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Arduino e San Valentino

Arduino, vivace giovane, ambizioso, grillo, 
vive amori un po’ speciali, il giorno di san Valentino nonché il giorno del suo compleanno.

Incontra guarda caso la dama del suo cuore, 
questo sempre accade, ascoltate, questo Valentino,

Arduino si trovava, in un fresco tranquillo praticello.
La gentile Maria rosa, lì vicino, in una foglia si posa.
timida fa il suo cri cri

Arduino e San Valentino

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Il messaggio del sole

Il sole durante il suo viaggio,
incontra la luna,alla fine del suo pellegrinaggio,
oh luna, per te ho un messaggio,
ah guarda caso ci vuol coraggio,

ascolta, chiede il sole, nel tuo illuminare, e nel mio tramontare,
sei così indaffarata, al punto da non potermi guardare,
beh fammi pensare, ogni giorno io ti vedo è abituale,

Il messaggio del sole

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La neve in cortile

Il cortile per Caterina è una seconda casa, lì trova i suoi animali, i suoi giochi anche per la neve.

Durante le nevicate la bimba esce per portare i cibo ai suoi ospiti. Con il freddo lei ritrova il merlo, la ballerina bianca e altri piccoli amici.

Non la spaventano i fiocchi di neve vuole salvare gli ospiti invernali. Sono infreddoliti ormai poiché la neve non si ferma; si posa rende le loro abitudini difficili.

La neve in cortile

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Il gatto d’angora

Vi sono ormai quattro quadri di Vinicio in casa; il gatto d’angora, Papà ed Edgardo, sanno dipingere, Luci ama disegnare ma preferisce, godersi il suo Vinicio che accetta le sue cure.

Tardano perfino i compiti per amor, di Vinicio.

Vinicio non ama essere molto disturbato nessuno lo stuzzica lui sceglie i momenti giusti per farsi coccolare.

Lucia ed Edgardo hanno due cuginetti vivaci . Alex e Giovanna; Alex,abbraccia il gatto spesso che scappa via.

Questo lo fa piangere. Mamma lo consola – lasciamo un po’ in pace Vinicio; tra poco tornerà vedrai Vinicio torna quando ormai è dimenticato.

Che bella vita con la sua Lucia che lo conosce bene, lui che è un Angora così amante della sua tranquillità.

Il gatto d’angora

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Fratel Fraticello

Nelle notti di neve,
un piccolo frate, dal suo convento uscire deve.

Frate, Bastiano
o come i bimbi lo chiamano,
Fratel Fratiicello.

Bastiano cammina, scalzo, chiede denaro,
latte pane burro un letto, per la notte, a chi non è avaro.

Le nonne che un po’ di esperienza hanno, lo accolgono lo fanno riposare,
gli danno quel, che vuole da mangiare,

– Fratello da dove venite? -, – il mio convento è lontano, 
il cibo mi basterà? in tanti siamo? –

Fratel Fraticello

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Venerdì

Venerdì salpò sull’isola, dopo tanta navigazione,
fu semplice, la soluzione.

Solo non era!!!
Ma era una deserta vera?

Lì vi trovò Robinson spaventato
dopo aver tanto lottato,
lo aveva ospitato.

Magnifica compagnia,
unico amico in una desolata via.

Venerdì

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Una fiaba per la via

Ti racconto una fiaba, per la via
una fiaba dal sapor cioccolato e panna
che ti ricorderà la mamma.

Un fiaba che parli d’amore,
e ricordi, la mamma che ti stringe al cuore.

Ti racconto una fiaba, una fiaba, 
con una melodia, pronta per la nanna.

Una fiaba per la via

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Joker ama la televisione

A palazzo si odono chiacchiere, confusione,
per il Joker che ama la televisione.

Il re, lo chiama, lui non ascolta,
la gente fa, rivolta .

Dame e damigelle, si riuniscono, per  parlare
devono decidere che fare?

Questo,  lo può fare, quest’altro,non dovrebbe fare.

Lo devi allontanare, dice Regina, non voglio,
rivederlo più Pazienza sua maestà
non posso cacciarlo su due piedi dove andrà?

Joker ama la televisione

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Capitani coraggiosi

Capitani, coraggiosi, stanchi, navigano,

sotto il cielo, stellato, con una luna caramella,

ogni stella, par piu’ bella. Approdano ad un’isola,

silenziosa, gettano l’ancora, in amache dormono,

il mare calmo, canta la nanna, il piu’ giovane è triste,

pensa, alla mamma. Quel silenzio sembra manna.

alcuni cantano alcuni dormono, domani, riprendono,

Capitani coraggiosi

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Nonna frittella

Nonna frittella, dalla chioma bella,
è la nonna di Marella, profuma di lavanda,
indossa quasi sempre una camicetta bianca.

Piccolina, ordinata delicata, al taschino
una rosa, Fino a sera sfaccenda non riposa,
la nonna della lieta, novella, culla Marella, tra baci carezze.

Nonna frittella

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Il prato degli gnomi

Quel giorno Tessa era in giardino, il sole splendeva alto, nel cielo, fino al tramonto, vennero così le cinque della sera.

Vide arrivare, sbracciare, quasi urlare i suoi amici,

– Cosa accade? – chiese stupita, – Tessa devi venire con noi c’è un prato ove vivono gli gnomi, scendono dai colori dell’arcobaleno.

– Gnomi?! – chiese la bambina – Che Meraviglia – disse Giandrea, – fa presto vieni-

La bimba lasciò il giardino e si avviò. Si diressero, alla fonte, ove il sole lì si rifletteva in un tenue gioco di luci, apparve così un simpaticissimo gnomo.

Il prato degli gnomi

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Uno scherzo ben riuscito

Il papà Lidia e Sergio, che al papà fanno sempre piccoli scherzi.

Un sabato sera regolano la sveglia per il mattino dopo alle sette. Papà ha una sveglia antica che apparteneva al nonno con una suoneria piuttosto forte. il mattino dopo, alle sette di domenica la sveglia mamma si sveglia papà si butta giù dal letto. 

– Lidia Sergio farete tardi grida – , mamma corre a preparare la colazione e guardando il calendario e l’orologio si accorge del contrattempo – E’ domenica facciamo colazione con calma usciamo tutti assieme! – dice al papà appena arrivato.

Buona idea risponde papà ma io so chi mi fa questi scherzi. I bimbi scappano via.

Uno scherzo ben riuscito