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Tutte le fiabe che parlano di "caccia"

La più completa raccolta di fiabe, favole e racconti brevi che parlano di "caccia", tra le migliaia inviate da tutti gli autori di "Ti racconto una fiaba".

lupa principessa

La lupa Principessa

C’era una volta, una giovane lupa dagli occhi di una cangiane tonalità viola scuro, di nome  Principessa. Dal carattere nobile ed altruista, grande sognatrice, adorava lei dipingere il mondo attorno con la sua poesia, amante… La lupa Principessa

cerbiatta fatata

La cerbiatta fatata

Il vento soffiava più gelido quella notte, o almeno così sembrava a Tobias. Si avvolse ancora più stretta attorno al corpo la coperta di lana, cambiando posizione nel letto freddo. Rannicchiandosi ancor più su sé… La cerbiatta fatata

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Il cervo e la vite // Audio fiaba

Tratto dalla fiaba di Esopo.

Era una mattina di primavera. Il sole brillava alto in un cielo azzurro e limpido mentre un gruppo di uccellini ciangottavano allegramente tra i rami di un’alta quercia. Un bellissimo cervo dal manto splendidamente fulvo, brucava tranquillo l’erba di una vasta distesa situata ai confini di una piccola fattoria.

Proprio quel giorno un grande orso e un vecchio cane decisero di catturare un cervo da tenere rinchiuso nel recinto del podere per allietare i loro cuccioli. Cosi, vagando tra i campi, videro quasi per caso l’animale che pascolava sereno.

Clicca su “Leggi tutto” per ascoltare la fiaba.

Il cervo e la vite // Audio fiaba

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Il lupo grigio

Gli animali selvatici, si sa, non hanno un nome, perciò saremo noi a chiamare, per comodità, il nostro protagonista Grey.

Grey era un lupacchiotto grigio, membro di una cucciolata di tre.

La madre e il padre avevano eletto a loro tana una profonda grotta della fredda montagna sulla quale, da sempre, il loro branco era vissuto.

Già, il branco: un tempo era numeroso, erano in tanti, una vera comunità dove tutti si davano un aiuto.

Il lupo grigio

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Come arrivò la luce

Quando il mondo era appena nato, molto tempo fa, c’era solo buio nella terra dove viveva il popolo degli Inuit. E gli Inuit pensarono che fosse buio in tutto il mondo fino a quando non si fermò da loro un vecchio corvo viaggiatore.

Più il corvo raccontava degli splendidi giorni pieni di luce che aveva visto girando il mondo, più gli Inuit desideravano la luce.

– Se avessimo la luce, – diceva uno, – potremmo cacciare più lontano e più a lungo.

Come arrivò la luce

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L’orso buono

Era il tempo delle fragole, delle ciliegie e dei fiori sbocciati in primavera. Il sole splendeva come non mai e nel Bosco di Rugiada tutti gli animali erano felici. Ah, che bella la primavera, ricca dei suoi mille colori e dei suoni che echeggiano nell’aria. Tutto era perfetto nel bosco, tanto da attirare l’attenzione di una famiglia di Orsi trasferitasi da un paese lontano per sfuggire alla furia dell’uomo e della sua caccia.

Luckas, detto Luck, era l’unico figlio rimasto della famiglia Robbins, costituita dalla mamma Gelda, attenta e premurosa e dal papà Bartolo, severo ma comprensivo. Le grandi, a volte esagerate attenzioni nei confronti di Luck da parte dei suoi genitori, derivavano a causa della perdita improvvisa dei suoi fratelli, morti durante una combutta contro gli uomini di caccia.

L’orso buono