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Tutte le fiabe che parlano di "neve"

La più completa raccolta di fiabe, favole e racconti brevi che parlano di "neve", tra le migliaia inviate da tutti gli autori di "Ti racconto una fiaba".

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Festa sul ghiaccio

Era pieno inverno, il sole era appena sceso e faceva molto freddo.

Un vento gelido soffiava nel piccolo paese e prometteva neve.

Quando il Signor Baffettinis, un gattone dai lunghissimi baffi, giunse a casa i primi fiocchi cominciavano a cadere.

“Ciao caro, ho preparato una profumata zuppa di croccantini per scaldarci” disse la Signora Baffettinis.

Far sedere al tavolo i loro due micetti, Tom e Sam, fu un’impresa difficile perché correvano da una finestra all’altra per ammirare la neve: non l’avevano mai vista!

Festa sul ghiaccio

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Storia del gatto Oscar

Nella casa di nonna Gina viveva un gatto tutto grigio.

Era un gatto , molto bello e nonna Gina  lo coccolava e gli preparava sempre buoni pranzetti, latte a colazione e pezzetti di carne a mezzogiorno.

Questo gatto fortunato si chiamava Oscar e amava scorrazzare nel giardino della casa di nonna Gina.

Una mattina, però, quando mise il naso fuori dalla porta si fermò perplesso.

 “dove è finito il prato e cosa è questa cosa bianca?”

Oscar non aveva mai visto la neve e quella notte ne era caduta tanta da ricoprire ogni cosa.

Nonna Gina lo sollecitò a uscire  e  se pur riluttante Oscar si avventurò all’esterno e lentamente mosse i suoi passi sulla morbida coltre bianca.

Storia del gatto Oscar

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Fiocco di Neve

C’era una volta, e forse c’è ancora, un fiocco di neve in una storia.

Il fiocco di neve, poverino, si era sperduto col suo slittino. Girava nel freddo e cercava confuso una montagna su cui mettere il muso. Ma tra le pagine del libro spremuto la storia narrava di un povero lupo. Il lupo guardò il povero fiocco gli disse “spostati non è il tuo posto. Questa è la storia, già narrata, di una bambina incappucciata”.

Disse il fiocco, “ti prego lupo, sono triste e un po’ sperduto. Sto inseguendo la magia del natale ma sono mesi che continuo a cercare“.

Disse il lupo, “oh povero fiocco non capisco se il tuo è un vero complotto. Anche qui dentro tu puoi trovare regali e cibo da mangiare, nastri colorati a rendere buoni i piccoli e grandi inutili doni“.

Fiocco di Neve

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Babbo Natale alle prese con una prova d’amicizia

Mancavano due settimane al Natale. Tutti i bambini, ormai, avevano spedito le loro letterine a Babbo Natale, indirizzandole al paese di Lapponia, al Polo Nord. Qualcuno l’aveva imbucata personalmente, qualcuno l’aveva consegnata ai genitori o alla maestra, qualcuno l’aveva scritta con il computer e spedita via e-mail, però la cosa certa era che l’avevano scritta e che se non erano già giunte a destinazione,

Sicuramente stavano per arrivare.

Il piccolo Tommaso di 8 anni, quest’anno era molto perplesso e indeciso se scriverla o no. Alla fine, spinto dallo sconforto ma anche dalla curiosità, decise comunque, all’ultimo momento di scriverla, ma con richieste veramente particolari per un bambino della sua età.

Babbo Natale alle prese con una prova d’amicizia

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La neve in cortile

Il cortile per Caterina è una seconda casa, lì trova i suoi animali, i suoi giochi anche per la neve.

Durante le nevicate la bimba esce per portare i cibo ai suoi ospiti. Con il freddo lei ritrova il merlo, la ballerina bianca e altri piccoli amici.

Non la spaventano i fiocchi di neve vuole salvare gli ospiti invernali. Sono infreddoliti ormai poiché la neve non si ferma; si posa rende le loro abitudini difficili.

La neve in cortile

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Nevina e Fiordaprile // Audio fiaba

Il grande autore Torinese Guido Gozzano ha descritto, con la poesia e l’arte che gli sono proprie, il difficile amore tra Nevina, figlia del re Gennaio e Fiordaprile, Principe di un regno in cui risplende sempre la bella stagione.

