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Pulcinella

Fiaba pubblicata da: Gwen

D’appetito Pulcinella n’aveva molto e a tutte le ore , anche in sogno. Quando suo padre lo rimproverava, lo batteva e gli diceva:

– Infame! –

egli rispondeva proprio: – Si, padre mio, avete ragione, che’ io sono

sempre in fame e appetito, ma la colpa non e’ mia. La colpa deve essere

di questo camiciotto, il quale mi e’ tanto grande che sento sempre il desiderio di ingrassare per riempirlo.

Morto il padre, Pulcinella si risolvette a lasciare Napoli, in cerca di mangiare e di bere, perche’ con gli anni al molto appetito s’era aggiunta moltissima sete. Tanto che, quando fu sul punto di partire, ad un amico che gli chiedeva perche’ lasciasse la sua Napoli, rispose con sussiego che s’era messo a fare il mercante.

Mercante di che cosa?

Mercante di sete, amico mio….

Dopo molte peripezie, giuro’ a se stesso di ritornare a Napoli, che, diceva, e’ il fiore del mondo.

Perche’ il fiore del mondo?

Perche’ odora.

Di che cosa?

Di sugo di maccheroni, sciocco che sei!

***

Fiaba tratta da un vecchio libro.



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