Il progetto “Ti racconto una fiaba”

Io credo questo: le fiabe sono vere, sono, prese tutte insieme, nella loro sempre ripetuta e sempre varia casistica di vicende umane, una spiegazione generale della vita, nata in tempi remoti e serbata nel lento ruminio delle coscienze contadine fino a noi; sono il catalogo dei destini che possono darsi a un uomo e a una donna. (Italo Calvino).

Ti racconto una fiaba è un progetto ad accesso gratuito nato per preservare le fiabe della tradizione popolare e per stimolare la creatività di tutti i lettori affinché abbiano uno spazio per condividere la propria fantasia.

L’obiettivo è anche quello di utilizzare la struttura narrativa della fiaba come mezzo per scoprire il mondo con obiettivi didattici, educativi e sociali.

L’accesso e la pubblicazione su Ti racconto una fiaba sono completamente gratuiti, per sostenere il nostro progetto, ti invitiamo a fare una donazione utilizzando il pulsante seguente (il pagamento avviene tramite il canale sicuro di Paypal):

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Tante fiabe per te

Alcune fiabe e favole classiche scelte per te

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Fata fiore

C’era una volta due sorelle rimaste orfane sin dall’infanzia: la maggiore bella quanto il Sole, diritta come un fuso, con una gran chioma che pareva d’oro; la minore così così, né bella né brutta, piccina, magrolina e zoppina da un piede. Per la sorella, non aveva nome: era semplicemente la zoppina. La vecchia nonna, da

Raperonzolo

C’erano una volta un uomo e una donna, che già da molto tempo desideravano invano un figlio; finalmente la donna poté sperare che il buon Dio esaudisse il suo desiderio. Sul di dietro della casa c’era una finestrina, da cui si poteva guardare in un bellissimo giardino, pieno di splendidi fiori ed erbaggi; ma era

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Fiaba dello Zar Saltan

In una graziosa casetta dalle finestre fiorite vivevano una volta tre sorelle. Un giorno esse stavano filando nel giardino davanti alla casa e chiacchieravano tra loro. – Se fossi zarina, – disse la prima – cucinerei con le mie mani un banchetto squisito per tutte le genti del reame. – Se fossi zarina, – disse

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La rupe della Zita

Tratto da: “Fiabe Abruzzesi” di Domenico Ciampoli, trovi le altre fiabe della stessa raccolta qui. Camminavamo a rilento; io su di un povero cavallo da nolo e il mio vetturino a piedi. Un sentieruzzo scosceso, pieno di ciottoli ci menava al guado del Sinello, le cui acque s’udivano scorrere fra i macigni pel cupo mormorio che

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I cigni selvatici

Molto lontano da qui, dove le rondini volano quando qui viene l’inverno, viveva un re con undici figli e una figlia, Elisa. Gli undici fratelli, che erano principi, andavano a scuola con la stella sul petto e la spada al fianco; scrivevano su una lavagna d’oro usando punte di diamante e sapevano leggere bene i

Il gatto con gli stivali

Ai tre figli che aveva un mugnaio non lasciò altro che un mulino, un somaro e un gatto. La divisione fu presto fatta senza bisogno di notaio o procuratore, che s’avrebbero mangiato essi tutto il misero patrimonio. Il maggiore ebbe il mulino, il secondo l’asino, e l’ultimo il gatto. Non si consolava questi che gli

Enrichetto dal ciuffo

C’era una volta una Regina, la quale partorì un figliuolo così brutto e così male imbastito, da far dubitare per un pezzo se avesse fattezze di bestia o di cristiano. Una fata, che si trovò presente al parto, dette per sicuro che egli avrebbe avuto molto spirito: e aggiunse di più, che in grazia di

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La monetina d’argento

C’era una monetina uscita bella lucida dal conio, che saltava e tintinnava: «Evviva! ora me ne andrò per il mondo» e così infatti avvenne. I bambini la tennero stretta nelle manine calde, gli avari nelle mani gelide e viscide, gli anziani la girarono e la rigirarono molte volte, mentre i giovani la fecero circolare di

