Lo spirito di Halloween

Fiaba pubblicata da: Rosa Maria

In un tempo molto lontano l’Irlanda era abitata dai Celti, un popolo indoeuropeo.

I Celti erano molto misteriosi, infatti di loro si parla poco anche nei libri di scuola. Di fatto, però, questo mistero che ancora avvolge alcuni tratti della cultura più importante sviluppatasi nell’Età del Ferro, è, in gran parte, un frutto proprio di tale cultura, che imponeva una trasmissione unicamente orale del proprio sapere. A differenza delle altre popolazioni antiche, i Celti, preferivano non lasciare traccia del loro passaggio sulla terra, forse per egoismo: per non tramandare il loro sapere e le loro scoperte, o forse per umiltà, perché non amavano darsi troppe arie, ma bensì vivere all’aria aperta e prettamente di pastorizia.

Le loro giornate erano scandite dal ritmo della terra e della natura, che permetteva ai loro greggi di sopravvivere e di nutrirli.

Gli uomini e le donne del villaggio si svegliavano molto presto, i primi pascolavano il bestiame, cacciavano e svolgevano i lavori prettamente maschili, le donne, invece, accudivano i figli e la terra, che regalava loro frutti buonissimi per ringraziarle della loro dedizione.

Erano un popolo molto folcloristico, un po’ per la loro natura in parte indigena, amavano mascherarsi e per farlo utilizzavano spesso le pelli degli animali che uccidevano per nutrirsi.

Si narra che ogni 31 ottobre si recassero nel bosco con delle lanterne costituite da cipolle intagliate al cui interno erano poste le braci del Fuoco Sacro. Il fuoco era sacro perché scaldava e illuminava. Giunti nel bosco invocavano gli spiriti dei loro defunti antenati e attendevano che tornassero dall’oltre tomba per far loro visita. In quel periodo dell’anno i frutti dei campi erano assicurati, il bestiame era stato ben nutrito dell’aria fresca e dei pascoli dei monti e le scorte per l’inverno erano state preparate. La comunità, quindi, poteva riposarsi e ringraziare gli Dei per la loro generosità.

La morte era il tema principale della festa, in sintonia con ciò che stava avvenendo in natura: durante la stagione invernale la vita sembra tacere, mentre in realtà si rinnova sottoterra, dove vivono i morti.

Nella notte del 31 ottobre, ovvero la notte di Halloween, gli spiriti tornavano sulla terra per ricongiungersi con i propri cari o per compiere qualcosa che era rimasta incompiuta.

Alcuni spiriti erano buoni, altri cattivi, un po’ come accade anche per le persone, cosi i celti dopo 3 giorni di festeggiamenti per ringraziare la terra e gli Dei, si mascheravano utilizzando le pelli degli animali uccisi, per allontanare gli spiriti e fare in modo che se ne tornassero nell’aldilà.

Per spaventarli utilizzavano la luce delle lanterne che intagliavano abilmente. Negli anni, nonostante il mistero che si cela dietro la vita dei Celti, la loro tradizione si è tramandata, mutando un po’. Oggi infatti noi intagliamo le zucche, che nascono a abbondano in autunno, e mettiamo al loro interno una candela per ricordare la traversata che i Celti compivano nel bosco.

Da quel tempo uno spirito ancora oggi ogni anno il 31 ottobre va’ in giro per il mondo a spaventare tutti coloro che non credono negli spiriti. Gira per la terra da moltissimi anni, quest’anno potrebbe far tappa nel vostro paese. Attenti allo scheletro, potrebbe nascondersi nel vostro armadio! Per farvelo amico vi basterà lasciare in cucina latte e biscotti, cosi che sazio se ne torni nell’oltretomba fino al prossimo Halloween.



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