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Celestino Mingherlino e l’Albero dei Meloni

Fiaba pubblicata da: Martina Vecchi

Che splendida giornata d’estate.

È il primo giorno di luglio e il cielo è azzurro e terso, senza nemmeno una nuvola. Il sole picchia e fa molto caldo. Il bosco offre fresco e riparo all’ombra degli enormi sempreverdi. Tutti gli abitanti hanno tirato fuori sdraio e sedie pieghevoli per godersi la frescura dei pini, e dissetarsi con un bel frullato o un bel bicchierone di tè freddo.

Celestino Mingherlino è impegnato a preparare una macedonia con tutta la frutta di stagione. È giorno di mercato, Celestino ha fatto la spesa da un ambulante ed è tornato carico di pesche, albicocche, anguria, ciliegie e melone.

Celestino lava la frutta, la sbuccia e la taglia a pezzetti. Poi la mescola tutta assieme con un po’ di limone e zucchero et voilà! In frigorifero. Se la gusterà nel pomeriggio seduto fuori, a chiacchierare con i vicini.

Dalle finestre aperte entra l’allegro canticchiare della signora Cloe, la vicina, tutta intenta a finire un ottimo semifreddo bianco alla crema di frutti di bosco. È superbo, Celestino ha avuto il piacere di assaggiarlo più volte. Si è fatto dare la ricetta, e presto proverà a prepararlo.

Data la stagione, Celestino sceglie di consumare un pranzo leggero a base di prosciutto e melone, uno dei suoi abbinamenti preferiti.

Taglia il melone in tanti spicchi e li avvolge con del prosciutto crudo fresco e gustoso.

Che bontà!

Si siede a tavola e assaggia la prima fetta.

Un sapore dolce, profumato e fruttato si scioglie sulla lingua come nettare degli dèi.

Incredibile.

Celestino non ha mai mangiato un melone così buono.

Ne mangia ancora una fetta, e poi un’altra, e un’altra ancora.

Che sapore celestiale.

A fine pranzo Celestino si accorge di aver divorato metà melone, e tutto da solo! L’altra metà la mangerà a cena, non può privarsi di una simile squisitezza! A pensarci bene, però, che bello sarebbe poter mangiare un po’ di quell’ottimo melone anche a merenda, magari con qualche pallina di gelato alla pesca o alla vaniglia, e qualche scaglia di cioccolato! O magari prepararsi un bel frullato al melone!

Celestino Mingherlino ha un’idea: si precipita immediatamente al mercato a cercare l’ambulante dal quale ha fatto la spesa. Gli deve assolutamente chiedere la provenienza di quel melone buonissimo, non può aspettare!

Giù al mercato c’è molta confusione: carretti colorati di gelati e dolciumi, pizzi e merletti, salumi, formaggi, pesce… E quanti carretti di frutta e verdura!

Celestino, però, non si perde d’animo e continua a cercare.

Finché non lo vede: il banco di frutta e verdura di Almerindo, un signore mite e tranquillo.

-Celestino, di nuovo buongiorno. Ha dimenticato qualcosa?-

-Ah signor Almerindo, ho assaggiato il suo melone e non ho potuto fare a meno di rimanere sbalordito dalla sua bontà! Mi dica, da dove arriva? Tropici? È straordinario, non ho mai mangiato nulla di più delizioso!-

Almerindo prende Celestino da parte, come per confidargli qualcosa di importante.

-Voglio condividere il mio piccolo segreto con lei, Celestino, ma non voglio che altri mi sentano. Sa, la concorrenza… Ho raccolto personalmente questi meloni all’Albero dei Meloni…-

-Albero dei Meloni?!-

-Sst, dica piano Celestino…-

-Ah sì, mi scusi, è che… Ohibò, esiste davvero un Albero dei Meloni? Ma io credevo che i meloni fossero prodotti della terra!-

-Ebbene, Celestino, sono rimasto sbalordito quanto lei quando, durante una passeggiata, me lo sono trovato davanti! Sapesse! Un albero enorme e frondoso, con tanti e tanti meloni appesi ai rami!-

-Da non crederci, davvero!- Celestino è rapito.

-L’albero si trova sul monte Cono, non troppo lontano dai suoi boschi- continua Almerindo.

-Un albero di meloni… Sul monte?-

-Se lo desidera, posso mostrarglielo. So che lei è un amante delle passeggiate…- propone Almerindo.

-Sarebbe meraviglioso!- Celestino esclama.

Già l’indomani mattina, Almerindo e Celestino si incamminano di buon’ora verso il monte Cono.

“È strano” pensa Celestino” e dire che conosco molto bene quelle montagne, ma l’Albero di Meloni proprio non l’ho mai visto…”.

La strada è lunga, ma la curiosità di Celestino e la sua tenacia vincono sulla fatica.

A un tratto, inaspettatamente, uno spettacolo favoloso: un grande albero dal grosso tronco nodoso e tozzo si staglia in tutto il suo splendore davanti a Celestino. La corteccia è chiara, e i rami frondosi. Tanti grossi meloni pendono e attendono di essere colti.

Almerindo, ormai abituato a quella vista, estrae da una sacca un piccolo panchetto, vi sale sopra per accedere al tronco, che offre molti appigli.

Con delle grosse tronchesi comincia a staccare due, tre, quattro meloni, li infila in un sacco e li mette nel carretto che ha portato con sé.

Celestino è incantato.

Ed è anche molto combattuto, perché la sua generosità lo indurrebbe a condividere questa meraviglia con tutti gli altri, però in effetti non vuole venire meno alla parola data al signor Almerindo.

Magari, col tempo…

Intanto i due ritornano a valle, certi di non incontrare nessuno, a quell’ora del mattino.

Almerindo è così gentile da regalare a Celestino due bei meloni appena colti.

-Sarà il benvenuto non appena avrò deciso quali squisiti dolci preparare con questa polpa deliziosa- assicura Celestino.

Subito arrivato a casa, Celestino è troppo elettrizzato per mettersi a riposare in poltrona, perciò comincia subito a realizzare le mille ricette che continuano a frullargli in testa.

E via: palline di melone con salsa al cioccolato, frullato di melone e pesca, crostata di melone, torta soffice di mele e meloni! Celestino è quasi stordito dal meraviglioso profumo di buono che ha pervaso la cucina.

Perché non organizzare una merenda quello stesso pomeriggio? Celestino Mingherlino invita subito la signora Cloe, Lauro il giocattolaio e, naturalmente, il signor Almerindo.

Seduti placidamente nell’erba sulle sdraio, i tre si gustano le prelibatezze di Celestino. Non poteva mancare lo squisito semifreddo della signora Cloe che, per l’occasione, indossa due occhialoni da sole fucsia.

-Ahh che delizia, Celestino, complimenti!- gongola Lauro.

– Tutto sublime!- conferma Cloe- E complimenti a lei, Almerindo! Ma… questo melone ha un sapore mai sentito prima, è come… E’ come…-

-È come mangiare l’estate!- esclama Lauro- ma dove li prende dei meloni così?-

-Eh, sa, signor Lauro… Sono meloni tropicali!- rispondono Almerindo e Celestino all’unisono, con aria complice.



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