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Tutte le fiabe di Orsola

Questa la raccolta personale di Orsola. Puoi contribuire anche tu al progetto "Ti racconto una fiaba" inviando i tuoi testi attraverso l'apposita pagina invia la tua fiaba.

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Nonna frittella

Nonna frittella, dalla chioma bella,
è la nonna di Marella, profuma di lavanda,
indossa quasi sempre una camicetta bianca.

Piccolina, ordinata delicata, al taschino
una rosa, Fino a sera sfaccenda non riposa,
la nonna della lieta, novella, culla Marella, tra baci carezze.

Nonna frittella

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Il prato degli gnomi

Quel giorno Tessa era in giardino, il sole splendeva alto, nel cielo, fino al tramonto, vennero così le cinque della sera.

Vide arrivare, sbracciare, quasi urlare i suoi amici,

– Cosa accade? – chiese stupita, – Tessa devi venire con noi c’è un prato ove vivono gli gnomi, scendono dai colori dell’arcobaleno.

– Gnomi?! – chiese la bambina – Che Meraviglia – disse Giandrea, – fa presto vieni-

La bimba lasciò il giardino e si avviò. Si diressero, alla fonte, ove il sole lì si rifletteva in un tenue gioco di luci, apparve così un simpaticissimo gnomo.

Il prato degli gnomi

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Uno scherzo ben riuscito

Il papà Lidia e Sergio, che al papà fanno sempre piccoli scherzi.

Un sabato sera regolano la sveglia per il mattino dopo alle sette. Papà ha una sveglia antica che apparteneva al nonno con una suoneria piuttosto forte. il mattino dopo, alle sette di domenica la sveglia mamma si sveglia papà si butta giù dal letto. 

– Lidia Sergio farete tardi grida – , mamma corre a preparare la colazione e guardando il calendario e l’orologio si accorge del contrattempo – E’ domenica facciamo colazione con calma usciamo tutti assieme! – dice al papà appena arrivato.

Buona idea risponde papà ma io so chi mi fa questi scherzi. I bimbi scappano via.

Uno scherzo ben riuscito

colibri-farfalla

Il colibrì e la farfalla

Nella foresta, equatoriale, il, sole caldo il suo cielo,
non vuol salutare, tra le piante un piccolo animale,
vola elegantemente, tra svolazzanti farfalle, il colibrì’
loro amico di ogni di’.

–Piccolino sempre puntuale, 
esclama,una grande farfalla, -risponde l’animale
ho fame ho caldo,odio il temporale.- Datti pace per oggi, 
non verrà a disturbare,

Il colibrì e la farfalla

non-solo-usignolo

Non è solo l’usignolo.

Il cielo minaccia, è grigio, là nel verde esce l’usignolo, 

ascolta i rumori attorno a sé; cibo sempre non c’è.

Non è solo l’usignolo, in questa avventura ove lo, 

destina madre natura. Ecco il passero si avvicina, 

con un breve volo,pare capire una sonora melodia,

così tra note e malinconia, segue quella via.

Non è solo l’usignolo.

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Robot e il buio

Nella città computerizzata, ogni azione sperimentata, solo la luce non arrivata.

Il buio, a sera arriva presto ed è buio pesto.

Strano però come sia semplice, far scorrere l’acqua, sfiorando il rubinetto.

Battendo le mani far avvicinare un mobile, il letto.

Toccare il muro poiché sia apra un porta.

Tutto questo, accade, già c’è ma luce dov’è I Robot, sono opere di inventori, strani signori, ora, la formula il suo ignora?

Robot e il buio

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Pierrot e Luna

C’era una volta un giovane triste e solo, romantico, a Carnevale vestiva la sua blusa e suonava la chitarra.

Per tutti era Pierrot ma si chiamava Giovanni.

Era un attore. Luna era una domestica, dolce e gentile, bionda esile, minuta nei lineamenti, Luna non era innamorata del nostro attore, ma di un giramondo, che a casa non era quasi mai; Pierrot soffriva e cantava per lei.

Il giorno di Carnevale, Luna uscì in strada cadde a terra, le si sganciò un bracciale, in quel momento Luna si accorse del volto di quella maschera triste e dolce, impersonata da Giovanni. 

Pierrot e Luna

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Il gigante che non poteva crescere.

Nella grande valle di Fu, c’era un gigante, che non poteva, crescere piu’.

I giganti della vallata, fin da piccoli, crescono, piu’ di un uomo; fino a diventare adolescenti ed adulti.

Victor è rimasto bambino, un bambino normale. Non poteva però rimanere nella sua dimora nella sua valle.

“Ora che succederà?”, “Dovrai andare via di qua, sono tante le vallate forse un giorno mi rivedrai, se non ti allontanerai ti perseguiteranno!”  rispose mamma.

Il gigante che non poteva crescere.

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La fata nella nocciola

E’ tutta sola,Lola,
la fata della nocciola
ma si consola.

Delicata, bionda carina
è la fata, della brina.

Nutrita da scoiattoli, circondata da usignoli,
dai loro voli.
Saltella trai fiori tra mille colori,

E’la fata dell’ arcobaleno,
del cielo, sereno,
della gioia della serenità.
Fin’ora nessuno l’ha vista, la vedrà

La fata nella nocciola