Nevina passeggia stupita tra i campi di Fiordaprile, scopre il mare ed i fiori, fino al momento in cui  la mancanza di neve…….

“Voglio toccare quella neve azzurra, verde, rossa, violetta che chiamate fiori, voglio immergere le mie dita in quel cielo capovolto che è il mare!”

Clicca su “Leggi tutto” per ascoltare l’audiofiaba.

Nevina e Fiordaprile // Audio fiaba

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Arianna e la Volpe

Arianna quell’inverno era molto triste, perché i suoi genitori avevano deciso di partire per il periodo natalizio, quando le scuole erano chiuse, e così non avrebbe potuto giocare con lo slittino sulla collina dietro il municipio del paese con i suoi amici, Gianni e gli altri. Arianna infatti adorava la neve, e lì dove vivevano loro nevicava sempre molto, ma non tanto da dare fastidio! Si formava un velo sottile di alcuni centimetri in cui affondare i piedi era un piacere, e tutte le cose si coprivano di bianco. Quando i fiocchi cadevano, erano lievi e leggeri come farfalle.

Era la prima volta che doveva lasciare il paese proprio per la feste di Natale, e lei amava tanto vedere tutte le case addobbate con le luci colorate, e gli alberi pieni di festoni decorativi e stelle sulla punta! Ma i suoi genitori avevano deciso e lei, anche se a malincuore, avrebbe obbedito.

Arianna e la Volpe

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Chi ha rubato il bel tempo?

Era l’epoca in cui il cielo, ancora giovane e con poca esperienza, reagiva a violente esplosioni di collera e riversava quantità enormi di neve senza preoccuparsi di nulla, solo per mostrare al mondo quanto fosse potente.

Sul grande lago ai piedi della montagna nevicò dunque per giorni e giorni. Tutto era coperto da uno spesso tappeto bianco, fitto come una coltre di nuvole.

Per gli animali era sempre più difficile trovare un rifugio e tutti si chiedevano se il bel tempo sarebbe mai tornato.

Una notte, lo scoiattolo fece  un grande sogno. L’orso metteva in un sacco tutto ciò che trovava sul suo cammino: bacche selvatiche, funghi, muschi, miele. E il sole brillava alto su di lui, e come brillava!!

Chi ha rubato il bel tempo?

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Ed è così bianco come la neve

Dana vive in una palla di vetro. Una di quelle con la neve dentro, che si trovano sotto l’albero la mattina di Natale, di solito regalate da una vecchia zia che non vediamo da troppo tempo.

Una casetta che sembra di marzapane, gialla e rossa, con il fumo che esce dal camino. Un abete imbiancato dalla neve finta. Una piccola staccionata di legno chiaro. Una strada deserta che non porta da nessuna parte. È tutto qui il mondo di Dana.

Lei si sveglia la mattina ed esce dalla piccola porta rossa, alza il viso verso il cielo e la neve chimica le brucia le ciglia. Intorno è tutto silenzio, prova a parlare e la sua voce rimbomba come in una scatola chiusa. Appoggia le mani sul vetro curvo che delimita tutto il suo universo, le palme rivolte verso l’alto. Soffia sul vetro per farlo appannare, scrive piano con il dito qualcosa che nessuno leggerà mai, forse una richiesta d’aiuto, forse una preghiera, forse le parole di una canzone che le sembra di aver sognato la notte scorsa, una cosa completamente senza senso ora che ci pensa, dato che non esistono canzoni né musica di alcun genere lì dentro.

Ed è così bianco come la neve

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I due alberi

All’inizio dei tempi, la Natura si divertì colorando il mondo con fiori, prati verdi, piante d’ogni tipo ed alberi. Capitò così che il timido e candido Ciliegio, si ritrovò di fronte all’ardito e prepotente Stepro.

La Natura aveva stabilito delle regole ben chiare e tutti dovevano seguirle attentamente. E bisognava fare attenzione a non commettere errori, perché si vociferava, che era molto, molto severa! Le stagioni,poi, scandivano i periodi ed i cambiamenti da apportare. In primavera c’era il risveglio, seguito dall’estate con l’esplosione di gioia e di vita. L’autunno preparava la strada all’inverno, dove si poteva riposare beatamente per riprendere le forze.

I due alberi