Il progetto “Ti racconto una fiaba”

Io credo questo: le fiabe sono vere, sono, prese tutte insieme, nella loro sempre ripetuta e sempre varia casistica di vicende umane, una spiegazione generale della vita, nata in tempi remoti e serbata nel lento ruminio delle coscienze contadine fino a noi; sono il catalogo dei destini che possono darsi a un uomo e a una donna. (Italo Calvino).

Ti racconto una fiaba è un progetto ad accesso gratuito nato per preservare le fiabe della tradizione popolare e per stimolare la creatività di tutti i lettori affinché abbiano uno spazio per condividere la propria fantasia.

L’obiettivo è anche quello di utilizzare la struttura narrativa della fiaba come mezzo per scoprire il mondo con obiettivi didattici, educativi e sociali.

L’accesso e la pubblicazione su Ti racconto una fiaba sono completamente gratuiti, per sostenere il nostro progetto, ti invitiamo a fare una donazione utilizzando il pulsante seguente (il pagamento avviene tramite il canale sicuro di Paypal):

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Tante fiabe per te

Alcune fiabe e favole classiche scelte per te

Raperonzolo

C’erano una volta un uomo e una donna, che già da molto tempo desideravano invano un figlio; finalmente la donna poté sperare che il buon Dio esaudisse il suo desiderio. Sul di dietro della casa c’era una finestrina, da cui si poteva guardare in un bellissimo giardino, pieno di splendidi fiori ed erbaggi; ma era

consiglio-topi

Il consiglio dei topi

Un Gatto, che diceano il Mangialardo,facea dei Topi un così gran macello,e tanti nell’avellon’avea sospinti e sbigottiti tanti,che i pochi vivi ancoranon osavano il muso cacciar fuora. Quatti nei buchi sen morian di fame,tanta paura avean di quel, non gatto,ma carnefice infame.Un giorno tuttavia, colto il momentoche il gatto andò a far visita all’amantee stette

proprio-vero

E’ proprio vero!

«È una storia terribile!» esclamò una gallina in una zona della città dove non era accaduto il fatto «uno spaventoso scandalo in un pollaio! Non me la sento proprio di dormire da sola questa notte! Per fortuna siamo in tante sulla pertica.» E intanto raccontò in modo tale che le galline drizzarono le penne e

cigni-selvatici

I cigni selvatici

Molto lontano da qui, dove le rondini volano quando qui viene l’inverno, viveva un re con undici figli e una figlia, Elisa. Gli undici fratelli, che erano principi, andavano a scuola con la stella sul petto e la spada al fianco; scrivevano su una lavagna d’oro usando punte di diamante e sapevano leggere bene i

canto-natale

Canto di Natale

Marley, prima di tutto, era morto. Niente dubbio su questo. Il registro mortuario portava le firme del prete, del chierico, dell’appaltatore delle pompe funebri e della persona che aveva guidato il mortoro. Scrooge vi aveva apposto la sua: e il nome di Scrooge, su qualunque fogliaccio fosse scritto, valeva tant’oro. Il vecchio Marley era proprio

partenza-scuola

La partenza per la scuola

Arrivederci, me ne vado a scuolaa studiare; lo vedi, ho la cartella!Che? Ti dispiace ch’io ti lasci sola?Non vuoi restar senza la tua sorella?… Oh! sul tuo naso c’è una lacrimona;non pianger, via, ritornerò, sii buona!La mia bambola vuoi? la lascio a te;tienla di conto, sai! (Povera me!…)

Luccioletta

C’era una volta una bambina orfana di padre e di madre che viveva in casa dei nonni, vecchi ricchissimi ma quasi sempre malati. La bambina, che non aveva conosciuto i suoi genitori, non li chiamava nonni ma babbo e mamma, e li serviva con gran cura quantunque non avesse ancora dieci anni. Non permetteva che

giove-fulmini

Giove e i fulmini

Giove un dì dall’alto scanno,i peccati rimirando,che dagli uomini si fanno,– Fino a quando, – prese a dire, –questa razza soffrirò?D’altra gente riempiremen noiosa il mondo io vo’ -. E a Mercurio: – Va’, precipitatiall’inferno,e la più feroce tiranedelle Furie e fa’ che tuttaquesta gente sia distruttain eterno -.Ma il comando non finìche il buon

giovanni-francesco-straparola

Le piacevoli notti // Favola I

Salardo, figliuolo di Rainaldo Scaglia, si parte da Genova, e va a Monferrato, dove fa contra tre comandamenti del padre lasciatili per testamento, e condannato a morte vien liberato ed alla propia patria ritorna. – Di tutte le cose che l’uomo fa over intende di fare, o buone o rie che elle si siano, dovrebbe sempre il

