Il progetto “Ti racconto una fiaba”

Io credo questo: le fiabe sono vere, sono, prese tutte insieme, nella loro sempre ripetuta e sempre varia casistica di vicende umane, una spiegazione generale della vita, nata in tempi remoti e serbata nel lento ruminio delle coscienze contadine fino a noi; sono il catalogo dei destini che possono darsi a un uomo e a una donna. (Italo Calvino).

Ti racconto una fiaba è un progetto ad accesso gratuito nato per preservare le fiabe della tradizione popolare e per stimolare la creatività di tutti i lettori affinché abbiano uno spazio per condividere la propria fantasia.

L’obiettivo è anche quello di utilizzare la struttura narrativa della fiaba come mezzo per scoprire il mondo con obiettivi didattici, educativi e sociali.

L’accesso e la pubblicazione su Ti racconto una fiaba sono completamente gratuiti, per sostenere il nostro progetto, ti invitiamo a fare una donazione utilizzando il pulsante seguente (il pagamento avviene tramite il canale sicuro di Paypal):

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Tante fiabe per te

Alcune fiabe e favole classiche scelte per te

Il rasoio vanitoso e borioso

Uscendo un giorno il rasoio di quel manico col quale si fa guaina a sé medesimo, e postosi al sole, vide lo sole ispecchiarsi nel suo corpo: della qual cosa prese somma groria, e rivolto col pensiero indirieto, cominciò con seco medesimo a dire:  “Or tornerò io più a quella bottega, della quale novamente uscito

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Vasilisa la bella

In un certo reame, in uno stato remoto, viveva un mercante. Visse per dodici anni con la moglie ed ebbe soltanto una figlia, Vasilisa la bella. Quando la madre dovette morire, la ragazza aveva otto anni. Nel morire, la mercantessa chiamò la figlia, tirò fuori dalla coperta una bambola, gliela diede e disse:”Ascolta, Vasilisucka! Ricorda

Il lupo e i sette capretti

C’era una volta una capra che allevava da sola i suoi sette piccoli capretti. Essa li amava teneramente, ma le davano molte preoccupazioni, perché erano spesso disubbidienti e sbadati. Inoltre temeva sempre per la loro vita, perché questi piccoli imprudenti pensavano solo a giocare, sgambettando senza tregua ai margini della foresta, là dove si aggirava

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Il mugnaio, suo figlio e l’asino

Abbiano i Greci antichi lode d’aver scopertopei primi dell’Apologo l’arte e il parlar coverto,ma sia concesso ad altri, dopo di lor venuti,di spigolar nei campi, che quelli hanno mietuti.Di fantasia nel regno c’è qualche terra oscura,ove i moderni possono correre l’avventura.Su questo bel proposito un fatterello io so,che al celebre Racanio Malerba un dì contò.

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Il giovane re

Era la sera che doveva precedere l’incoronazione, e il giovane Re sedeva solitario nella sua bellissima stanza. I cortigiani avevano già preso tutti congedo inchinandosi, piegando il capo sino a terra, secondo il cerimoniale dell’epoca, e si erano ritirati nella Grande Sala del Palazzo per ricevere le ultime istruzioni dal maestro di cerimonie, poiché alcuni

Il gigante egoista

Tutti i pomeriggi, quando uscivano dalla scuola, i bambini avevano l’abitudine di andare a giocare nel giardino del Gigante. Era un giardino spazioso e bello, con morbida erba verde. Qua e là sull’erba si trovavano bei fiori come stelle, e vi erano dodici peschi che a primavera si aprivano in delicate infiorescenze rosa e perla,

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Il Natale di Martin

In una certa città viveva un ciabattino, di nome Martin Avdeic. Lavorava in una stanzetta in un seminterrato, con una finestra che guardava sulla strada. Da questa poteva vedere  soltanto i piedi delle persone che passavano, ma ne riconosceva molte dalle scarpe, che aveva riparato lui stesso. Aveva sempre molto da fare, perché lavorava bene,

