A Don Pietro u gelataio
Fiaba pubblicata da: Rosy
Ardenti soavi sapori
son tesori nascosti
zucchero latte e panna
benedetto chi lo ha inventato
prezioso nettare di bontà
cioccolato fragola e limone
di buon mattino per le stradine
si sentiva una voce
con un campanellino
era il vecchio caro gelataio
col suo bel camice bianco
di due taglie in più
incitava noi bimbi al gustoso gelato
con l’acquolina in bocca
aspettavamo come mosche al fiore
e con in mano le dieci lire
vita di un tempo che fù
giochi allegrie risate
una estate spensierata
ricca di profumi mare sabbia
oleandri e gelsomini
e quel vecchio gelataio
con la paletta in mano
affondava dentro quei secchi ghiacciati
quella morbida meraviglia
che goduria che desideri
odor di fanciullezza
e graffi ai ginocchi
ed il mio caro gelataio
col suo sorriso ed una carezza
gridava e griderà ancora nei ricordi
per tutto il mio paese
Gilati… Gilati…
Bruttu è u travaghiu
Ricordo A Don Pietro