La volpe e la cicogna // Audio fiaba

La volpe e la cicogna erano buone amiche. Un tempo si vedevano spesso, e un giorno la volpe invitò a pranzo la cicogna; per farle uno scherzo, le servì della minestra in una scodella poco profonda: la volpe leccava facilmente, ma la cicogna riusciva soltanto a bagnare la punta del lungo becco e dopo pranzo era più

Alcune fiabe e favole dei nostri autori scelte per te

Enrichetto dal ciuffo

C’era una volta una Regina, la quale partorì un figliuolo così brutto e così male imbastito, da far dubitare per un pezzo se avesse fattezze di bestia o di cristiano. Una fata, che si trovò presente al parto, dette per sicuro che egli avrebbe avuto molto spirito: e aggiunse di più, che in grazia di

stellina

Stellina

C’era una volta e c’è ancora… un cielo blu pieno di stelle. Era notte e la piccola Anna guardava le stelle dalla finestra della sua cameretta tinta di rosa. S’incantava a guardarle mentre pregava Gesù di mandarle una sorellina, perché si sentiva tanto sola. – Come brillano! Mamma, da dove vengono le stelle? Perché di

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Nonno Mario

Il signor Mario è veramente un super nonno. I suoi nipotini Giada e Michele gli vogliono un mondo di bene, e passano insieme a lui interi pomeriggi spensierati e creativi. I piccoli, dopo aver finito i compiti, si fiondano nella stanza del nonno e insieme giocano fino a sera, quando la mamma ritorna a prenderli

Come nacquero le stelle

C’era una volta Dio, che si sentiva solo e decise di creare il mondo. Quindi creò il cielo, con il Sole e la Luna; poi continuò con il mare, la terra e tutti gli animali e le piante; infine l’Uomo e la Donna. Ma, chissà perché, si dimenticò di creare le Stelle. Di notte la

Margherita, la storia della pizza

Tanto tempo fa in un regno lontano, una regina di nome Margherita, amante del buon gusto e della vita, si convinse per scelta forzata dal marito, di trasferirsi a Napoli. I nobili allora erano contrari a trasferirsi in un regno di lazzaroni e di mercanti. Ma il buon re Ferdinando decise comunque di accettare la

Piuma d’Angelo

C’era una volta un negozio che vendeva oggetti di ogni genere : scatole di latta, teiere, quadri, tazze, penne tutte colorate, antiche e moderne. Tra queste ce ne erano alcune fatte con delle piume e anche esse erano di tutti i colori. Un giorno in questo negozio entrò un ragazzino povero a chiedere l’elemosina, ma

La chiave del cancello ritrovata

In un piccolo villaggio, non lontano dalla grande città, vi era un giardino ben curato con un folto albero di albicocche. Appena sotto, alla sua ombra, una panchina sulla quale sedeva un uomo anziano. Il Signor Alfredo, era rimasto vedovo e trascorreva il suo tempo all’aperto. Tagliava l’erba, innaffiava i fiori e raccoglieva i frutti

Con papà sulla neve

Nei giorni di neve Silvio, si annoia, non servono più i soliti giochi al computer. Così papà prende l’auto, e ogni volta, porta Silvio Aurora ed amici fuori  città per giocare. Aurora corre e grida Silvio e amici organizzano giochi . – Aurora, se giocassimo agli angeli di neve? – Che entusiasmo, non si  sente

finestra

La finestra di dietro / 5

L’incanto fu rotto dall’incedere lento e inconfondibile. Lo sferragliare del ferro di cavallo del cavallo del cavaliere cavalcante del regno del re regnante. Nero il cavaliere, nero il cavallo, nere le bardature, nere le briglie, nera l’armatura e nera l’arma. Lo scemo del villaggio, che fu un tempo genio, era l’unico a chiedersi perchè fosse