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Tutte le fiabe che parlano di "guerra"

La più completa raccolta di fiabe, favole e racconti brevi che parlano di "guerra", tra le migliaia inviate da tutti gli autori di "Ti racconto una fiaba".

dopo pioggia

Dopo la pioggia

Di Gianni Rodari Dopo la pioggia viene il sereno brilla in cielo l’arcobaleno: è come un ponte imbandierato e il sole vi passa, festeggiato. E’ bello guardare a naso in su le sue bandiere rosse… Dopo la pioggia

la colomba azzurra

La colomba azzurra

Marisa se ne stava in giardino a fissare le prime nubi, messaggere dell’inverno ormai imminente. Seduta sulla panchina di pietra, un po’ annoiata, un po’ impigrita dall’ozio del periodo estivo, s’era, strano a dirsi, quasi… La colomba azzurra

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Anastasia la piccola volpe

C’era una volta una bellissima volpe dal pelo fulvo e gli occhi di una cangiante tonalità viola scuro, di nome Anastasia.

Rimasta orfana alla nascita, perduto il proprio branco per mano degli Esseri Umani, impegnati  in una delle loro sanguinose guerre, che avevano trasformato la sua Foresta, un tempo pacifica e serena, in un terreno di scontro raso al suolo all’urgenza dalle loro battaglie, creature mai paghe di potere e conquiste, che col loro fucile tonante avevano distribuito morte e penuria, costellando di bombe e trincerando di filo spinato ogni dove, la piccola bestiola,  ferita ed impaurita, scoperta in fin di vita da un soldato in sopralluogo, era stata raccolta sotto la sua protezione e portata al Campo chiamata da lui col nome di Anastasia.

Anastasia la piccola volpe

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Il lupo e la guerra

C’era una volta, un bellissimo cucciolo di lupo dagli splendidi occhi viola e il pelo color del miele di nome Scheggia. Allegro, paffuto e pieno di vita, la creatura cresceva accanto ai suoi genitori all’interno del suo branco fiero e orgoglioso, imparando le leggi che regolavano la natura, pronto un giorno a divenire anch’egli un lupo adulto forte e responsabile, capace di dirigere un gruppo suo.

Ma di colpo una mattina, al far dell’alba, mentre tutti gli animali della foresta erano ancora addormentati e il cielo si stava lentamente aprendo coi suoi tenui colori, un boato enorme fece tremare ogni cosa e svegliatisi di soprassalto sotto i colpi inferti dalle granate, a far sussultare il suolo e scuotere gli alberi alle radici facendoli cadere uno ad uno, le bestie sgomente si guardarono impaurite, percependo l’odore acre dell’Uomo venire a disseminare penuria e morte.

Il lupo e la guerra

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Carletto dell’arcobaleno

Sull’arcobaleno colorato
ci stava un bambino spensierato.

Il suo nome era Carletto
e aveva davvero un bel visetto.

Se ne stava col nasino all’insù
per vedere le stelle cadere giù.

Ogni tanto scendeva a visitare la Terra,
constatando che non era più tanto bella.

Carletto dell’arcobaleno

baribo

Baribò

Nel regno antico di Baribò
c’era un pigro Re che diceva sempre “Boh!”.
Era triste e pauroso quell’ometto
e al posto della corona indossava un elmetto.

Aveva paura in ogni dove, sopra, sotto, qui e là.
Non si fidava di nessuno, per paura non assaggiava nemmeno un babà.
“Chissà cosa ci metton dentro, non si sa mai!”
Si cucinava lui da sé, una scorta di bignè, per evitare guai.

Figurarsi che nel suo regno c’era un omino coi palloncini.
Era ben voluto, allegro assai, tanto gentile coi bambini.
Il Re cosa decise? Indovinate, quell’omino non c’è più.
E’ stato messo su di una zattera e spedito in Perù.

Ma i palloncini son rimasti e son tutti colorati.
Saranno la gioia di tutti: bimbi, bimbe e appena nati.

Baribò

anatre-soldati

Le anatre e i soldati

Cento anatre nuotano insieme
nessuno le obbliga, né le trattiene
si guardano negli occhi e si vogliono bene
le cento anatre che nuotano insieme.

Cento soldati marciano insieme
il dovere li obbliga, la paura li trattiene
la guerra non è un gioco, lo sanno bene
i cento soldati che marciano insieme.

Le anatre e i soldati