Barbablù

C’era una volta un uomo, che avea belle case e belle ville, vasellame d’oro e d’argento, mobili ricamati, carrozze tutte dorate; ma per disgrazia quest’uomo avea la barba blù; e ciò lo rendeva così brutto e terribile, che non c’era donna o ragazza che non scappasse in vederlo. Una sua vicina, una gran signora, avea

Le tre piume

C’era una volta un re che aveva tre figlioli. Due erano svegli e arditi, ma il terzo, ingenuo e sempre trasognato, veniva giudicato un buono a nulla ed era soprannominato Sempliciotto. Il re li amava tutti allo stesso modo, e quando si sentì vecchio e debole temendo di essere vicino a morire, fu molto perplesso

Alcune fiabe e favole dei nostri autori scelte per te

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Il piccione ubriaco

Questa è la storia di un piccione ubriacoche incontro ogni giorno alla fermata del trame senza vergogna balla così:un passo avanti con grande slancioun passo indietro con grande garbogira gira, gira girapoi finisce sempre a terra. Si dice sia stato lasciato dalla sua bellaper un pennuto con il cappello,si dice sia stato cacciato dal suo

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Il piccolo ciottolo bianco

Il bosco profumava di muschio e Francesca si divertiva ad ascoltare il fruscio delle foglie al suo passaggio. Per questo camminava pestando i mucchietti di foglie che le si paravano innanzi e ogni volta sottolineava con un gridolino la gioia che il suono emesso da quel suo saltellare le procurava. L’aria le solleticava il nasino

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Il signor Tartaruga

Che cosa si può fare quando in cucina è finito l’olio? Il signor Tartaruga aveva frugato invano in tutti gli angoli della casa. Brontolò, imprecò e alla fine fu costretto ad andare dal suo vicino, il Cinghiale. Gli agitò sul muso una zucca vuota che usava come recipiente e, con un sorriso affabile gli disse:

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Fiaba dello Zar Saltan // Versione di Bel’skij

Tanti tanti anni fa, durante un freddo inverno, la neve era caduta abbondante su un lontano villaggio sperduto nella steppa russa. Dentro le isbe quasi sepolte sotto la coltre bianca, la gente ingannava il tempo chiacchierando; le donne filavano e tessevano accanto alla stufa. In una di queste casette costruite con tronchi d’albero, tre sorelle

Storia di mostri e d’amicizia

Tanti secoli fa quegli uomini che avevano stabilito la loro dimora tra il fiume Nera e il torrente Serra, trovando una specie d’isola felice, sperimentarono loro malgrado come la vita e la morte fossero due facce della stessa medaglia, infatti le acque che circondavano Interamna Nahars costituivano la loro vita fino a che potevano defluire,

La strega e il serpentello

Un giorno tempo fa la vigilia di Halloween una strana piccola curiosa strega comprò al mercato un serpentello. Piccolo ma intelligente, riuscì ad adattarsi a lei ed alle sue stranezze. Il tempo passò ed accade una cosa strana: mentre la strega mangiava una mela e leggeva, il piccolo verde animale gettò sul frutto del veleno. Lei

L’ombra

Racconto tratto dalla fiaba “L’Ombra“, di H.C. Andersen Voce: Virginia Billi Senza di lei, l’ombra, non saremmo completi. La nostra ombra non ci dice come abbiamo gli occhi, l’ombra non ha occhi è solo una sagoma del nostro corpo. Se abbiamo un neo sulla guancia, nell’ombra non c’è. L’ombra toglie le imperfezioni, toglie le nostre caratteristiche

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Una storia per bambini svegli

Tanti anni fa in un paese molto lontano il popolo sceglieva il proprio re. Una mattina, al suo risveglio, il popolo trovò sul trono un re che non aveva scelto. Dato che il precedente re si comportava come il buffone di corte, i sudditi furono contenti di avere un re che sembrava una persona seria.

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La farfalla e la coccinella

C’era una volta una giovane farfalla che svolazzava allegra in un giardino fiorito, era così orgogliosa della sua bellezza che se ne faceva un gran vanto. Ad ogni piccolo insetto che incontrava si compiaceva per quel dono che la natura gli aveva concesso. Come una regina volava di fiore in fiore, facendo bella mostra di