Le due Stregonze e la torta di anniversario
Fiaba pubblicata da: Favolazione
Fuori città, sul confine del bosco vivono una mamma e sua figlia.
Non sono, però, una figlia e una mamma di quelle normali che incontri per caso in luoghi abituali.
Sono due tipe parecchio stranucce.
Una, la mamma, di nome fa Auronza, è bassa e cicciotta, ha piedi lunghi e puzzoni. La figlia al contrario è alta e stampella. Un palo di luce con ampia gonnella!
La casa è tutta rattoppata col tetto coperto di paglia, finestre rotte e porta bucata.
Che combinano questa mattina? Il gatto è preoccupato quando trafficano in cucina. È un gatto di strega abituato a tante cose magiche, ma con loro che non ne fanno mai una buona, non può star tranquillo povera bestiola.
Quest’oggi la giornata è speciale per le due stregonze. Han da festeggiare un anno dal trasloco nella casetta, dove ancora il disordine regna sovrano, tanto che spesso fanno confusione tra libri di magici incantesimi e libri di cucina. Sono due ghiottone, amano anche vedere i cuochi alla televisione.
Per iniziare a preparare il loro pranzetto festaiolo, intonano una canzoncina in coro: “Viva viva i piatti prelibati, viva gli incantesimi che producono gelati, viva la festa, le torte e i leccalecca, viva pure la pizza e la polenta, Viva viva i piatti prelibati, viva gli incantesimi che producono gelati!”.
Auronza tutta allegra taglia le verdure, un po’ le mette in pentola, un po’ cadono in terra, poiché taglia e non guarda, tutta presa dalla tv, dove il maestro cuoco fa vedere la ricetta che si può preparare anche se vai di fretta.
Lorenza nel vedere la verdura cadere inizia a strillare a volume stellare. “Va tutto per terra stegonza sprecona!”.
Auronza, tutta attenta a guardare la televisione, ha la lingua di fuori per l’acquolina e non sente nemmeno che Lorenza strilla in cucina.
“Adesso basta strega distrattona!” grida Lorenza acchiappando al volo il coltellaccio dalla mano di Auronza la stregonza .
“AAAAHHH!” urla con la sua vociona cicciotta Auronza “non ti permettere stregonza dei miei stivali, di far una cosa simile a me, la prossima volta ti mangio gli occhiali!” dice tutta seria gonfiando il petto col tono pomposo di chi vuole rispetto.
Come sempre ovviamente non le crede nessuno, Lorenza ridacchia e il gatto si tiene la pancia per le risate, Auronza per dispetto lancia una carota in testa al povero micione, poi Lorenza prende il comando agguantando il pentolone.
“Adesso basta facciamo sul serio! Lascia stare la verdura e prendi il libro di ricette, ci vuole la torta per festeggiar l’anniversario!” Auronza si dimentica di tutto appena sente la figlia dire “torta”, è come una magica parola che la mette sull’attenti, farebbe di tutto per mangiare dolcetti succulenti!
Tutta contenta sfoglia il librone, elenca gli ingredienti e Lorenza li rimescola nel pentolone. Anche il gatto è interessato all’azione, spera tanto di ricevere una fetta di torta, già si lecca i baffi, mentre osserva sdraiato dalla mensola sopra alla porta.
Gira e rimescola, aggiungi l’ingrediente, spruzza, infarina, il caos regna in cucina, ma la torna alla fine finisce nel forno e sarà pronta sul finire del giorno.
Tutte contente siedono a mangiare, buona la torta, un dolce salutare!
Un momento però! Accade qualcosa, di corsa, di corsa Auronza stregonza si tiene il pancione e corre di fretta nel bagno in soffitta.
“Ohi, Ohi che dolore, che dolore! Mi duole il pancione, non so come fare!” si lamenta la vecchia stregonza.
Anche Lorenza ha lo stesso problema.
Il gatto furbone, la torta non la tocca, così non avrà male al pancione!
“Stregonza distratta, ma che mi hai fatto cucinare” strilla Lorenza.
“Quello che il libro diceva per fare la torta” ribatte Auronza portando il libro sotto il naso di Lorenza.
Lorenza diventa tutta rossa, viola e verde “Ma tu sei proprio una combina guaionzi accibufalotta!” strilla a gran voce.
Auronza la guarda con stupore, poi guarda il libro e capisce l’errore.
Invece di prendere il libro di cucina per preparare la torta Magana di cioccolato e banana, ha preso per sbaglio il libro dei magici scherzetti, così le due han preparato la torta Magarù, la torta birbona che fa fare la pupù! Il gatto sul divano ride a crepapelle. Lorenza è di nuovo rossa, viola e verde, strilla corre, si infuria, poi prende la scopa e vola via sicura.
“Ecco vatti a fare un bel giretto!” dice Auronza “tutti possiamo fare un piccolo errore ogni tanto!” e mentre dice queste parole, Lorenza è costretta a tornare, perché non si era resa conto che fuori piove. Fu così che le due stregonze festeggiarono l’anniversario: senza torta, con la pioggia e un gatto che dorme sul lampadario.
Alla prossima avventura.