Gli occhi degli alberi

Fiaba pubblicata da: Nonno Frank

Luca saliva il sentiero del bosco inoltrandosi tra felci e arbusti dove gli alberi erano più alti.

Ad un tratto gli si presentò davanti un grande acero con gli occhi. Con gli occhi? Sì due sassetti ovali e piatti sui quali magistralmente erano stati dipinti bellissimi occhi dall’iride tra il giallo e il marrone , incollati poi alla corteccia dell’albero.

Il ragazzo dopo un primo attimo di stupore si sedette davanti al grande albero che pareva proprio guardasse.

“Ti piace ?” Una voce roca lo fece sobbalzare , dietro di lui un omino dai pochi peli bianchi sul mento e un cappellaccio sgualcito lo guardava con aria interrogativa e dolce.

“Vivo qui nei boschi e mi chiamano – il vecchietto degli occhi – perché appunto dono gli occhi agli alberi . Queste piante così grandi e belle hanno diritto di averli per essere i validi guardiani del bosco.  Vieni te ne faccio vedere altri “.

Luca si alzò e lo seguì , poco distante un bellissimo ed altissimo abete aveva splendidi occhi azzurro cielo , qualche  passo più avanti una quercia aveva interrogativi occhi neri. Intorno  altri alberi avevano i loro occhi disegnati e sembrava di essere all’interno di una fiaba dove ad ogni istante poteva arrivare una fata o uno gnomo.

L’omino raccolse in un vicino torrentello un sasso piatto e liscio poco più grosso di una noce , si sedette su di una grande pietra e chiese al ragazzo di accomodarsi vicino a lui .

Estrasse da una tasca alcuni pastelli colorati e cominciò col nero a tracciare l’ovale di un occhio , questa volta l’iride era verde scura e risaltava benissimo sul bianco.

“Ora sono esperto , ma anche tu con buona volontà provando a copiare gli occhi da qualche quadro diventerai più bravo di me .  Domani cercherò un altro sasso simile per fare la coppia , poi dopo aver terminato anche il secondo occhio , li proteggerò con vernice trasparente e quando saranno asciutti  li incollerò ad un albero con colla da legno. Anzi scegli tu l’albero ! ” Luca vide un bel frassino dalla corteccia liscia e grigia “Ecco quegli occhi verdi così dolci mi piacerebbero per quell’albero”.

“Bene ti esaudirò , ora torna a casa e fai quello che faccio io …sarai – il ragazzo degli occhi per gli alberi – darai ai parchi e ai giardini la gioia delle fiabe e la fantasia dei fanciulli”

Gli mise tra le mani i pastelli e salutando con un cenno del capo se ne andò.

Luca confuso e felice si incamminò verso casa con la consapevolezza che sarebbe diventato un inventore di fiabe.



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