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Tutte le fiabe che parlano di "scrittore"

La più completa raccolta di fiabe, favole e racconti brevi che parlano di "scrittore", tra le migliaia inviate da tutti gli autori di "Ti racconto una fiaba".

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Pepé e Pateslao

Nel lontanissimo quartuplo avanti l’alba nell’antica Levia viveva Pateslao, un giovane boscaiolo che tutti conoscevano per essere anche uno scrittore. Pateslao infatti distribuiva di tanto in tanto e casa per casa, appassionanti storie inventate e… Pepé e Pateslao

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Bruco il lettore

C’era una volta uno scrittore che non sapeva più cosa scrivere. Una volta era stato capace di scrivere tanti bei racconti per i bambini, ma ora, davanti al foglio bianco, vedeva solo un buco e… Bruco il lettore

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Il piccolo alpinista

Le campane suonavano a festa quella domenica mattina nel piccolo villaggio ai piedi della grande montagna.

Un bel sole primaverile illuminava la piazza riscaldando un po’ l’aria frizzante che scendeva dalle altre vette.

Gli abitanti di quel paesino erano per lo più boscaioli ed abili alpinisti.

Durante la settimana gli uomini lavoravano nei fitti boschi, tagliando i rami secchi e preparando la legna per gli inverni rigidi e nevosi.

La domenica invece, dopo la messa, partivano, con i ragazzi alla volta della grande parete rocciosa e scalarla era una sfida  alla quale nessuno voleva rinunciare.

Così, se il tempo lo permetteva, tutti si preparavano a partire.

Il piccolo alpinista

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Una Notte Gelida d’Inverno

“Quando gli chiesero come fosse nato il suo romanzo, l’uomo seduto di fronte ai suoi interlocutori, accennò prima, un sorrisetto timido, e poi, si passò una mano tra i capelli come chiaro segno di imbarazzo. Dopo alcuni secondi di silenzio e di attesa, rispose dicendo che tutto ebbe inizio in una notte gelida d’inverno….”

“Toc, toc”

Guardai l’orologio, erano le 22 e 30.

Qualcuno continuava a bussare alla nostra porta e mio padre, un po’ stupito e un po’ intimorito, andò ad aprire.

“Perdonatemi se disturbo a quest’ora, ma la mia automobile ha avuto un guasto! Fuori fa molto freddo e con questa bufera di neve non so dove andare!”

Mio padre lo accolse in casa e gli promise assistenza.

Una Notte Gelida d’Inverno

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Uno strano incontro…

«Io ti conosco», disse un giorno tutta piccata l’Ipocrisia alla Banalità: «Ti vedo in ogni anfratto, in ogni piega nascosta, quando riempi le mie pagine di sgorbi, di parole trite e ritrite, quando ti prodighi a scrivere per ogni uomo i tuoi pensieri morti, quando manifesti i tuoi sentimenti falsi, quando osi spargere luoghi comuni ad ogni angolo di strada».

«Anch’io ti conosco», rispose adirata la Banalità all’Ipocrisia, «quando appari timida e umile tra le righe, quando distingui peccato e peccato, e fai la faccia contrita da cristiano, o quando fai strisciare la tua lunga lingua sui marmi bianchi e gelidi degli alti scranni».

Uno strano incontro…