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Ernesto L’Onesto e il regno dei Nasilunghi.

Fiaba pubblicata da: Alessandro Gioia

Quando Ernesto L’Onesto nacque nei paesi dei bugiardi per i genitori fu un gran bel guaio.

“Povero bimbo, se dice sempre la verità sarà deriso, rimarrà solo, lo prenderanno in giro!”

Disse la mamma asciugandosi gli occhi sinceri. 

I Nasilunghi quando udirono la notizia quasi non ci credevano.

“Come facciamo adesso, un onesto qui da noi, non sia mai!”

Così i Nasilunghi, tanto preoccupati, volevano rimanere uguali, sempre. La luna è uguale al sole, non è una bugia, così va bene.

Chi è povero, non è povero, è triste.

Non è una bugia, così si dice.

Le bugie nel regno che citiamo, quello dei Nasilunghi, non avevano le gambe corte, venivano opportunamente allungate.

Una bugia lì lì per essere scoperta e uuuuuuuuups, già diveniva verità.

Così chi piangeva…sorrideva Tutto era al rovescio, solo il sole sorgeva di mattina, quello non si può cambiare.

Ma Ernesto L’Onesto in quel mondo non ha perso ancora la speranza.

Anche se, nel regno dei Nasilunghi, persino gli specchi raccontano bugie.



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