Amicizia tra cani e gatti (e aquile)
Fiaba pubblicata da: nonnoFranco
C’era una volta una famiglia che teneva un cane, Hunter, e un gatto, Mirtillo, però il cane mordeva
sempre il gatto, e il gatto graffiava sempre il cane.
Così la famiglia decise di tenere fuori il gatto e dentro il cane.
Il gatto ne approfittò per scappare nel bosco. Era di colore nero, perciò si confondeva con il nero della notte.
L’unico problema erano gli occhi verdi, si vedevano bene perché erano grandi, lucenti e brillanti.
Per fortuna lui era tanto sensibile da sentire il fruscio dell’erba mossa in lontananza e tanto agile da evitare un leone che attaccava.
Intanto a casa il cane e la famiglia erano molto tristi.
Cominciarono a mettere cartelli con su scritto “Mirtillo: gatto perso. Numero telefonico 33346991”.
Il gatto stava cercando un posto dove dormire e qualcosa da mangiare. Trovò un pezzo di carne e una grotta; dormì piuttosto scomodo, ma pensò: “Almeno sto all’asciutto!”
Il giorno dopo c’era il sole e il gatto incontrò un’aquila. Sapendo di essere un boccone prelibato per le aquile, se la diede a gambe; ma l’aquila non lo inseguì, anzi disse: “Io non ti voglio mangiare, non sono carnivora, sono diventata
vegetariana. Anzi potremmo diventare amici!”.
E così proseguirono insieme. Il gatto procurava cibo all’aquila, e l’aquila, in cambio, lo faceva volare su di lei quando era stanco.
L’aquila si chiamava Nuvola. L’aquila disse: “Questo bosco è pieno di animali, e tu sei piccolo e buono. Perciò ti insegnerò un richiamo che mi farà sapere quando sei in pericolo, così ti verrò ad aiutare.”
“O.K.”, disse il gatto.
A casa, intanto, il padrone disse al cane: “Vai a cercare il gatto dentro il bosco!”. Il cane corse a cercare l’amico gatto.
Ad un certo punto, il cane sentì un miagolio venire dal centro del bosco. Sì precipitò e trovò il gatto attaccato da un leone!
Allora il cane intervenne e si mise davanti al leone sbarrandogli la strada, dando al gatto il tempo di scappare. Il gatto intanto lanciò il richiamo e l’aquila prese il leone con gli artigli e lo portò lontano.
Ma visto che non era cattiva, lo posò dolcemente a terra e gli diede da mangiare un animale già morto. Poi fece salire il cane ed il gatto sul dorso e volò in direzione della casa.
Quando li lasciò a terra era molto triste; il cane chiese “Che cosa c’è?”, e l’aquila rispose: “Devo lasciare il mio unico amico…”.
Il padrone allora disse: “Se ti rende così triste lasciarlo, non farlo! Vieni a vivere con noi!”.
Allora l’aquila disse: “Dobbiamo fare tante cose! 1: Togliere i cartelloni; 2: Trovare acqua, cibo e cuccia per me; 3: Fare una grande festa per il ritorno di Mirtillo!”.
Il gatto chiamò il cane e gli disse: “Tu mi hai salvato la vita scacciando il leone ed io ti ho salvato la vita chiamando l’aquila. Facciamo pace? “. E il cane accettò.
Una mattina l’aquila si svegliò e decise di andare a trovare il cane ed il gatto. Andò nella loro stanza ma non li trovò, andò in cucina e non c’erano, andò nella stanza dei padroni e non li trovò neanche lì, ma c’era un bigliettino vicino al letto con su scritto “Se non verrai a salvarci finiremo per essere usati per fare esperimenti!”.
“È la scrittura di Mirtillo!”, disse Nuvola, poi pensò “Il centro esperimenti non è lontano da qui, potrò arrivarci volando!”.
Andò fuori e spiccò il volo; dopo un bel po’ di viaggio trovò il centro, comprò un travestimento, e riuscì ad entrare.
Vide una scritta: “Animali in attesa per esperimenti”. Mentre si avvicinava pregava che Mirtillo ed Hunter fossero
ancora lì. Quando entrò sentì un coro di pianti e urla di terrore; allora, impietosita, lanciò il richiamo e arrivarono tantissime aquile. Nuvola, con i suoi amici, aprì le gabbie, fece salire in groppa Mirtillo e Hunter e li portò in direzione della casa. Però, purtroppo, gli uomini non ci misero molto a capire che erano scappati e cercarono di sparare a Nuvola; allora lei moltiplicò la velocità e furono a casa in un nanosecondo. E i padroni non si erano accorti di niente!
Nuvola mangiò e poi andò a letto con le sue amiche aquile, ma il cane ed il gatto decisero di andare a dormire da Nuvola, e lei accettò.
Il giorno dopo i padroni decisero di fare una gita in campagna, ma non sapevano che quel posto era pieno di bracconieri 1 che avevano sparso trappole dappertutto, e avevano disboscato illegalmente.
Così i nostri amici arrivarono in campagna e trovarono (a favore di Mirtillo!) una gattina molto attraente in una trappola. L’aquila la stava per liberare ma il gatto le disse all’orecchio: “Quella gatta mi piace! Forse se la libero io dal laccio potrei far colpo su di lei!”
“Va bene”, disse l’aquila.
Il gatto si avvicinò, studiò la trappola e liberò la gatta che, a quel punto, diede un bacino al gatto, che si sciolse d’amore; la gattina scoppiò a ridere, e mentre rideva cercava di chiedere “Posso stare con voi?”.
Per fortuna l’aquila capì e lo disse al padrone, che accettò. Dopo pochi minuti diventarono amici, e dopo pochi mesi, fidanzati.
E vissero tutti felini e contenti!
Allora Nuvola ed Hunter dissero ai padroni che i due gatti sarebbero andati a vivere da soli, e loro risposero: “O.K., allora ci dovremo prendere cura solo di voi!”.
… continua …