Cipì senza paura
Fiaba pubblicata da: Rosa Massaro
Qui comincia l’ avventura di Cipì senza paura!
Era un giorno fortunato
quando un passero era nato,
Cipì si chiamava
e a dormire non andava,
era un curioso vagabondo
e voleva scoprire il mondo.
tante domande lui faceva
e la mamma a tutte rispondeva.
Un giorno il vagabondo
finì nel buco nero e fondo,
due bambini lo acchiapparono
e nella gabbia lo portarono.
Povero Cipì prigioniero,
quel posto era brutto davvero!
Ma una beccata al bambino mollò
e dalla mamma volò.
Ora grande è diventato,
non è più appena nato,
con la mamma e i suoi fratelli
impara del mondo i posti più belli.
Margherì quel giorno incontra
una margherita sveglia e pronta.
Il dì seguente un gatto incontròche qualche penna gli strappò.
I pericoli del mondo sono tanti
E per Cipì sono giganti.
L’ uomo col fucile sparò
e ad una passera l’ala spezzò,
Passerì lei si chiamava
e Cipì la soccorreva
cibo e acqua le portava
e piano piano si innamorava.
Quando a Passerì guarì l’alettacostruirono la loro bella casetta,
Sotto la tegola di un palazzone
fecero il loro bel nidone.
Di pulcini ne nacquero tre
ma Margherì vederli non potè
era morta proprio quel giorno
e non avrebbe fatto più ritorno.
Un giorno palla di fuoco si ammalòe dalle nuvole una farfalletta si staccò:
ora il pericolo si faceva sentire
e anche la fame si doveva patire.
L’uomo le trappole nel terreno inserì
e qualche passero morì!
Per fortuna l’ inverno passò
ed il sole ritornò.
Per fortuna l’ inverno passò
ed il sole ritornò.
Ma per i poveri passeretti
quanti pericoli su quei tetti!
Il signore della notte li ingannava
e chi cadeva nella trappola mangiava.
Cipì i passerì avvisava
ma nessuno lo ascoltava,
lui sapeva che il nemico
era astuto e molto antico!
Per fortuna il vento arrivò
e una prova procurò:
tante piume e ossicini
di quei poveri pulcini.
Così i passeri non finirono
nella pancia del carnivoro,
Allora, sfinito e a bocca asciutta
il nemico cambiò rotta.
Cipì, Passerì e i loro amici
vissero per sempre felici.
Qui finisce l’avventura
di Cipì senza paura!
Laboratorio per una lettura attiva, consapevole ed appassionata, impostata attorno allo sviluppo delle capacità di ascoltare, leggere, comprendere,verbalizzare, comunicare, dialogare, produrre ed elaborare testi.
Traccia:
- Qui comincia l’ avventura di Cipì senza paura! Era un giorno fortunato quando un passero era nato, Cipì si chiamava e a dormire non andava, era un curioso vagabondo e voleva scoprire il mondo. tante domande lui faceva e la mamma a tutte rispondeva.
- Un giorno il vagabondo finì nel buco nero e fondo, due bambini lo acchiapparono e nella gabbia lo portarono. Povero Cipì prigioniero, quel posto era brutto davvero! Ma una beccata al bambino mollò e dalla mamma volò.
Ora grande è diventato, non è più appena nato, con la mamma e i suoi fratelli impara del mondo i posti più belli. Margherì quel giorno incontra una margherita sveglia e pronta.
- Il dì seguente un gatto incontrò che qualche penna gli strappò. I pericoli del mondo sono tanti E per Cipì sono giganti. L’ uomo col fucile sparò e ad una passera l’ala spezzò, Passerì lei si chiamava e Cipì la soccorreva cibo e acqua le portava e piano piano si innamorava.
- Quando a Passerì guarì l’aletta costruirono la loro bella casetta, Sotto la tegola di un palazzone fecero il loro bel nidone. Di pulcini ne nacquero tre ma Margherì vederli non potè era morta proprio quel giorno e non avrebbe fatto più ritorno.
- Un giorno palla di fuoco si ammalò e dalle nuvole una farfalletta si staccò: ora il pericolo si faceva sentire e anche la fame si doveva patire. L’uomo le trappole nel terreno inserì e qualche passero morì!
- Per fortuna l’ inverno passò ed il sole ritornò. Ma per i poveri passeretti quanti pericoli su quei tetti! Il signore della notte li ingannava E chi cadeva nella trappola mangiava
Cipì i passerì avvisava ma nessuno lo ascoltava, lui sapeva che il nemico era astuto e molto antico!
- Per fortuna il vento arrivò e una prova procurò: tante piume e ossicini di quei poveri pulcini. Così i passeri non finirono nella pancia del carnivoro, Allora, sfinito e a bocca asciutta il nemico cambiò rotta.
- Cipì, Passerì e i loro amici vissero per sempre felici. Qui finisce l’avventura di Cipì senza paura!
Realizzato dalla Classe III “G. Rodari “
VII CIRCOLO POTENZA
Ins. Rosa Massaro
Anno scol. 2008/09