Baribò
Fiaba pubblicata da: Alessandro Gioia
Nel regno antico di Baribò
c’era un pigro Re che diceva sempre “Boh!”.
Era triste e pauroso quell’ometto
e al posto della corona indossava un elmetto.
Aveva paura in ogni dove, sopra, sotto, qui e là.
Non si fidava di nessuno, per paura non assaggiava nemmeno un babà.
“Chissà cosa ci metton dentro, non si sa mai!”
Si cucinava lui da sé, una scorta di bignè, per evitare guai.
Figurarsi che nel suo regno c’era un omino coi palloncini.
Era ben voluto, allegro assai, tanto gentile coi bambini.
Il Re cosa decise? Indovinate, quell’omino non c’è più.
E’ stato messo su di una zattera e spedito in Perù.
Ma i palloncini son rimasti e son tutti colorati.
Saranno la gioia di tutti: bimbi, bimbe e appena nati.
Il Re temeva tutti, ma giocava alla guerra
era strano quel gran regno, il più triste della terra.
La paura era di casa, non importa chi l’avesse.
E l’omino, quello allegro, a chiunque si chiedesse,
era l’unico a gioire in un mondo così brutto.
E il Re non l’accettava: ” Chi è allegro è un farabutto!”
In Perù sembra non sia mai arrivato.
Ha lasciato la sua zattera appena era partito.
Con il suo ultimo palloncino, pieno di sogni di bambini
ha preso il volo con l’aiuto di magici piumini.
E qualche bimbo se apre bene gli occhi ancor lo vede
volare qua e là se la fantasia non cede.
Di quella in questo mondo ancor non si può fare senza.
Per gioire ancora cambiamole il nome e da fantasia la chiamiamo innocenza.