Tutte le fiabe che parlano di "matrigna"
La più completa raccolta di fiabe, favole e racconti brevi che parlano di "matrigna", tra le migliaia inviate da tutti gli autori di "Ti racconto una fiaba".
La gatta Cenerentola
Questa versione di Cenerentola è una delle versioni più note, tratta da “Lo cunto de li cunti” di Basile, tradotto dal dialetto in italiano da Benedetto Croce. C’era, dunque, una volta un principe vedovo, il quale aveva… La gatta Cenerentola
Madama Holle // Audio fiaba
Tratta dall’omonima fiaba dei fratelli Grimm.
Una vedova aveva due figlie. Una era bella e laboriosa, l’altra brutta e pigra. Ma la donna aveva molto più affetto per quella brutta e pigra perché era figlia sua, mentre l’altra era costretta a sbrigare tutte le faccende di casa come una serva, una cenerentola.
Tutti i giorni la povera ragazza, seduta accanto al pozzo che c’era sulla via maestra, doveva filare, filare e filare fino a che le dita cominciavano a sanguinarle.
Un giorno successe che il fuso si era tutto imbrattato di sangue e la ragazza si spenzolò nel pozzo per sciacquarlo, ma il fuso le sfuggì di mano e cadde giù.
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Velsa, Velsina, Velsetta
Molti, ma molti, anni fa in un castello circondato da enormi alberi, viveva un re Gallo con tre figlie di nome … Velsa, Velsina e Velsetta.
Erano dei pulcini molto brutti avevano le zampe alte alte secche e di colore nero per questo il padre li teneva chiuse nel castello si vergognava non li faceva vedere a nessuno è gli puzzavano, pure le zampette Nel giorno del compleanno del re Gallo fu organizzata una grande festa in suo onore…. musica cibo è balli.
Velsa,Velsina e Velsetta furono rinchiuse dentro grandi anfore di creta è tappate con con un tappo di sughero così non si sentiva la puzza delle loro zampette.
I dodici mesi
C’era una volta un vedovo con una figlia, di nome Marouckla, che si era risposato e, dalla seconda moglie, aveva avuto un’altra figlia, Helen. Presto egli morì e la vedova mostrò di odiare Marouckla, che era più graziosa di sua figlia.
Marouckla non capiva questo odio, non comprendeva perché la matrigna fosse sempre arrabbiata con lei, ma sopportava in silenzio i lavori più pesanti che le venivano ordinati: pulire le stanze, cucinare, lavare, cucire, filare, tessere, portare il fieno, mungere la mucca…
Helen, invece, non faceva niente, era sempre ben vestita e passava da un divertimento all’altro.
Isabella e le sue avventure
Ciao bambini,volete che vi racconti una bellissima storia?
Beh comincia proprio come tutte le storie, C’ERA UNA VOLTA……
C’era una volta una bellissima bambina di nome Isabella che purtroppo era rimasta orfana.
Un giorno arriva una donna brutta e cattiva che dice di essere la nuova mamma di isabella, e Isabella è contentissima di avere una nuova mamma, ma non sapeva neancora che cosa le aspettava. Appena arrivate a casa la mamma di nome Morgana le fa vedere tutta la casa, poi la stanza dove Isabella dovrà dormire che era una stanza piccola e brutta dove quasi quasi non ci si respirava, e poi le presenta la sua figlia Isabrutta di nome e di fatto.
Un giorno però…
Hansel e Gretel // audio fiaba
Hänsel e Gretel (in tedesco: Hänsel und Gretel) è una fiaba tedesca riportata dai fratelli Grimm. La fiaba presenta numerosi punti di contatto con Pollicino di Charles Perrault.
La trama di Hänsel e Gretel è in gran parte identica a quella di Pollicino di Perrault; l’episodio dei sassolini e delle briciole di pane, per esempio, è identico in entrambe le fiabe, sebbene in tal senso venga ricordata di più la fiaba di Perrault.
Di Hänsel e Gretel è soprattutto nota l’immagine della “casa di marzapane”, che costituisce l’opposto della casa povera e affamata dei bambini, e la materializzazione quasi “eccessiva” dei loro desideri, ma si rivela al contempo una trappola per trasformarli in cibo; vi si potrebbe leggere qualche analogia con il Paese dei Balocchi di Carlo Collodi.
Ninnillo e Nennella
“Lo Cunto de li cunti” (“Il Pentamerone”), 1634
TRATTENIMENTO OTTAVO
della Giornata Quinta.
Iannuccio ha due figli dalla prima moglie, si sposa la seconda volta e sono tanto odiati dalla matrigna, che lui li porta in un bosco dove si separano e si perdono. Ninnillo diventa caro cortigiano di un Principe. Nennella, cadendo in mare, è inghiottita da un Pesce fatato e, gettata sopra uno scoglio, è dal fratello riconosciuta e dal Principe maritata ricca ricca.
Fermata la corsa Antonella, si preparò a correre questo palio Ciulla e, dopo aver assai lodato il racconto dell’altra, che aveva dipinto così naturalmente il giudizio di Sapia, così disse:
«Rovinato quell’uomo che, avendo figli, spera di trovargli cure col dargli una Matrigna, poiché gli porta a casa la macchina delle rovine loro, infatti, non si è vista mai matrigna che vedesse di buon occhio i figli degli altri. E se pure se n’è trovata qualcuna per disgrazia, si può mettere lo sprocco nel pertugio[1] e si può dire che sia stata Corvo Bianco. Ma io, fra tante che forse avrei sentito mentovare, vi parlerò di una che si può mettere nella lista delle matrigne senza cuore, e che stimerete degna della pena che comprò in denari contanti.
I tre omini nel bosco
C’era una volta un uomo a cui morì la moglie e una donna a cui morì il marito; l’uomo aveva una figlia e la donna pure. Le due ragazze erano amiche e andando a spasso… I tre omini nel bosco








