Felicino nano da giardino
Drinnn….! “Vai ad aprire Marco” “Mamma c’è un nano da giardino !” “Sono Felicino, nano da giardino, mi potete adottare ?” “Ma neppure per sogno, odio i nani da giardino ” disse la mamma. “Ma… Felicino nano da giardino
La più completa raccolta di fiabe, favole e racconti brevi che parlano di "nano", tra le migliaia inviate da tutti gli autori di "Ti racconto una fiaba".
Drinnn….! “Vai ad aprire Marco” “Mamma c’è un nano da giardino !” “Sono Felicino, nano da giardino, mi potete adottare ?” “Ma neppure per sogno, odio i nani da giardino ” disse la mamma. “Ma… Felicino nano da giardino
Scese la sera sulla foresta ai piedi della grande montagna.
Le ombre si fecero spazio tra gli alberi nascondendo i sentieri e costringendo i fiori a chiudere le loro corolle. Gli insetti ritornarono nelle loro casette, imitati da scoiattoli passerotti e altri animali del bosco.
Solo due abitanti del piccolo popolo si attardarono, presi com’erano dalla raccolta di succose bacche e piccoli ramoscelli che servivano per il fuoco dei loro camini.
Essi appartenevano alla grande famiglia degli gnomi e vivevano da sempre nella foresta.
Samuel e Zoe vanno sempre molto volentieri a trascorrere parte delle loro vacanze estive nella casa di campagna dei nonni perchè, dopo un anno trascorso in città, gli sembra di rivivere stando tutto il giorno a contatto con la natura.
La casetta dei nonni è posizionata su di una collina ed è circondata da un’enorme giardino che confina con un frutteto dove si trovano un’infinità di piante da frutta.
I due bambini si divertono moltissimo a rincorrersi a piedi nudi sull’erba fresca e ad arrampicarsi sui tronchi nodosi degli alberi.
Conoscono ormai tutti i segreti del frutteto che hanno eletto a loro posto preferito dei giochi.
C’era una volta un mugnaio che era povero, ma aveva una bella figlia. Un giorno gli capitò di parlare con il re e gli disse: “Ho una figliola che sa filare l’oro dalla paglia”. Al… Il nano tremotino
C’era una volta una povera vedova, che viveva in una modesta casetta con le sue due bambine. Le aveva chiamate Biancarosa e Rosella perché erano simili ai boccioli rossi e bianchi dei rosai che crescevano… Rosa bianca e rosa rossa