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Tutte le fiabe che parlano di "bambina"

La più completa raccolta di fiabe, favole e racconti brevi che parlano di "bambina", tra le migliaia inviate da tutti gli autori di "Ti racconto una fiaba".

annina

Annina

 

Era piccola, ma così piccola da non sembrare nemmeno una bambina vera. Anna era il suo nome, ma la chiamavano Annina perché il diminutivo sembrava molto più adatto a lei. Misurava 2 centimetri dalla cima dei capelli alla punta del tallone ed era la bambina più piccola del mondo.

-Crescerà- dicevano i suoi genitori

-Diventerà normale- aggiungevano

-Si sistemerà- continuavano

Ma gli anni passavano e Annina non cresceva, non diventava normale, non si sistemava.

Annina

ciglia

Il respiro del mare e la ciglia

C’era una volta una bambina che viveva in una piccola casa che era a pochi metri dal mare.

La bambina, ogni mattina, si affacciava al balcone per ammirare il mare ed il suo viso era accarezzato dal suo respiro di salsedine.

Il primo giorno di primavera la bambina si affacciò di buon’ora sul balcone ed incominciò ad osservare l’orizzonte dove il cielo ed il mare diventano un’unica creatura della natura. Un improvviso e leggiero fiato del mare sfiorò i suoi occhi color della pece.

La bambina percepì un piccolo dolore all’occhio sinistro: una ciglia era stata rapita dal sospiro del mare. “Riportala immediatamente qui! ”, urlò l’occhio sinistro della bambina. Anche la ciglia cercò di dire qualcosa ma fu fermata dal lieve sorriso del mare. “ Non preoccuparti.

Il respiro del mare e la ciglia

bambina-e-la-fatina-computerina

Bambina e la fatina computerina

Era una fanciullina e, per Diritto di Nascita, viveva in un Bel

Palazzo Imperiale.

Era la figlia della Coppia Imperiale…

Era la figlia della Coppia Imperiale… e viveva in un vero e

proprio Impero sconfinato, florido e prospero.

E un giorno, da grande, sempre per il suddetto Diritto di

Nascita, lo avrebbe ereditato.

Il Bel Palazzo Imperiale in cui Bambina, questo il nome della

fanciullina, viveva era una costruzione imponente. C’era da

perdersi.

Ampie scalinate ovunque. Pareti tappezzate di quadri raffiguranti

Avi Imperiali, Sala del Trono, Immensa cucina, Salone

Bambina e la fatina computerina

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Fiore e la regina luna (terza parte)

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Una dolce melodia invase la camera fiorita di Fiore. La bambina fatata si alzo e guardò al di là della balaustra, e lo spettacolo che la colse fu incantevole, le fate dei fiori danzavano da un fiore all’atro le farfalle volavano al ritmo della dolce musica, guardo le nuvole tinte un delicato oro, e i fiori dai colori sgargianti, Fiore ricordò cosa aveva detto la regina Luna aveva detto “Ciò che è nascosto si mostri, che la porta del mondo fiorito appaia, e che la fata dei fiori possa entrarvi per dargli nuova vita”; Fiore si chiese cosa la regina intendesse con nuova vita, sembrava tutto così perfetto, poi guardò meglio e noto che solo i fiori appena nati erano belli, quelli che avevano qualche ora erano già scoloriti e stavano perdendo i petali, sentì nel cuore un intensa tristezza, lei era la fata dei fiori, al meno era quello che lei aveva capito, dalla formula pronunciata dalla regina.

Stava ancora riflettendo su quelle parole quando una delle piccole fatine le si avvicinò e le sussurrò:«Vieni a ballare con noi», poi con la sua piccola manina prese un dito tirandola, subito altre fatine seguirono il suo esempio, Fiore le segui docilmente e non appena fu in mezzo al loro i suoi piedi cominciarono a muoversi sotto l’incantesimo della musica del dolce flauto.

Fiore e la regina luna (terza parte)

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Cappuccetto Rosso dal finale comico

C’era una volta una bambina vestita tutta di rosso che si chiamava Cappuccetto Rosso. Lei andava sempre dalla nonna a portarle la focaccia e la frutta e doveva attraversare il bosco, anche se la paura di incontrare il lupo era tanta. Infatti un giorno la bambina incontrò il lupo e lo salutò e anche il lupo la salutò, poi aggiunse indicandole una stradina: – Quella strada lì, ti farà arrivare prima dalla nonna, è una scorciatoia!

Allora lei lo ringraziò e prese quella strada, però era un inganno, ma non se ne accorse. Il lupo, intanto, arrivò dalla nonna, bussò alla porta, la vecchietta gli aprì ed entrò, nascose la nonna nell’armadio e si mise nel letto. Quando entrò la bambina vide che la nonna aveva dei grandi occhi, allora ebbe paura, ma…all’improvviso, la nonna uscì fuori dall’armadio e la rassicurò, facendole “cucù!”.

Cappuccetto Rosso dal finale comico

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Fiore e la regina luna (prima parte)

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Fiore era una bambina assai graziosa , vispa e intelligente , dai grandi occhi azzurri, un po’ sognatori, e dai capelli ricciolini e dorati. Fiore abitava in un paese assai carino, dalle case dai tetti rossi, dai muri bianchi, e dalle persiane verdi, il paese si chiamava: “Non so”, questo nome era dovuto alla risposta ricorrente della gente, infatti, a ogni domanda rispondevano con un “non so”.

A Fiore questa risposta non piaceva, avrebbe voluto sapere il nome dei fiori e delle cose, ma di rado c’era una risposta diversa, sembrava che nessuno sapesse niente, la bambina aveva saputo che forse al di là del bosco “non so” c’era una donna che sapeva tutto, ma naturalmente nessuno ne conosceva il nome.

Fiore e la regina luna (prima parte)

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La fiaba di Peter e Annie

In un angolo riparato del bosco, Peter,  un vecchio con la barba bianca e il viso grinzoso,  sta seduto su un sasso coperto di muschio. Guarda  malinconico davanti a sè senza nulla vedere. Una scintilla di luce passa nei suoi occhi umidi. Sta  rivedendo come in un film gli attimi belli e brutti della sua vita.  Le sensazioni che prova sono tangibili nelle espressioni  del suo volto.

Si rivede  bambino: in una grande casa colonica addetto al governo degli animali delle stalle oppure  curvo  sotto enormi fascine di legna caricate  sulle sue spalle esili. Continuamente sgridato  per qualsiasi cosa giusta o sbagliata che facesse, nessuno teneva conto della  sua età – era un bambino  – che faceva quello che poteva e  nel  modo in cui era capace.

La madre di Peter  era morta dandolo alla luce e di ciò lui se ne era fatto carico come se la colpa di quello che era avvenuto fosse soltanto sua. Il padre si era poi risposato con una donna che non l’aveva mai amato e che palesemente lo trattava male a differenza di come amava i propri figli – i suoi quattro fratellastri.

La fiaba di Peter e Annie

forziere

Lo scrigno

Tanti anni fa, quando tutto era possibile, cadde uno scrigno dal cielo. Sì, sì! Proprio uno scrigno! Era bellissimo. Cadendo dal cielo, però, si era tutto ammaccato e per molti anni era rimasto in un… Lo scrigno

cappuccetto rosso 1

Cappuccetto rosso

C’era una volta una bambina tanto carina e dolce che solo a vederla, tutti se ne innamoravano, e specialmente la nonna che non sapeva davvero più cosa darle. Una volta le regalò un cappuccetto di… Cappuccetto rosso