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Il vecchio e la tarma

Fiaba pubblicata da: Marcella Geraci

C’era una volta un anziano signore piuttosto vanitoso, che trascorreva il suo tempo libero ad acquistare vestiti, spendendo così tutti i suoi risparmi.

Il signore rimaneva imbambolato per ore davanti alle vetrine e quando decideva di comprare, si trastullava pensando al giorno in cui avrebbe passeggiato per la città indossando i vestiti nuovi e pavoneggiandosi, ammirato da tutti. Il signore trascorreva così tutte le sue giornate, dimentico di chi gli stava intorno.

“Nonno mi compri un gelato?” gli chiedeva qualche volta Tommaso, il suo nipotino di 7 anni.

“Non ho tempo” rispondeva il signore.

“Devo andare a ritirare il completo di lino che ho fatto accorciare dal sarto, prima che chiuda la bottega.”

“Non ho tempo” e “non ho soldi” erano le risposte che quasi sempre l’anziano signore dava a moglie, figli, nipoti, parenti e amici.

L’anziano signore riponeva i suoi vestiti in un armadio di legno, che custodiva gelosamente.

Un bel giorno però, mentre apriva l’armadio per prendere un paio di pantaloni di lana acquistati il giorno prima, l’anziano emise un grido acutissimo: “aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaah… i miei vestiti… tutto!”

Dentro l’armadio, una simpaticissima tarma di nome Isabella stava divorando i suoi ultimi acquisti di lana e seta.

“Gnam, gnam, gnam… che buona la manica di questo maglione! Blurrp … e questa sciarpa di seta è un ottimo dessert!”

L’anziano divenne allora arrabbiatissimo e, rosso in viso, le disse: “grrrrrrrrrr … ma non sai far altro che pensare al tuo stomaco? Non pensi al tempo e ai soldi che ho speso per comprare tutta questa roba? Sei una tarma viziata ed egoista …”

“E tu pensi mai agli altri?” Rispose Isabella, rivolgendo all’anziano un sorriso di simpatia.

“Smetterò di mangiare e andrò da un’altra parte” aggiunse poi.

“Però anche tu devi promettermi che non penserai più soltanto a te stesso e che, d’ora in poi, dedicherai del tempo alla tua famiglia e ai tuoi amici.”

L’anziano signore rimase sorpreso dalla risposta di Isabella ed ebbe modo di riflettere sulla vita che aveva condotto fino a quel momento.

“Che sciocco sono stato e ho pure il coraggio di rimproverare agli altri il mio comportamento. Da oggi, si cambia! Tommasoooooo …” gridò allora.

“Andiamo a prendere un gelato insieme?”



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