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Tutte le fiabe che parlano di "aquila"

La più completa raccolta di fiabe, favole e racconti brevi che parlano di "aquila", tra le migliaia inviate da tutti gli autori di "Ti racconto una fiaba".

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La coda dell’arcobaleno

-È tutta colpa tua!- esclamò furioso il piccolo e colorato Colibrì, agitando ancora più velocemente le piccole ali –Se non fossi così superba, ora non staremmo tutti qui riparati sotto a questo gigantesco albero a… La coda dell’arcobaleno

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Il piccolo alpinista

Le campane suonavano a festa quella domenica mattina nel piccolo villaggio ai piedi della grande montagna.

Un bel sole primaverile illuminava la piazza riscaldando un po’ l’aria frizzante che scendeva dalle altre vette.

Gli abitanti di quel paesino erano per lo più boscaioli ed abili alpinisti.

Durante la settimana gli uomini lavoravano nei fitti boschi, tagliando i rami secchi e preparando la legna per gli inverni rigidi e nevosi.

La domenica invece, dopo la messa, partivano, con i ragazzi alla volta della grande parete rocciosa e scalarla era una sfida  alla quale nessuno voleva rinunciare.

Così, se il tempo lo permetteva, tutti si preparavano a partire.

Il piccolo alpinista

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Un coccodrillo speciale

C’era una volta un fiume lungo lungo. Che dico?! Lunghissimo! Talmente lungo da attraversare cento paesi. Ogni mattina, le acque del fiume erano piene di gente: uomini che pescavano, donne che lavavano i panni e bambini che si divertivano a fare il bagno. Sulle sponde del fiume avveniva anche il contrario e c’erano donne che pescavano e uomini che lavavano i panni. I bambini e le bambine però facevano tutti il bagno, visto che giocare e divertirsi era un loro diritto. O no?

Nei dintorni del fiume abitava una famigliola di coccodrilli: il coccopadre, la coccomadre e quattro coccofigli piccoli. Uno dei coccofigli era nato con un paio d’ali sul dorso e per questo era scansato da tutti gli animali.

“Ehi, coccomostro, ti piacerebbe giocare con noi?” Gli chiedevano i piccoli coccodrilli del gruppo.

“Certo!” rispondeva il piccolo, felice di essere invitato.

“E invece ti lasceremo solo anche oggi! Bleah…” gridavano in coro, facendogli la linguaccia e tenendolo in disparte. Il povero animaletto soffriva in silenzio e quando aveva pianto tutte le sue lacrime (che non erano finte, come quelle degli altri coccodrilli) andava a rifugiarsi da un vecchio rapace, suo amico.

Un coccodrillo speciale

Walden

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Qualche giorno dopo essere nato mi trasformai in asino.

Ero benvoluto da tutti.

M’insegnarono a dire sempre di sì e portavo carichi pesanti sul groppone, trascinandomi per vasti aridi deserti.

Ogni tanto qualche mercante di spezie, che incontravo nelle oasi, si divertiva a farmi domande strane:

– Senti Ciuchino, domani mi porti sul tuo dorso in cima a quell’alta duna? Se lo fai, ti do in cambio…una bella pedata nel sedere! -.

Purtroppo non conoscevo che una sola parola per rispondere agli sghignazzi sgangherati di quei mascalzoni:

Walden

L’aquila e la gazza

Dall’aria la regina, io dico l’Aquila,in compagnia di monna Berta un giorno(sì diverse fra lor di vesti e d’anima)volavan d’un bel prato verde intorno. Giunte in un luogo alquanto solitario,la Gazza ebbe timor; ma la… L’aquila e la gazza