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La rana e il bue

C’era una volta una rana presuntuosa che non perdeva mai l’occasione per far vedere alle sue compagne quanto fosse diversa e migliore di loro. Se saltavano, lei cercava sempre di saltare più in alto di… La rana e il bue

Il castello dei gatti

C’era una volta un Re che aveva tre figli Mentre il primogenito e il secondo non erano molto intelligenti, il terzo veniva definito uno sciocco. Sentendosi vecchio e stanco, il Re decise di lasciare tutto… Il castello dei gatti

Il gufo tintore

C ‘era una volta in un bosco un gufo e siccome tutti gli uccelli andavano da lui a farsi tingere le penne si fece chiamare GUFO TINTORE Un giorno un corvo decise di andare da… Il gufo tintore

Cappuccetto Verde

Quella era stata una brutta mattina per il lupo. Aveva una gran fame e non era riuscito nemmeno lui a trovare una preda. Quelle poche che aveva cercato di prendere come un minuscolo topolino gli eran… Cappuccetto Verde

Cappuccetto giallo

C’è chi racconta che un’altra volta mentre Cappuccetto Giallo portava dei dolci alla nonna un altro lupo le rivolse la parola cercando di convincerla a lasciare il sentiero. Ma andiamo con ordine … dunque …… Cappuccetto giallo

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La strega Frittella, il mago Marangone e il serpente Clemente

C’era una volta una strega cattiva. La strega viveva in una casa a Masnago, la sua casa era rossa, il tetto era rosso, le persiane gialle. Il tavolo era verde, le sedie blu, il letto arancione e il water nero. La strega si chiamava “ Frittella”.

Ogni giorno la strega combinava un danno; faceva pasticci dappertutto, magie stregate, rompeva i piatti perché le piaceva il rumore. Quando era ora di mangiare, non avendo più i piatti, mangiava per terra. Se per pranzo c’era la pastasciutta e la carne non c’era nessun problema, ma i guai cominciarono quando doveva mangiare il minestrone. Provò a metterlo sul tavolo ma il minestrone scivolò per terra e così la strega frittella finì sul pavimento a gambe in su. Qualcuno bussò alla porta: “ toc, toc!”

“chi èèèè???!” disse la strega.

“sono lo stregone Marangone”

“bastaaa!cosa urliii???cosa vuoi!?!” gridò la strega

La strega Frittella, il mago Marangone e il serpente Clemente

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L’omino di panspeziato

C’era una volta una vecchina che sapeva fare dolci meravigliosi.

Un giorno, mancava poco a Natale, preparò un bellissimo e dolcissimo omino di panspeziato.

Per occhi aveva due uvette marroncina, per naso una ciliegina candita, per bocca una mandorla.

Tutta soddisfatta mise l’omino di panspeziato in una teglia e lo infilò nel forno.

Ma subito dopo sentì bussare insistentemente alla porticina del forno e una vocina che gridava:

“Fammi uscire !! Fammi uscire!!”

L’omino di panspeziato

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Il rospo e la cinciallegra

Una volta una cinciallegra e un rospo per caso si trovano in piazza, il rospo per terra e la cinciallegra sul muretto

Dopo un po’ cominciano a chiacchiere del più e del meno; la cinciallegra tutta boriosa disse: “lo sai rospo che io sono proprio bella, svelta, allegra e piaccio a tutti. Tu invece sei brutto come il peccato e sei al mondo solo perché c’è posto”.

Il rospo mortificato da quelle parole che pensava di non meritare gli rispose: “Senti un po’, se sei così sicura di tè come dici, ti propongo una sfida; partiamo da qui e vediamo chi arriverà prima all’Alpe”.

Il rospo e la cinciallegra

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Il castello dei gatti

C’era una volta un Re che aveva tre figli.

Mentre il primogenito e il secondo non erano molto intelligenti, il terzo veniva definito uno sciocco.

Sentendosi vecchio e stanco, il Re decise di lasciare tutto il suo regni ai figli.

Appena saputa la notizia, i due fratelli maggiori iniziarono a litigare, perchè ognuno voleva essere l’unico erede.

Il fratello minore li osservava e si limitava a commentare “ Cosa mi importa di tutte quelle ricchezze? Io voglio solo due cose: un vecchio cavallo e un carro.

Il castello dei gatti

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Il Lupo e la volpe del sasso Scimirò

Un contadino aveva una cascina dove teneva le sue bestie: capre, mucche, galline e pulcini.

Attigua alla stalla c’era una stanzetta dove si teneva il latte, nei catini di coccio, per farlo depositare e poi togliere la panna che affiorava, per fare il burro lasciando il latte scremato per produrre la quagliata.

Sopra questa località, sulla montagna, c’è un posto chiamato Sasso Scimirò. Proprio li, il lupo e la volpe avevano la tana nella quale rimanevano tutto il giorno ad aspettare l’ora giusta. La sera, quando cominciava a diventare buio, piano piano, scendevano e si avvicinavano con cautela alla cascina per vedere se il contadino era ancora nei paraggi, oppure se potevano entrare a mangiare in santa pace.

Per entrare però, dovevano passare per una finestrella stretta, che la volpe magra e piccola riusciva ad attraversare senza fatica mentre il lupo grosso e imbranato passava a fatica. Comunque i due animali riuscivano sempre nel loro intento.

Il Lupo e la volpe del sasso Scimirò

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Il coccodrillo e lo struzzo

C’era una volta un coccodrillo che stava sonnecchiando sulla riva del fiume.

Passò di lì uno struzzo, un bello struzzo, stupido e fiero delle superbe piume che gli adornavano la coda, che vedendo il coccodrillo gli disse, con l’insolenza tipica della sua casta:

“Eccoti! Te ne stai sempre lì coricato!”

Infastidito da quello sgarbato saluto e furioso per essersi svegliato inutilmente, il coccodrillo gli rispose:

Il coccodrillo e lo struzzo

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La pista bianca

Nel tempo in cui le praterie erano immense e le foreste piene di fiumi pescosi, ci fu la battaglia fra l’orso bruno e l’orso grigio.

Nessuno sa esattamente come andarono le cose, ma si racconta che un giorno, mentre era intento a mangiare con gusto il miele selvatico, l’orso bruno fu travolto da un uragano grigio che tentò di rubarglielo. Era l’orso grigio.

I due orsi si affrontarono in un violento combattimento e l’orso grigio, il ladro, venne sconfitto.

La tradizione gli impose di andarsene dalla tribù: era colpevole di furto, quel goloso !

L’orso grigio abbassò la testa e senza voltarsi indietro, lasciò la valle dove aveva trascorso tutta la sua esistenza.

La pista bianca