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Tutte le fiabe che parlano di "libertà"

La più completa raccolta di fiabe, favole e racconti brevi che parlano di "libertà", tra le migliaia inviate da tutti gli autori di "Ti racconto una fiaba".

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Ed è così bianco come la neve

Dana vive in una palla di vetro. Una di quelle con la neve dentro, che si trovano sotto l’albero la mattina di Natale, di solito regalate da una vecchia zia che non vediamo da troppo tempo.

Una casetta che sembra di marzapane, gialla e rossa, con il fumo che esce dal camino. Un abete imbiancato dalla neve finta. Una piccola staccionata di legno chiaro. Una strada deserta che non porta da nessuna parte. È tutto qui il mondo di Dana.

Lei si sveglia la mattina ed esce dalla piccola porta rossa, alza il viso verso il cielo e la neve chimica le brucia le ciglia. Intorno è tutto silenzio, prova a parlare e la sua voce rimbomba come in una scatola chiusa. Appoggia le mani sul vetro curvo che delimita tutto il suo universo, le palme rivolte verso l’alto. Soffia sul vetro per farlo appannare, scrive piano con il dito qualcosa che nessuno leggerà mai, forse una richiesta d’aiuto, forse una preghiera, forse le parole di una canzone che le sembra di aver sognato la notte scorsa, una cosa completamente senza senso ora che ci pensa, dato che non esistono canzoni né musica di alcun genere lì dentro.

Ed è così bianco come la neve

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Le piacevoli notti // Favola I

Salardo, figliuolo di Rainaldo Scaglia, si parte da Genova, e va a Monferrato, dove fa contra tre comandamenti del padre lasciatili per testamento, e condannato a morte vien liberato ed alla propia patria ritorna.

– Di tutte le cose che l’uomo fa over intende di fare, o buone o rie che elle si siano, dovrebbe sempre il termine maturamente considerare. Laonde, dovendo noi dar cominciamento a’ nostri dolci e piacevoli ragionamenti, assai piú caro mi sarebbe stato, se altra donna che io al favoleggiare avesse dato principio; perciò che a tal impresa non molto sofficiente mi trovo, perché di quella facondia che in tai ragionamenti si richiede, al tutto priva mi veggio, per non mi essere essercitata nell’arte dell’ornato e polito dire, sí come hanno fatto queste nostre graziose compagne. Ma poiché cosí piace a voi, ed emmi dato per sorte ch’io a ragionare sia la prima, acciò che ’l mio tacere a questa nostra amorevole compagnia non cagioni disordine alcuno, con quella maniera di dire che mi sará dal divino favore concessa, al nostro favoleggiare darò debole cominciamento, lasciando l’ampio e spazioso campo alle compagne, che dopo me verranno, di poter meglio e con piú leggiadro stile sicuramente raccontare le loro favole, di ciò che da me ora udirete.

Le piacevoli notti // Favola I

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Pucky 4

Sospeso nell’acqua

sembri osservarmi.

Il tuo mondo:

un cubo di vetro

una piantina

sassolini azzurri.

Sembri felice

forse lo sei.

Pucky 4

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Cipì senza paura

Qui comincia l’ avventura di Cipì senza paura!

Era un giorno fortunato
quando un passero era nato,
Cipì si chiamava
e a dormire non andava,
era un curioso vagabondo
e voleva scoprire il mondo.
tante domande lui faceva
e la mamma a tutte rispondeva.

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Cipì senza paura

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Il coraggio dell’amicizia

Si narra che nella foresta di Akima, vivesse un branco di lupi guidato da una giovane femmina. Il suo nome era Redrose. Aveva il manto bianco  ed occhi di fuoco. Per cercare  cibo,  erano costretti a spostarsi, poiché con la crescita della città, la vegetazione era diminuita e di prede  ne erano rimaste poche. Redrose era buon capobranco e tutti, anche i lupi più anziani ubbidivano ai suoi comandi.

Nella cittadina vicino, si era da poco trasferita una famiglia che possedeva un  batuffolo di nome Nuvola. Era un dolce gattino bianco di pochi mesi. Curioso ed intraprendente. Data la sua giovane età, non conosceva nulla del mondo, neanche la paura.

Il coraggio dell’amicizia

libero-di

Libero di …

Chi non è libero-di, nel mondo incantato del qui-tutto-puoi?

I bambini sono liberi-di giocare, di fare i compiti, di mangiare il dolce dopo due mandarini, di dormire quando vogliono dopo un’ora di TV la sera.

Gli adolescenti sono liberi-di andare a scuola, incontrare gli amici dopo le ripetizioni di latino, raccontare la propria giornata a tavola tutti insieme, mandare SMS agli amici dopo cena, aggiornare il proprio stato su Facebook prima di andare a dormire.

Le donne sono libere-di lavorare mentre i figli sono al nido pubblico, fare shopping dopo avere pensato a cosa fare per cena, abbracciare il marito quando torna di buon umore, pensare a sé stesse prima di addormentarsi, per cinque minuti.

Libero di …