento educativi, per abituare i bambini all’ascolto in inglese, con contenuti originali!

L’applicazione italiana sta per raggiungere i 50.000 download, un traguardo davvero interessante che permette all’applicazione di rimanere stabilmente nella top 10 della sezione “Istruzione”.

Entrambe le applicazioni rispettano i principi di condivisione di “Ti racconto una fiaba”, dando massima visibilità alle opere degli autori e regalando ai lettori una nuova opportunità per vedere tutti i contenuti del portale anche in mobilità. Tutto ciò dando la giusta attenzione alla valutazione dei contenuti!

Riporto alcuni commenti (qui li trovate tutti) come giusto tributo agli autori che decidono di condividere la propria fantasia:

Fiabe su Android, anche in inglese

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Galileo, il topino di biblioteca

In un angolino remoto e lontano, situato nella fantasia di un illustratore dilettante, viveva, in mezzo a tanti libri di favole e di fiabe, un topino di nome Galileo.

Galileo, fin da piccino, aveva contratto la passione per la lettura. Era follemente innamorato di tutte quelle storie dove si parla di principi, fate e folletti. Quando era preso da una storia appassionante, si dimenticava persino di mangiare, e con le unghiette delle sue minute zampine sfogliava, una dopo l’altra, tutte le pagine fino a che non arrivava a leggere l’ultima parola.

Galileo, il topino di biblioteca

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Ti racconto una fiaba su Android

25.000 download raggiunti per l’applicazione ufficiale GRATUITA presente nel market Android, con tutte le fiabe e le favole di “Ti racconto una fiaba”. 

Grazie alle segnalazioni fatte dagli utenti a [email protected] abbiamo introdotto alcune nuove funzionalità:
– aggiornamento fiabe anche tramite rete 3G/UMT/GPRS;
– visualizzazione “sogni d’oro” per rendere più soft l’illuminazione mentre raccontate la fiaba della buona notte ai più piccoli;
– possibilità di condividere il link alla fiaba direttamente dal vostro dispositivo mobile (mail, Facebook, Twitter);
– accesso a TUTTI i contenuti (testo, audio, video) del portale.

Anche questa operazione è pensata per dare la maggiore visibilità possibile ai testi degli autori che decidono di condividere con noi la loro opera fantastica.

Ti racconto una fiaba su Android

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Il mugnaio, suo figlio e l’asino

Abbiano i Greci antichi lode d’aver scoperto
pei primi dell’Apologo l’arte e il parlar coverto,
ma sia concesso ad altri, dopo di lor venuti,
di spigolar nei campi, che quelli hanno mietuti.
Di fantasia nel regno c’è qualche terra oscura,
ove i moderni possono correre l’avventura.
Su questo bel proposito un fatterello io so,
che al celebre Racanio Malerba un dì contò.

Questi del vecchio Orazio eredi abili e destri,
discepoli d’Apolline, a noi di stil maestri,
trovandosi una volta, soli, non so in qual parte,
in intimo colloquio di cuor, di mente e d’arte,
Racanio a dire uscì: – Malerba, o voi che tanto
viveste, e che del mondo sapete il tanto e il quanto,
avendo della vita disceso ogni gradino,
solvetemi un gran nodo intorno al mio destino.

Il mugnaio, suo figlio e l’asino