Il gigante ci aspetta

Fiaba pubblicata da: Florenza Nacca

C’era una volta un timido fiore di malvarosa ai piedi di una maestosa montagna…

Era lì, assorto, ad osservare la luce che scolpiva forme nuove e toni sempre diversi sulle rocce affascinanti…

Una notte, al chiarore della luna piena, aveva difficoltà ad addormentarsi e durante il sonno agitato, con la corolla ancora stropicciata, fece un sogno: al posto delle radici che lo ancoravano alla nuda terra spuntarono due ali grandissime, dai mille colori fusi insieme…

Iniziò così a volteggiare nell’aria, come una leggiadra farfalla, sfidò le nuvole più alte e s’immerse in esse, provando una sensazione di libertà, piena e totalizzante, mai avvertita prima…

Raggiunse la sommità della montagna e scorse con stupore scenari incantevoli… Un brivido lo pervase lungo i pistilli, tale era la bellezza che lo lasciò senza fiato…

Si posò su di una pietra e in un angolo nascosto vide un piccolo fiorellino azzurro come il cielo, con i petali raggrinziti, avvolti su se stessi, come a voler proteggere l’intimo suo essere dalla luce e dall’energia rigenerante del sole…

Allora la malvarosa iniziò a scuotere le sue ali con delicatezza e attese…

Il piccolo fiore azzurro tremò al sopraggiungere di quel refolo di vento e si avvolse ancora di più su se stesso, accasciandosi al suolo, come spesso accade con gli insetti incontrati nel bosco che si fingono non più vivi per non essere calpestati da essere umani poco attenti…

“Ebbene”, sospirò il fiore di malvarosa, “Allora sei ancora vivo?”.

Ad un tratto, però, il sogno s’interruppe e per tante altre notti, invano, la malvarosa non riuscì più a riannodare il filo del sogno e dunque non seppe mai la risposta del triste amico…
Nulla! Passarono giorni, mesi, fino a quando il fiore alato, ormai esausto ed amareggiato, in una calda notte d’estate, riversò i suoi petali delicati e soffici sulla terra…
Calò un silenzio surreale in tutta la valle…

La natura, però, offre spesso finali inaspettati e così, nonostante il desiderio non esaudito riguardo la risposta del fiorellino l’avesse consumato nel tempo, gli spiriti buoni e le fatine del bosco, che conoscono tutti i segreti delle creature che popolano l’universo, compirono un piccolo miracolo…
Raccolsero i suoi petali, li portarono sulla sommità del gigante roccioso e li posero a mò di coperta ai piedi del piccolo fiorellino azzurro che ancora viveva, grazie a quel sospiro vitale che il fiore di malvarosa, attento e premuroso, gli aveva donato in un difficile momento…

Era giunto ormai l’autunno e le radici del fiorellino erano state rinvigorite dalla pioggia… Ben presto sarebbe arrivato il gelo dell’inverno, ma nulla avrebbe più potuto scalfire il piccolo fiore azzurro, riscaldato e nutrito per sempre  dalla cura amorevole della malvarosa…

“Se puoi sognarlo, puoi farlo”, diceva Walt Disney !!!

Nella vita non occorre sempre sapere la risposta, ma credo che il donare incondizionato possa far raggiungere obiettivi inimmaginabili…
E’ la chiave della vittoria silenziosa e nobile che il bene conduce contro il male, l’odio e l’egoismo…

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gigante-aspetta

Ho giocato con questa mia foto e ho immaginato cosa potesse sentire il fiore che ho ripreso stando lì, nella vallata immensa, ai piedi della maestosa montagna e ho pensato per un attimo che avesse il desiderio forte di scavalcarla, risalendo il ripido pendìo per poter incontrare un amico a cui dare conforto, durante il suo percorso ignoto, dando così un senso profondo alla sua presenza nella dimensione in cui è stato concepito…
L’amore incondizionato per il creato e le creature tutte vince sempre contro le brutture del mondo e non vede mai limiti invalicabili dinanzi a sè…

Un fiore di malvarosa incontrato lungo il sentiero per Monte Tino ( mt 1923 slm ) , Serra di Celano – Abruzzo
– 12 luglio 2015



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