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Tutte le fiabe che parlano di "mondo"

La più completa raccolta di fiabe, favole e racconti brevi che parlano di "mondo", tra le migliaia inviate da tutti gli autori di "Ti racconto una fiaba".

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La Fata Gelsomina

C’era una volta una contadina che pianse tutte le sue lacrime per la perdita del marito, ma nessuna di esse poté ridarle lo sposo. Così, con il cuore ferito continuò a occuparsi del solo amore rimastole: il loro bambino.

Egli, benché fosse bello come il sole al mattino, aveva un difetto, quello di diventare un mostro appena un no gli veniva detto.

Gli occhi si trasformavano in due uova al tegamino, il naso lungo e rosso tale e quale a un peperoncino.

Le orecchie come cimbali s’ingrandivano e, stonati come coperchi sulla testa, rintronavano.

La bocca spalancava pari a quella dell’ippopotamo che sbadiglia e, i denti, mamma mia, con quelli del pescecane facevano pariglia!

La Fata Gelsomina

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Il lupo grigio

Gli animali selvatici, si sa, non hanno un nome, perciò saremo noi a chiamare, per comodità, il nostro protagonista Grey.

Grey era un lupacchiotto grigio, membro di una cucciolata di tre.

La madre e il padre avevano eletto a loro tana una profonda grotta della fredda montagna sulla quale, da sempre, il loro branco era vissuto.

Già, il branco: un tempo era numeroso, erano in tanti, una vera comunità dove tutti si davano un aiuto.

Il lupo grigio

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La barca colorata

Costruirò una bella barca, con la carta colorata
e ci metterò il mio nome, sarò certo assai notata.

Farò quindi un lungo viaggio ,tutto in giro per il mondo ,
per conoscere la gente e parlar “del più e del niente”.

Tanta voglia ho d’imparare,
dei paesi più lontani lingua,storia e usi strani .

Metterò tutto da parte , ne farò un bel pacchetto
e assicuro tutti quanti che ne avrò un gran rispetto.

La barca colorata

mondo-buio

Il mondo ed il buio

Sapete, un tempo il mondo era fatto solo di luce. Raggi luminosi scendevano dal cielo e accarezzavano ogni cosa, dando ad ognuna un colore diverso. Qualcuno dice che è da questo fenomeno che nacque la parola uni-verso. Unico e diverso. E questa luce regnava senza rivali: la notte non esisteva, e neppure l’ombra. Neanche una piccola piccola, neanche di quelle che si sfilano dai bambini che volano.

Poi successe qualcosa di… misterioso e strano. Qualcosa di così misterioso che nessuno sa cosa sia. Ci studiarono sopra scienziati, professori, cervelloni, storici, ma nessuno ne venne a capo. Fatto sta che qualcosa successe e, dopo questa cosa, il mondo non fu più fatto di sola luce.

Il mondo ed il buio

girotondo

Giro, giro, tondo

Giro, giro, tondo
ma solo dentro al mondo
un salto in quello giallo
lo faccio col cavallo,
un salto in quello rosso,
sorrido a più non posso.
Un salto in quello nero
si gioca per davvero,
un salto in quello bianco
non sono ancora stanco.

Giro, giro, tondo

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Un mondo a testa in giù – Money

Quel mattino si svegliò in un mondo tutto al contrario, dove i soldi erano una macchia da lavare via, ma nessuno li voleva, per non sporcarsi a sua volta.

Per le strade i banchieri regalano soldi, propugnando l’idea della felicità, ma i saggi poverelli stanno alla larga, sanno bene che quella macchia non si può lavare via, sanno bene che forma abbia la sventura: cifre colorate, teste incoronate, ponti strabilianti e caratteristiche anti-falsificazione.

Ricchi come untori per le vie, alla ricerca dell’oggetto da comprare, per smaltire carta frusciante o moneta sonante. Ma nessuno vende più per denaro, nessuno vuole prendere ciò che porta alla ricchezza, perchè tutti vogliono essere poveri e liberi dalla condanna all’eterna infelicità.
Un mondo a testa in giù – Money