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Tutte le fiabe che parlano di "gatti"

La più completa raccolta di fiabe, favole e racconti brevi che parlano di "gatti", tra le migliaia inviate da tutti gli autori di "Ti racconto una fiaba".

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Il gatto Pelì

C’era un gatto birichino di nome Pelì che viveva in una casa con altri 2 gatti Giorgina e Raimondo. Pelì era tremendo e non ascoltava la sua padroncina, faceva tutto di testa sua. Gli altri… Il gatto Pelì

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Patata Novella

Sotto la copertina di terra, si stava proprio al calduccio. Troppo al calduccio. Novella si girò e rigirò venti volte: proprio non riusciva più a star ferma là sotto; si stava stretti e faceva un… Patata Novella

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Cip e Ciop due gatti sornioni

Si erano  intestarditi di acchiappare e poi mangiarsi il topo Diavolito.

Pensavano, in quanto gatti, ed essendo in due, di prendersela con comodo e di riuscire ugualmente nella loro impresa.

Non  facevano altro che mangiare crocchette in scatola e poi dormivano su un cuscino di raso.

Erano talmente pigri da non uscire mai neanche nel piccolo giardino.

La loro padrona gli faceva anche le unghie con la lima, e gli puliva il pelo con salviette umidificate, quelle che si usano per i bambini, così loro potevano risparmiarsi di fare la toeletta.

Mangiavano e dormivano e basta.

Cip e Ciop due gatti sornioni

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Festa sul ghiaccio

Era pieno inverno, il sole era appena sceso e faceva molto freddo.

Un vento gelido soffiava nel piccolo paese e prometteva neve.

Quando il Signor Baffettinis, un gattone dai lunghissimi baffi, giunse a casa i primi fiocchi cominciavano a cadere.

“Ciao caro, ho preparato una profumata zuppa di croccantini per scaldarci” disse la Signora Baffettinis.

Far sedere al tavolo i loro due micetti, Tom e Sam, fu un’impresa difficile perché correvano da una finestra all’altra per ammirare la neve: non l’avevano mai vista!

Festa sul ghiaccio

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Il gatto goloso

Non ditemi che i gatti non pensano a nulla quando ronfano sul tappeto, vicino al camino.

Essi riflettono ed è incredibile quello che possono immaginare.

Da svegli, essi osservano tutto ciò che accade intorno a loro e sono capaci di compiere azioni strabilianti.

Un gattino era stato accolto in un collegio di fanciulle.

A mezzogiorno e alla sera, una campanella annunciava i pasti.

Il gatto goloso

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Il gatto a mezzo

Pippiri era un cosiddetto gatto da fienile, di quelli che continuamente cacciano topi, lucertole, farfalle ed ogni cosa che comunque si muove.

Era magrissimo, di un grigio fumo striato di bianco e di nero, con occhi di un brillante giallo fanale, lunghe zampe e coda sempre in movimento che esprimeva tutti i suoi sentimenti. Viveva in due case poco distanti l’una dall’altra, ma completamente diverse: una era la casa della fata Morgana e l’altra quella della strega Alissa, di colori tenui la prima, nera e fumosa la seconda. Nessuna delle due padrone sapeva dell’altra ed entrambe consideravano Pippiri il proprio gatto personale.

Il gatto a mezzo

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Di notte tutti i gatti sono bigi

Se è vero che di notte tutti i gatti sono bigi, è proprio un bel problema.

Perché finché è giorno si riconoscono facilmente, e non corrono di certo il rischio di confondersi, ma di notte!

Di notte sono successi certi fatti da parlarne per un mese e anche di più.

Ad esempio l’altra sera, dopo aver guardato il tramonto sul fiume con tutta la famiglia, il gatto Paolone è sceso dal tetto con moglie e figliolini per andare a fare una passeggiata notturna.

Di notte tutti i gatti sono bigi

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Il castello dei gatti

C’era una volta un Re che aveva tre figli.

Mentre il primogenito e il secondo non erano molto intelligenti, il terzo veniva definito uno sciocco.

Sentendosi vecchio e stanco, il Re decise di lasciare tutto il suo regni ai figli.

Appena saputa la notizia, i due fratelli maggiori iniziarono a litigare, perchè ognuno voleva essere l’unico erede.

Il fratello minore li osservava e si limitava a commentare “ Cosa mi importa di tutte quelle ricchezze? Io voglio solo due cose: un vecchio cavallo e un carro.

Il castello dei gatti