Alcune fiabe e favole dei nostri autori scelte per te

micio-marisagi

Micio

C’è una grande città con tante strade, tanti grattacieli, palazzi e case. E poi ci sono tante persone che, come formiche impazzite, camminano e corrono senza sosta, in una ricerca convulsa di qualcosa, di una persona, di un autobus, di metropolitane e tram. Se ti fermi a osservare questo spettacolo frenetico la testa gira. Ovunque

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La colomba di Venezia

Un’ anziana colomba stanca delle briciole dei turisti di Veneziaprese una valigia e lasciò piazza San Marco andandosene a La Spezia. Lì era tutto così bello: pasticcini, dolci buoni e torte farcite.E ne fu felice lo spazzino di Venezia, nel veder che anche le altre eran partite. Tutti i cugini colombi hanno seguito quello anziano,

Il grande concerto della steppa

“Pakidermoff Ivanovic Elefantowski sarà presente anche quest’anno al Gran Concerto della Steppa. Intervenite numerosi! “. Il celebre violinista indiano si era messo in viaggio dalle pianure erbose tropicali con largo anticipo, era la stella dell’evento musicale più atteso dell’anno, previsto, come sempre, nella vasta piana del Faunistan agli inizi dell’estate. Il suo vero nome era

La cena di Natale

24 dicembre. Vigilia di Natale. In casa si respira una bellissima atmosfera di pace. Tutti in cucina sono indaffarati a preparare le prelibatezze natalizie. I bambini invece, costruiscono delle decorazioni di colore rosso, per agghindare la tavola. al centro dell’enorme tavolo, oltre ai fiori, ci aggiungono delle candele con del vischio. Che bello, tra qualche

La Banca del Tempo

C’era una volta, in un tempo lontano ma forse neanche troppo, una Banca del Tempo. In essa operava un signore gentile, dalla chioma ormai canuta e gli occhi color del cielo quando è limpido, egli usava modi gentili e gesti garbati,sedeva per abitudine su di un banchetto di legno ed aspettava che dall’uscio apparisse qualcuno.

signora-del-tempo

La signora del tempo 20 // Addio oboe

Qui tutte le puntate. Luce e Yaek erano appena tornati da un viaggio nel passato, erano stati nell’impero del sole, i Maia, e Yaek rideva di gusto, anche in quell’occasione l’imperatore si era invaghito di Luce e ne voleva fare la sua sposa, ma la ragazza era riuscita a darsela a gambe con il suo

Arancia

Bella da guardare buona da gustare con la buccia stuzzicarella i tuoi spicchi son squisiti sei una rossa sanguinella o una bionda raffinata la mia bocca col tuo succo va a toccare il paradiso le papille fan festa mi disseto mi inebrio tutta l’anima con il tuo sapore dolce pungente mi entri dentro nell’anima il

Viva la mamma

Un augurio sincero va alla mia bella conchiglia con un cuore di perla che desta meraviglia.   Il suo bastone è il mio papà E su questo non ci piove. Qualunque decisione prenderà io la seguirò in ogni dove.   Il tempo è stato magnanimo con te bella mia, se faccio degli errori mi riporti

La filosofia della farfalla

La mamma aveva deposto le uova, dopo una decina di giorni ero nata assieme agli altri bruchi, brutti verdi e mollicci e con tanta fame. Divoravamo centinaia di tenere foglioline verdi, poi ci venne un gran sonno ed ognuno si costruì una specie di bara che tutti chiamano crisalide. Al risveglio, dopo la metamorfosi ero